Le elettrovalvole sono il dispositivo idraulico che permette di aprire e chiudere il flusso dell’acqua che viene distribuita alle piante. Presenti in qualsiasi impianto idraulico, anche industriale, le elettrovalvole permettono di dosare la fuoriuscita di sostanze liquide o gassose. Senza elettrovalvole, l’acqua dell’impianto fuoriuscirebbe in maniera incontrollata inficiando i risultati di una corretta irrigazione. Questi dispositivi sono dotati di attacco per le prese del rubinetto o per quelle maschio e femmina che accompagnano i vari percorsi dell’impianto di irrigazione. Per un corretto fissaggio alle diverse dimensioni delle prese d’acqua, le elettrovalvole sono dotate di attacco con filettatura di vario diametro. Funzionano ad energia elettrica, ma anche con batteria integrata che si attiva in caso di mancanza di elettricità. I consumi delle elettrovalvole sono relativamente bassi e si aggirano tra i nove ed i ventiquattro V. Naturalmente, le elettrovalvole più potenti si utilizzano negli impianti di grandi dimensioni.
Le elettrovalvole per irrigazione disponibili in commercio possono essere di diverse tipologie e dimensioni. Possono anche disporre di differenti meccanismi di funzionamento ( elettrici, a batteria, meccanici o manuali). La scelta tra un modello e l’altro va rapportata alla tipologia, alla dimensione dell’impianto, alla portata e alla pressione dell’acqua. Un impianto più o meno grande determinerà anche una certa pressione che va considerata nella scelta dell’elettrovalvola. Per piccoli impianti e pressioni basse, si possono scegliere elettrovalvole di piccole dimensioni, mentre per grandi impianti con portate e pressioni più elevate, è meglio preferire elettrovalvole più potenti. Nella scelta del dispositivo bisogna anche prevedere che sia corredato di coperchi che lo proteggano da eventuali perdite o acqua o dalle avversità esterne. Un particolare che non va sottovalutato nella scelta delle elettrovalvole, è la perdita di carico dell’acqua, determinata dal funzionamento del dispositivo. La perdita di carico coincide con una diminuzione della pressione dell’acqua durante la fase di apertura e di chiusura dell’elettrovalvola. Un’improvvisa diminuzione della pressione dell’acqua può portare anche a un guasto dell’intero impianto e degli irrigatori. Di solito i produttori indicano nel dispositivo il valore della perdita di carico, in modo da scegliere il modello più adatto alle caratteristiche di portata e di pressione del proprio impianto. Per evitare improvvise perdite di carico è utile scegliere elettrovalvole che abbiano lo stesso diametro delle condutture. In genere le elettrovalvole sopportano pressioni fino a 175 bar. I valori minimi e massimi della pressione supportata vengono sempre indicati nel dispositivo. E’ importante, dunque, scegliere un’elettrovalvola con valori di portata, sia minimi che massimi, perfettamente coincidenti con quelli dell’impianto. In caso contrario si rischia la rottura della membrana che regola il flusso d’acqua, con conseguente danneggiamento degli irrigatori.
La scelta dell’elettrovalvola è una della fasi più delicate della realizzazione di un impianto di irrigazione, perché da questo dispositivo dipenderà la regolare e sistematica distribuzione del flusso d’acqua. Gli impianti di irrigazione delle piante presentano delle grandi differenze tra loro, anche a causa della qualità dell’acqua. Questa può essere più o meno calcarea condizionando la durata e il buon funzionamento dell’impianto. L’elettrovalvola, in casi simili, può fare molto, contribuendo alla tenuta dell’intero sistema di irrigazione. Per acque troppo pesanti o ricche di detriti, esistono anche elettrovalvole dotate di filtri che evitano l’accumulo di calcare e di altre sostanze all’interno della membrana di funzionamento. Realizzate in resina sintetica, le elettrovalvole con filtro sono dotate di uno spillo in acciaio inossidabile che permette di pulire gli orifizi dove si accumulano le particelle sospese dell’acqua. Per evitare di ostruire i canali di uscita del flusso d’acqua, si possono usare anche elettrovalvole a più vie, preferite nei grandi impianti di irrigazione. Quando la pressione dell’impianto è molto forte, si può manifestare il cosiddetto “colpo d’ariete”, cioè un movimento improvviso delle condutture causato dall’interruzione improvvisa del flusso d’acqua. Il colpo d’ariete può portare anche alla rottura dei tubi e delle stesse elettrovalvole. Per evitarlo, basta scegliere quelle dotate di dispositivi di apertura e chiusura lenta.
