Elaeagnus x ebbingei "Gilt Edge" [Vaso Ø18cm] |
Si tratta di una pianta di origine orientale, una caratteristica interessante della camelia è che i petali non si staccano dal fiore gradualmente mentre questo sfiorisce, quando il fiore appassisce completamente si stacca dal ramo intero; è per questa particolarità piuttosto rara che alla camelia sono stati associati, nel corso dei secoli ed in diverse aree geografiche più o meno sempre gli stessi significati: perseveranza, devozione, attaccamento, coerenza ed in ambito sentimentale unione eterna; è comunemente adoperata nella composizione dei bouquet nuziali come augurio propizio per la coppia. Inoltre viene considerata una pianta porta fortuna, proprio perché ricollegata al successo, la forza d'animo e la solidità dello spirito: donare una camelia è una vera e propria dichiarazione di ammirazione e stima.
Le foglie della camelia venivano usate in Cina per fare il tè, la pianta venne importata da un missionario gesuita esperto di botanica tra la fine del 1600 e l'inizio del 1700: si chiamava Georg Joseph Kamel. Le possibili colorazioni del fiore sono bianco, rosa e rossa. La prima camelia che giunse in Italia fu ospitata negli splendidi giardini della reggia di Caserta nel 1760. Nel 1800 la pianta divenne di moda per decorare gli abiti delle dame ma in seguito si diffuse la superstizione che le donne che usavano le camelie per arricchire le acconciature dei capelli avrebbero avuto difficoltà a partorire. Nella cultura buddista questo fiore è associato all'immortalità poiché si tratta di una pianta particolarmente robusta e molto longeva mentre nella tradizione cinese la camelia è simbolo di raffinatezza e simmetria.
L'opera più famosa riguardante le camelia è sicuramente il romanzo di Alexandre Dumas "La signora delle camelie", questo fiore è stato anche omaggiato da Coco Chanel che scelse proprio la camelia come simbolo per la propria casa di moda e come decorazione ricorrente per le sue collezioni. Un' antica leggenda giapponese spiega così l'origine di questo fiore: un mostro terribile tormentava gli abitanti dei villaggi giapponesi imponendo loro il sacrificio delle proprie ragazze più belle. Per liberare le persone da questa piaga fu necessario l'intervento di Susanowo, il dio del vento e della pioggia; questi riuscì a salvare la principessa "Campo di riso" dalle grinfie del mostro malvagio, che uccise con la propria spada. Quando posò l'arma per chiedere la principessa in sposa, le gocce di sangue del mostro riversandosi sul terreno diedero vita ad una pianta dai fiori forti e splendidi come le belle donne che coraggiosamente si erano offerte in sacrificio fino a quel momento.
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