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Il porro è un ortaggio che può essere coltivato in tutta Italia ed in particolare in zone in cui il clima è mediterraneo. Un clima mediterraneo è quello più idoneo per la crescita e lo sviluppo di questa pianta importante. La coltivazione di quest’ortaggio non risulta per niente difficile, ma una cosa è certa: richiede molto tempo. Solo dopo quasi un anno dalla semina è possibile veder nascere le prime infiorescenze. Le dimensioni che raggiungerà la pianta variano in base alla varietà che abbiamo coltivato. Il Porro può raggiungere un’altezza massima di 80 centimetri, questo anche perché le sue foglie sono molto lunghe ed hanno uno sviluppo verticale. Il terreno ideale per queste piante è un terriccio fertile e leggero, la semina può essere effettuata anche nei mesi più freddi, il Porro è un pianta che reagisce abbastanza bene. Se la semina viene effettuata all’aria aperta si consiglia di farla tra il mese di marzo e quello di giugno, se invece la semina viene fatta in vaso si consiglia di aspettare che la piantina raggiunga un centimetro di diametro. Il Porro ha bisogno di annaffiature abbondanti, soprattutto nei periodi di siccità. E’ importante sapere che queste piante non amano la formazione di ristagni idrici e, visto che hanno bisogno di molta acqua, si consiglia di aumentare il numero di annaffiature ma di diminuire la quantità di acqua che le somministriamo ogni volta.
Il bulbo centrale, ovvero il cuore del Porro, è la parte che contiene la quantità maggiore di principi attivi ed è la parte della pianta che viene consumata sia in cucina che in fitoterapia. Essendo ricca di acqua, questa parte della pianta, offre i vantaggi che offre un alimento ipocalorico e allo stesso tempo è ricco di vitamine, proprietà fondamentali per il nostro organismo. Il Porro è ricco di vitamina A, di vitamina C e in quantità minori di vitamina B. Inoltre contiene degli elementi importanti come il ferro, il magnesio (importante per il cuore), il potassio, il calcio (rafforza le ossa), la silice (rende la pelle e le ossa elastiche) e l’acido fosforico (importante per il sistema nervoso). Quest’ortaggio possiede grandi proprietà diuretiche, toniche, antisettiche e lassative, e viene utilizzato per la cura di anemie, infezioni urinarie, emorroidi e piaghe. Il suo uso viene consigliato per stipsi e per abbassare il colesterolo, prevenire il cancro e per rafforzare il sistema immunitario. La peculiarità principale è che l’uso crudo dei Porri aiuta a mantenere pulito l’intestino, questo perché contiene anche delle fibre in grado di svolgere queste azioni purificanti.
Quasi tutte le piante si portano alle spalle delle tradizioni e delle leggende che sono nate in tempi piuttosto antichi. Riguardo al Porro si dice che Plinio lodava ed onorava questa pianta perché sosteneva che se il Porro veniva mangiato crudo senza pane o in una crema d’orzo un giorno si ed un giorno no, colui che lo consumava, trovava benefici sia alla voce che al sonno. Si narra che l’imperatore Nerone, ogni mese, in particolari giorni dell’anno, mangiava porri conditi con dell’olio d’oliva per far si che conservasse la sua bella voce. Da non sottovalutare è l’aspetto afrodisiaco di quest’ortaggio, infatti Marziale, un poeta dell’antica Roma, affermava che: “se l’invidiosa età allenta il nodo nunziale, il tuo cibo siano porri e la tua festa lo scalogno”. Gli esperti che si occupano della fitoterapia hanno una considerazione alta dei Porri 3e raccomandano il loro consumo per chi vuole migliorare o mantenere la freschezza e la luminosità della pelle del viso. Del Porro viene consigliata una consumazione a crudo in modo tale che il prodotto conservi tutte le sue proprietà nutrizionali.
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