Tinture madri vegetali: Essenza e impiego Prezzo: in offerta su Amazon a: 10,19€ |
Nell’ultimo decennio si sta diffondendo nel mondo un importante stile di vita salutistico e naturalistico che vede in primo piano l’utilizzo di cose esclusivamente naturali; il “credo” di questa filosofia di vita è questo, poi ovviamente c’è chi lo interpreta, chi lo sposa integralmente e chi solo in parte, per fortuna c’ il libero arbitrio senza cui non varrebbe la pena di ragionarci su. Molta di questa cultura si riverbera sull’abbigliamento, con la scelta di fibre esclusivamente naturali e naturalmente trattate (soprattutto per la colorazione, che fatta artificialmente richiede moltissimi prodotti chimici); parliamo quindi di cotone, lino, lana invece di tutte le fibre artificiali oggi in commercio. Un’altra parte di questa filosofia è invece per la cura della persona, del suo benessere e della salute: in questo caso si tratta di una scelta radicale, perché essa implica l’abbandono delle medicine classiche (quelle però non necessarie come i farmaci da automedicazione di cui noi tutti abusiamo, senza intaccare il trattamento medico delle malattie più serie, perché vogliamo ricordare che bisogna SEMPRE AFFIDARSI AI MEDICI E SEGUIRE LE LORO INDICAZIONI, non vogliamo essere fraintesi in alcun modo). Come esempi potremmo parlare dell’insonnia, curata con la camomilla e la valeriana (due erbe) invece che con i sonniferi.
Una pianta che sta riscuotendo un grandissimo successo nell’ambito di questa filosofia di vita fitoterapica (a proposito, a momenti dimenticavamo di spiegare il significato della parola: letteralmente “curarsi con le piante”, non ha bisogno di ulteriori chiarimenti) è il tarassaco; siamo certi che molti diranno di non conoscere questa pianta, ma in realtà tutti noi la conosciamo perché si tratta di un’erbacea perenne che cresce in pianura, collina e bassa montagna (fino a circa duemila metri di altitudine) in maniera spontaneamente sul ciglio delle strade o comunque in terreni bradi ed incolti. Essa si riconosce per essere alta al massimo una ventina di centimetri, caratterizzata da alcune foglioline che partono dalla base della pianta nel terreno e da un unico stelo che sostiene un piccolo ciuffetto di fiori gialli, costituiti da petali sottili molto riconoscibili e caratteristici. La tintura madre di questa pianta, ovvero il suo estratto liquido concentrato, è una sostanza che può avere una serie di effetti positivi sul nostro organismo, ma che viene soprattutto utilizzata come depurativo totale: le sostanze che contiene hanno un immediato effetto sia sull’apparato digestivo (dall’intestino ai reni, passando per condotti biliari e fegato) e sia sulla pelle, subito più luminosa e tonica con la sua assunzione.
Per coloro che sono da poco avvezzi alla cultura fitoterapica, all’arte dell’erboristeria ed ai suoi segreti, è bene spiegare cosa si intende per tintura madre e come si ottiene. In generale dalle piante possono essere ottenuti estratti secchi ed estratti liquidi; quelli secchi sono in genere parti di pianta essiccate e sminuzzate, che poi possono essere utilizzate in questa forma (si pensi ai filtri di camomilla e tè) oppure compressate e ridotte in pillole da ingerire. Gli estratti liquidi invece vanno ottenuti con processi un po’ più complicati, dove la pianta spesso viene messa in soluzione e successivamente cotta per ottenerne tutto il necessario. Ebbene, in modo particolare la tintura madre viene così chiamata perché ha una sua certa percentuale alcolica, a volte molto rilevante. Il tutto è dovuto alla capacità dell’alcool puro di isolare e trattenere alcune sostanze, che invece con l’acqua non si riescono ad isolare. Immergendo le parti di tarassaco (per ciò che occorre a noi si prende la radici e/o i fiori) in una soluzione di poca acqua e tanto alcool e riscaldando mentre si mischia e si sminuzza il tutto, le sostanze scaricheranno nella soluzione che avrà così tutti gli effetti indicati. A seconda della concentrazione va assunta in una certa quantità, meglio leggere le istruzioni apposite.
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