In questo nostro breve trattato vogliamo parlare del secondo aspetto elencato prima, ovvero quello del lavoro quotidiano in giardino assunto come hobby, perché in grado di distrarre la mente, interessarla a qualcosa che non siano sempre i pensieri del lavoro e degli impegni, impegnare il corpo in movimenti vari e naturali, ripristinare il contatto con la natura e con le cose semplici e non artificiali. Per fare tutto questo però, oltre al giardino, è necessario avere anche una serie di attrezzi giusti per svolgere questi lavoretti in esso; non si tratta di nulla di complicato, anzi è storicamente riconosciuto che per i lavori all’aria aperta da sempre sono necessari solo pochi attrezzi fondamentali: la vanga, la zappa, la carriola, il rastrello, la pala. Grazie a questi semplicissimi e comunissimo oggetti, il lavoratore occasionale da giardino potrà prendersi cura in toto del suo spazio personale; ad essi bisognerebbe soltanto aggiungere un qualcosa per le operazioni di annaffiaggio, ma è comunissimo sia avere un piccolo annaffiatoio che una pompa con cui spruzzare acqua, così comune da non essere citato come cosa di primaria importanza.
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Ci sono poi altri attrezzi da giardino che ci permettono di svolgere altre attività in questo nostro bellissimo spazio, sia come hobby che come altre cose da poter fare. Uno di queste è il generatore di corrente: esso è comunissimo in feste a riunioni all’aperto, dove per vari motivi non si dispone o non si può disporre dell’allacciamento alla corrente elettrica, quindi si utilizza un generatore per poterne disporre in buona quantità e con continuità quasi illimitata in qualunque posto si desideri o comunque serva. Il generatore di corrente è un dispositivo meccanico che trasforma l’energia chimica di un combustibile in energia elettrica; è in pratica un motore a combustione interna del tutto simile a quello delle nostre automobili, con l’unica differenza che non produce energia per girare le ruote ma per far girare un alternatore che ci dà la corrente elettrica che ci occorre. Questa caratteristica gli permette di essere autonomo, cioè di non richiedere nessun tipo di allacciamento e quindi di funzionare in qualunque luogo; l’unica cosa necessaria è il carburante, che a seconda dei modelli può essere della miscela di olio lubrificante e benzina, solo benzina o solo gasolio.
Nella presentazione dei generatori di corrente abbiamo detto che possono offrire corrente con continuità praticamente illimitata; questa affermazione esagerata solo in apparenza può essere spiegata dicendo che finché siamo pronti a rabboccare il serbatoio di carburante del nostro generatore, esso non smetterà mai di fornirci corrente elettrica. Infatti, le sue caratteristiche costruttive gli garantiscono un’enorme affidabilità in tantissime condizioni di funzionamento, permettendo di definirlo come un vero attrezzo di lavoro per la robustezza e la convenienza delle sue prestazioni. I modelli moderni di generatore riescono anche a risolvere uno storico problema di questo prodotto: la rumorosità. In realtà è e sarà impossibile ottenere un generatore senza rumore (così come è impossibile un motore senza rumore), ma grazie ad accortezza progettuale è possibile limitarlo e garantire ugualmente buone prestazioni ed affidabilità. I vari modelli sul mercato si distinguono principalmente per la gamma di potenze; in linea generale si può dire che i modelli più comuni sono quelli a benzina (cioè con ciclo Otto), perché garantiscono grandi potenze in relazione a dimensioni e peso (fondamentali parametri per trasporto e stipaggio). Invece i modelli basati su motori a ciclo Diesel (alimentati a gasolio) sono più adatti a potenze superiori, normalmente non utilizzate in giardini o comunque situazioni non professionali.
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