Quercia rossa

Generalità

La Quercia rossa (Quercus rubra) è un albero appartenente alla famiglia delle Fagaceae, originario del Nord America e introdotto in Europa nel ‘700 a scopo ornamentale, dato il bellissimo colore rosso che assume in autunno soprattutto negli esemplari più giovani. Arriva a 25-30 m di altezza, ha il fusto dritto che diventa globoso con l’età e la chioma espansa a bassa altitudine, mentre in quota può assumere forma più stretta per contenere i danni prodotti dalla neve. E’ quindi una specie dotata di un certo polimorfismo. La corteccia da cui si ricava un colorante rossastro è grigio lucente in giovane età, poi opaca e rugosa, fessurata. Nei rami più giovani è liscia e grigia, solcata da striature verdi molto ornamentali, i giovani ramuli sono rossi e glabri. Le foglie sono caduche, alterne, lunghe 10-30 cm e larghe 10-20, ellittiche, ovate, con lobi poco dentati che arrivano al massimo fino a metà del lembo. Hanno colorazione verde scuro sulla pagina superiore e sono pallide e con ciuffi di peluria marrone all’ascella delle nervature in quella inferiore. In autunno assumono sfumature rosse e brune di grande effetto complessivo. I fiori che compaiono da aprile fino all’inizio di maggio sono a sessi separati e compresenti sulla spessa pianta. I maschili sono amenti giallo-verdi e penduli, quelli femminili ancor meno appariscenti sono singoli o riuniti in piccoli gruppi, all’ascella delle foglie. Il frutto che matura nell’arco di due anni è una ghianda ovale di 2-3 cm con cupola appiattita o poco avvolgente sostenuta da un breve peduncolo. Ha un apparato radicale profondo che può consolidare anche i terreni più instabili che presenta simbiosi micorrizica. Produce molto polline considerato moderatamente allergenico.
Quercus rubra habitus autunnale

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Clima e terreno

Foglie autunnali Quercus rubra Si è naturalizzata in Campania, Basilicata e in tutto il Nord Italia. Soffre i climi troppo aridi e caldi, preferendo estati fresche e inverni piovosi. Tollera bene temperature fino a -25°C. Preferisce suoli drenati, profondi e fertili. Non prospera altrettanto su quelli più calcarei dando problemi di clorosi, differenziandosi quindi dalle altre querce che invece richiedono una reazione leggermente alcalina dal terreno di impianto. Il terreno ideale deriva da rocce acide come i graniti. Non ama la vicinanza di altre piante e preferisce potersi espandere liberamente. Non tollera l’ombra come altre querce.

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Impianto

La propagazione avviene per seme. La messa a dimora avviene a novembre su terreno ben lavorato, con un buon drenaggio ma ancora sufficiente umidità. La buca d’impianto sarà profonda 160 cm e larga altrettanto, con 10 cm di ciottoli sul fondo e una miscela di riempimento data da terra di scavo, terriccio universale o di foglie e sabbia (per il 20%). Il tutore va eliminato dopo tre o quattro anni. La concimazione serve solo in caso di terreni molto poveri e per le piante giovani, e va effettuata in primavera (prodotto a lenta cessione) e autunno (letame maturo o compost).


Tecniche di coltivazione

Date le sue caratteristiche di veloce accrescimento e rusticità viene usata in parchi, giardini, alberature. Ideale come grande esemplare isolato. Potature di formazione a anni alterni si rendono necessarie per quelle piante che non possono beneficiare di un’esposizione in pieno sole e che quindi tendono a piegarsi verso la luce diventando asimmetriche. Viene usata anche in selvicoltura dove si sfruttano la velocità dell’accrescimento e la sua resistenza nei confronti dell’Oidio.


Parassiti e malattie

Come altre querce è soggetta a marciumi radicali, carie del legno e attacchi di afidi, cerambicidi o processionarie. Una posizione ventilata ne favorisce la salute. Segnaliamo inoltre che anche Q. rubra è soggetta alla sindrome da deperimento della quercia (“Oak Decline” o “Oak Puzzle Disease”) ormai presente in tutta Italia, ma ancora non del tutto compresa. Si manifesta con rarefazioni della chioma, avvizzimento fogliare, disseccamento dei rami, mucillagine che cola dal fusto e soprattutto con la forte diminuzione delle micorrize vitali a livello radicale. I fattori scatenanti la sindrome sembrano essere inquinamento, siccità, sbalzi termici, infestazioni di insetti defogliatori, danni a seguito di forti venti, alterazioni dell’apparato radicale, insufficienti riserve di amido nella pianta e forse anche l’età. Tra i fattori contribuenti ricordiamo invece i patogeni fungini, in particolare Diplodia mutila, Fusarium eumartii e i basidiomiceti del genere Armillaria. Per contrastare questa sindrome è bene considerare i fattori ambientali predisponenti, evitando alla pianta insufficiente drenaggio, stress idrici, suoli tropo poveri e ambienti troppo inquinati, oltre a spazi limitati per lo sviluppo della chioma.


Caratteristiche del legno

Il legno non è pregiato come quello delle querce europee, però è durevole e facile da lavorare. Viene utilizzato per pavimenti, serramenti, paleria e come combustibile.


Quercia rossa: Varietà

Esiste un ibrido ornamentale di Q. rubra x Q. phellos, di medio-grandi dimensioni, molto aggraziato e con rami flessuosi, resistente alle basse temperature e con foglie persistenti fino a gennaio-febbraio di forma molto variabile, che in autunno sono o rosse come in Q.rubra o gialle come in Q. phellos.



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