Prendendo spunto ancora dagli atleti impegnati nelle Paralimpiadi, essi spesso usano degli strumenti o attrezzi particolari per poter svolgere delle attività; è il caso per esempio delle tanto discusse protesi in carbonio per le gambe che un corridore sudafricano utilizza per le sue gare di atletica: ciò dimostra che in ogni attività bisogna avere l’attrezzo giusto, e si conferma questa regola anche in giardino: possiamo avere tutta la passione, l’arte di arrangiarsi e la volontà del mondo, ma senza il giusto attrezzo il tutto rischia di diventare troppo difficile. Per le operazioni in giardino è giusto “farsi aiutare” da quanto ci può offrire la tecnologia e l’industria moderna; possiamo effettivamente recuperare parte di quella fatica e di quel sudore che i nostri nonni e bisnonni buttavano sulla terra di orti e giardini mentre seminavano a mano le piante o rasavano l’erba con ampi e veloci movimenti della falce, oppure ancora quando rivoltavano il terreno con la zappa e la vanga, a volte anche spezzandosi la schiena dalla fatica. Nonostante siamo convinti che il lavoro nobiliti l’uomo, per un passatempo o poco più com’è il giardino, siamo convinti che non valga la pena di far tutto questo. Quindi…
Motosega Jonsered CS 2234 benzina uso semi-professionale, 38 CC, 35,6 cm bar |
Quindi, continuando il discorso del paragrafo precedente, è bene sfruttare i prodigi della ricerca tecnologica moderna, che qualche decennio fa ha ben pensato di abbinare un motore agli attrezzi da lavoro per la terra in modo da rendere automatico il movimento ed evitare la fatica all’essere umano. C’è da dire che tutto ciò è andato di certo oltre ogni più rosea aspettativa anche del più ottimista tra i progettisti e gli ideatori, perché dall’uscita del primo attrezzo meccanizzato da giardino, che fu un tosaerba, ne son stati venduti nel mondo milioni e milioni, giungendo a costituire un mercato da miliardi di dollari l’anno, in continua espansione per via della progressiva industrializzazione di nuovi Paesi. E, se possibile, il fenomeno degli attrezzi da giardino meccanizzati ha dato ulteriore impulso alla “corsa al giardino”, ovvero a quella tendenza culturale più che economica a possedere un giardino vicino casa. Infatti tante persone si lasciavano frenare dal fatto di dover compiere una bel po’ di lavori di manutenzione una volta dotatisi di giardino, che rifiutavano quindi per motivi di tempo, di voglia e di impegni. Quando si è cominciato a vedere che gli attrezzi aiutavano molto questo aspetto, è stato più semplice decidere di prendere il proprio giardino.
Abbiamo detto che il primo, il best seller tra gli attrezzi meccanici da giardino è il tosaerba; esso ha riscosso questo successo perchè ha un principio di costruzione semplice (quindi risulta economico) e perché ha il grande merito di alleggerire di molto uno dei lavori più incombenti ed odiati del giardino: rasare l’erba. Oggi però parliamo dei trattorini: essi sono dei veri e propri trattori, ovvero mezzi da lavoro per la terra, con un motore e ruote adatte a far presa sul terreno terroso ed anche fangoso, con gadget adatti per vari lavori ed anche per il traino. Essi però hanno il suffisso diminutivo perché sono in scala giardino, ovvero sono ridotti rispetto ai bestioni da orto industriale in modo da entrare nel nostro giardino, aiutarci nella sua cura ed essere efficacemente riposti in un piccolo sgabuzzino. Essi sono dei mezzi polivalenti, perché la loro unica caratteristica è di permetterci di sederci su essi e di trainare qualcosa, ma questo qualcosa può essere un motorino rasaerba, oppure un attrezzo detto arieggiatore che serve a rigirare ed areare il terreno, uno spargisemi e tutto ciò che ci serve per lavorare il nostro giardino molto facilmente.
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