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La salvia è un piccolo arbusto sempreverde che fa parte della famiglia delle lamiaceae. Le sue foglie vengono tradizionalmente utilizzate in cucina per il loro tipico aroma intenso, ma si prestano anche alla preparazione di ottime tisane curative. Questa pianta, dalle mille virtù, può essere coltivata facilmente in vaso o nei nostri giardini, purché si seguano dei piccoli accorgimenti. Il periodo migliore per piantare la salvia è dal mese di ottobre fino al mese di giugno. Anche se ama il sole, è sconsigliato piantarla durante l'estate perché il calore eccessivo potrebbe impedirle di adattarsi bene al cambiamento. La salvia cresce meglio in terre ben drenate. Alla penombra preferisce le zone soleggiate e in generale richiede poche cure, una volta che ha messo le radici. Va annaffiata nei periodi di caldo intenso. Nel caso in cui sia coltivata in vaso, è preferibile annaffiarla prima che il terriccio sia completamente asciutto, ma senza esagerare per evitare che le radici marciscano.
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La salvia era nota già agli antichi per le sue virtù medicinali. Il nome stesso, che deriva dalla parola latina "salvus" (salvo), allude alle sue qualità terapeutiche. A questa pianta vengono attribuite proprietà digestive, diuretiche, antispasmodiche, antisettiche e antisudorali. È consigliata in particolare in caso di infezioni alla bocca e alla gola. Utilizzata sotto forma di gargarismi cura le stomatiti e i disturbi gengivali. La salvia è un ottimo rimedio in caso di digestione difficile e contro la diarrea. L’uso esterno ha funzione antisettica ed è consigliato in caso di punture di insetti. L’assunzione della salvia non deve essere prolungata nel tempo, né bisogna esagerare nelle quantità. Questa pianta contiene, infatti, delle sostanze tossiche per l’organismo che impongono delle precauzioni. In particolare l’uso della salvia è controindicato in caso di ipertensione, epilessia, durante la gravidanza e il periodo dell’allattamento.
L'infuso di salvia è un rimedio naturale dalle molteplici applicazioni e di facile preparazione. Le foglie essiccate sono reperibili nelle erbororisterie, ma possono anche essere preparate a casa se si possiede una pianta di salvia officinale in vaso o in giardino. L'infuso si ottiene versando da 1 a 3 grammi di foglie sminuzzate in 150 ml di acqua bollente. Il contenitore utilizzato va coperto per evitare che i principi si volatilizzino. Le foglie di salvia vanno tenute in posa dai 5 ai 10 minuti, quindi filtrate. È preferibile sorseggiare la bevanda prima che si raffreddi per ottenere i massimi benefici. La tisana di salvia si presta a molteplici impieghi. Può essere utilizzata contro i disturbi della digestione. Vanta, inoltre, proprietà antisudorali. Uno studio tedesco degli anni ottanta ha dimostrato che l'assunzione quotidiana di infuso, ottenuto con 4,5 grammi di foglie essiccate, contribuiva a ridurre la sudorazione in soggetti affetti da traspirazione eccessiva. L'infuso di salvia è consigliato anche come rimedio contro i colpi di calore tipici della menopausa.
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