La malva è una pianta erbacea/arbustiva che cresce nelle zone tropicali e sub-tropicali del mondo: essa ha un carattere spiccato di spontaneità, quindi più che coltivata viene “cercata”, soprattutto in campi incolti e nei prati in fiore, dove cresce seguendo i meccanismi naturali. In realtà, per le grandi proprietà benefiche che stiamo per citare, la malva viene ora coltivata a livello industriale da alcune aziende nel mondo, le quali però non fanno altro che aiutare la crescita spontanea delle malva in terreni e luoghi che sono in tutto e per tutto simili a prati e terre incolte. Questa pianta, che raggiunge raramente gli ottanta centimetri di altezza e che si caratterizza per avere un piccolissimo tronco alla base da cui poi si diramano rametti erbacei con fiori viola e lilla all’apice, è conosciuta dell’essere umano fin dall’antichità: abbiamo testimonianze storiche risalenti anche agli Antichi Greci e Romani che ci dicono come anche questi popoli conoscessero già la malva ed i suoi benefici. Questi effetti positivi possono essere riassunti come rilassanti, emollienti, calmanti: ciò che è straordinario è che essi si applicano sia al corpo che alla mente dell’uomo.
Oggi gli erboristi ci consigliano di assumere la malva come una tisana, ovvero in modo molto simile a come assumiamo la camomilla ed il tè: facendo “scaricare” alcune parti della pianta in acqua calda, filtrandola e poi bevendola calda. Ma in quali casi la malva è consigliata? La sua azione più apprezzata è quella emolliente, ovvero quella che aiuta a curare le infiammazioni dei tessuti in cui questo infuso transiterà; visto che la tisana va ingerita, la tisana di malva ha un effetto calmante per tutti i fastidi delle zone della gola, dello stomaco e dell’intestino: le sostanze che contiene provvedono a ricoprire i tessuti molli della gola, proteggendoli da altri agenti irritanti e permettendo per esempio al mal di gola di guarire. O ancora, quando transita nello stomaco essa aiuterà a lenire i bruciori oppure quei fastidi come i crampi, molto fastidiosi, su cui ha un rapido effetto calmante. In ultimo, nel percorso digestivo, incontrerà l’intestino, sul quale ha effetto calmante in tutti quei casi in cui è irritato, ma su cui ha anche un effetto lenitivo quando si hanno ad esempio problemi di emorroidi oppure di infezione intestinale.
Quando si hanno disturbi come il mal di gola, il bruciore di stomaco, l’irritazione intestinale ed altri, il nostro primo pensiero è la medicina, e non è affatto sbagliato; la malva però può aiutarci molto a lenire i problemi nel tempo in cui i medicinali fanno effetto per guarirci. Oppure ancora la tisana di malva può essere utilizzata negli stadi iniziali del disturbo o come prevenzione, mantenendo una certa regolarità che impedisce al disturbo di presentarsi quando sappiamo che c’è il rischio o abbiamo una tendenza. In realtà la tisana di malva, oltre ad essere facilmente reperibile pressoché in ogni erboristeria, può essere facilmente preparata: possiamo sia acquistare i fiori ed altre parti della pianta in erboristerie particolarmente fornite, oppure possiamo avere la fortuna di trovare della malva in un campo e, dopo esserci assicurati che sia proprio malva, portarla a casa con noi. Ebbene, basta far seccare le parti interessanti (fiori e foglie all’apice) e poi, dopo averle sminuzzate con cura, lasciarle “scaricare” ogni componente positivo in acqua calda per una decina di minuti; dopo ciò, quando l’acqua si sarà colorata, possiamo filtrarla (per non bere i pezzetti di pianta) e berla calda fumante, per migliorare l’effetto generale dei suoi effetti. In periodi difficili come l’inverno, assumere una tisana naturale di malva due o tre volte al giorno è un ottimo metodo per tenere lontani tanti disturbi.
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