Tintura madre calendula

Tintura madre calendula

Le tinture madri sono dei composti molto usati in erboristeria ed ottenuti dalla macerazione idroalcolica della pianta fresca. Una delle tinture madri più conosciute ed utilizzate dai sostenitori della fitoterapia è sicuramente quella di calendula, ovvero la soluzione idroalcolica ricavata dal fiore della pianta omonima. La calendula è una pianta appartenente alla famiglia delle asteracee, originaria dell’Egitto e coltivata anche in Italia. Il nome botanico della pianta è Calendula officinalis L. Tra le piante officinali, la calendula è sicuramente una di quelle che occupano un posto d’onore e di primo piano per le sue riconosciute proprietà antinfiammatorie. La parte della calendula che viene usata per preparare la tintura madre sono i fiori, mentre le foglie vengono scartate a causa dei loro effetti tossici.
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Come si ottiene

tinturamadrecalendula La tintura madre di calendula, indicata con la sigla TM, si ottiene facendo macerare i fiori freschi della pianta in una soluzione idroalcolica, ovvero acqua ed alcool. La macerazione avviene a freddo e ad una gradazione che dipenderà dal tipo di pianta utilizzata. L’alcool contenuto nella soluzione ha l’effetto di potenziare ancora di più i principi attivi della pianta. Per una maggiore efficacia del fitocomplesso si usano le sommità fiorite con almeno quindici centimetri di stelo. Le tinture madri possono essere preparate anche con estratti di pianta secca, ma nel caso della calendula si preferisce usare i fiori freschi. In genere, nella tintura madre, chiamata anche estratto idroalcolico, si realizza un rapporto tra le parti della pianta usata e la soluzione stessa. Questo rapporto viene indicato da una sigla matematica, come 1:5, che si legge “uno a cinque”. Questa sigla indica proprio il rapporto di diluizione tra la pianta e la soluzione, dove uno indica la pianta e cinque la soluzione liquida. La maggiore presenza di liquido nel principio attivo della calendula, non ne riduce i positivi effetti, anzi li potenzia in una misura dieci volte maggiore degli estratti freschi o semplicemente macerati o essiccati.

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    Proprietà

    La tintura madre di calendula ha le stesse proprietà della pianta madre e si usa per alleviare fastidi comuni quali arrossamenti, infiammazioni e disordini del ciclo mestruale. Le proprietà dei fiori di questa pianta sono, infatti, antispasmodiche, antinfiammatorie, immunostimolanti, cicatrizzanti ( vulnerarie), lenitive, idratanti e decongestionanti. I benefici effetti della calendula si devono alle sostanze contenute nelle sommità fiorite della pianta, ovvero vitamina C, acido salicilico ( lo stesso dell’aspirina), saponina, mucillagini, sostanze amare. La calendula contiene anche un olio essenziale chiamato Calendulina. Si tratta di un carotenoide precursore della vitamina A, a cui si devono la maggior parte degli effetti benefici della calendula e della relativa tintura madre. La pianta, che si caratterizza per i suoi fiori profumati e colorati di giallo, arancio, per aspetto molto simili a una margherita con tanti petali o a un crisantemo, è nota per le sue proprietà estrogeniche ed ormonoregolatrici, in grado di equilibrare i fastidi del ciclo mestruale. La calendula sembra poi strettamente legata al mondo femminile e alle sue ciclicità per la sua fioritura che avviene mensilmente da inizio estate e fino alla fine dell’autunno e in corrispondenza delle fasi lunari, leggendariamente legate anche al ciclo femminile.


    Usi

    La tintura madre di calendula si usa in caso di ciclo mestruale scarso o abbondante, poiché svolge un effetto regolatore del flusso sia in eccesso che in difetto; in caso di ferite e cicatrici, arrossamenti della pelle, , infiammazioni locali, dolori addominali, ulcere dello stomaco, dispepsie e fastidi vaginali, quali candidosi, tricomoniasi, leucorrea e vulvovaginiti. La tintura madre di calendula si può usare per via sistemica o per applicazioni esterne. Nel primo caso è utile come immunostimolante e per i disturbi mestruali, mentre nel secondo per le infiammazioni dell’apparato genitale femminile, per lenire cicatrici e ridurre arrossamenti cutanei. Per la presenza di carotenoidi sembra che la calendula sua utile anche per proteggere la pelle dai raggi UV, ma non siamo certi che la soluzione idroalcolica sia indicata per esporre la pelle al sole. In questo caso è sempre meglio consultarsi con un bravo erborista che vi consiglierà il rimedio a base di calendula o altro, ideale per proteggere la pelle dal sole. La tintura madre di calendula si può usare anche come colluttorio per gargarismi in caso di infiammazioni della bocca o della gola.


    Dosaggio

    La tintura madre di calendula, come detto al precedente paragrafo, si può assumere per via interna o esterna. In caso di impiego per via orale, la dose consigliata è di, 20, 30, 40 gocce tre volte al giorno, diluite in poca acqua o in altra bevanda, mentre per le applicazioni esterne la dose consigliata è di una soluzione al 20% in acqua sterile. La tintura madre di calendula si può usare anche come colluttorio, per gargarismi in caso di infiammazioni della bocca o della gola.


    Costi

    La tintura madre di calendula viene venduta in boccette di da 50 ml, con contagocce. I costi del prodotto variano in base al canale di acquisto e alla casa produttrice anche se sostanzialmente non si discostano molto l’uno dall’altro. I prezzi al pubblico di una confezione da 50 ml di titntura madre di calendula oscillano tra i nove e gli undici euro.




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