Le elettrovalvole regolano la funzione di chiusura e di apertura del flusso d’acqua. Il loro funzionamento è simile alla manopola del rubinetti, dalla cui chiusura o apertura dipende la fuoriuscita dell’acqua. In base al modello scelto, le elettrovalvole possono funzionare proprio come un rubinetto manuale, anche se negli impianti di irrigazione, dove la fuoriuscita del flusso è soggetta e regolazioni ripetute, si preferisce usare elettrovalvole automatiche. La chiusura e l’apertura della membrana che regola la fuoriuscita dell’acqua è direttamente controllata dai programmatori o dalle centraline di irrigazione. Questi trasmettono gli impulsi elettrici alle elettrovalvole, provocando il movimento di apertura e di chiusura delle membrane. Negli impianti di irrigazione per usi idraulici ripetuti, si preferisce usare le elettrovalvole telecomandate, che funzionano proprio come le centraline. Anzi, questi dispositivi contengono proprio delle centraline incorporate. Generalmente sono a più vie, in modo da permettere la regolare gestione di impianti molto grandi, e funzionano con pile da 9 V. Le pile azionano proprio il comando che regola la chiusura e l’apertura della valvola. Le elettrovalvole automatiche o con centralina incorporata si possono collocare sul pozzetto di irrigazione. A fini protettivi sono anche dotate di un coperchio che impedisce la penetrazione di detriti ed acqua al loro interno. Le elettrovalvole manuali si possono, invece, collocare direttamente sul rubinetto dell’acqua.
Per installare correttamente le elettrovalvole è bene seguire alla lettera tutte le indicazioni riportate nel manuale di acquisto. Per una presa più sicura all’attacco del rubinetto, è consigliabile guarnire la filettatura con un po’ di teflon, mentre è da evitare la canapa, che può causare la rottura del corpo della valvola proprio nella fase di avvitamento. I gruppi di elettrovalvole vanno montati su appositi collettori che evitano l’utilizzo di ulteriori accessori o attrezzi di fissaggio. La valvola va avvitata seguendo la direzione della freccia indicata nel corpo. La freccia rappresenta il flusso dell’acqua. Nel caso questa indicazione non dovesse essere presente è utile ricordare che il solenoide del dispositivo deve essere collocato dalla parte opposta a quella del flusso d’acqua. Anche in caso di installazione di elettrovalvole automatiche è sempre consigliabile munirsi di un’elettrovalvola manuale che possa sostituire quelle elettroniche in caso di guasti improvvisi. I due dispositivi vanno collocati assieme. Quello manuale permetterà di chiudere il flusso d’acqua in caso di rimozione e riparazione delle valvole automatiche.
Le elettrovalvole da collocare nei pozzetti vanno coperte con appositi coperchi, solitamente forniti dal produttore. Meglio scegliere corpi in plastica atossica o resina verde, che si mimetizzano facilmente con il prato del giardino mantenendone inalterata la resa estetica. Il pozzetto, prima del montaggio della valvola, va riempito con materiale drenante, come la ghiaia, in modo da far assorbire l’acqua che fuoriesce dal tubi quando si smonta l’elettrovalvola. Anche se chiusa con coperchio, l’elettrovalvola va smontata e riposta in casa quando non è in uso. Questo accade sovente nella stagione invernale, in cui non è necessario irrigare il giardino.
Le elettrovalvole si possono comprare nei negozi di idraulica, ferramenta e negli e-commerce. Il loro costo varia in base alle dimensioni, al modello scelto, al produttore ed alla qualità del prodotto. Trattandosi si dispositivi idraulici, consigliamo di tenere d’occhio soprattutto la qualità, perché un prezzo eccessivamente basso potrebbe far rischiare il cattivo funzionamento dell’impianto. Un’elettrovalvola da irrigazione, con potenza di 24 V e a una via, costa tra dieci e venti euro. Dispositivi simili si trovano anche nei negozi di bricolage. Il costo del prodotto sale al crescere della sua potenza. Elettrovalvole a due vie, da 220 V, anche se usate, costano circa settanta euro. Elettrovalvole con programmatore incorporato costano circa 150 euro. Le elettrovalvole manuali, nuove e di qualità, si comprano a circa trenta euro. Negli acquisti online bisogna considerare anche le spese di spedizione, che per questo tipo di dispositivi si aggirano intorno ai dieci euro. Per testare la qualità e il funzionamento del prodotto, specie se si cerca quello automatico, è consigliabile a rivolgersi ad e-commerce di cui è nota l’identità del venditore o ai negozi di idraulica più vicini alla propria zona di residenza. Il contatto diretto con il venditore permette, inoltre, di ricevere tutta l’assistenza necessaria in caso di guasto o di malfunzionamento della valvola.
L elettrovalvole è un accessorio molto richiesto e di conseguenza usato negli impianti d irrigazione. Questo tipo di accessorio viene utilizzato per favorire l'irrigazione che col passare degli anni diventa sempre più avanzata dal punto di vista della tecnologia. Questo strumento risulta essere utile alle perone che sono alle prime armi con l'irrigazione, infatti grazie ad esso potete regolare da soli l'irrigaizone in modo che gli irrigatori inziano ad innaffiare i lterreno ogni volta che scatta l'ora ics sul timer dell'elettrovalvole. Per questo motivo vi consigliamo di andarli a comprare soltanto nei negozi specializzati , dove ci sono delle persone esperte nell'ambiente giardino e potranno suggerirvi l'elettrovalvole giusto per voi.
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