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Quando è meglio potare un ulivo? Un tempo si procedeva a potare gli ulivi nel periodo invernale, a fine raccolta; ma visti i cambiamenti climatici degli ultimi anni, viene sempre più consigliato di effettuare la potatura dopo l'inverno, tra marzo e maggio e comunque prima della fioritura. L'ulivo ha ottime capacità di adattamento, però non bisogna dimenticare che è una pianta mediterranea e quindi teme il freddo intenso e le gelate e poiché le potature rendono l'ulivo maggiormente sensibile alle condizioni climatiche sfavorevoli è più opportuno potarlo a primavera inoltrata: in questo modo si eviterà di debilitare troppo la pianta e di comprometterne la crescita, la fioritura e la successiva fruttificazione. Potare un ulivo è un'operazione che va eseguita ogni anno e nel caso di piante molto giovani si può effetturla anche ogni due anni, però i rami secchi o quelli improduttivi vanno comunque tagliati con regolarità e in qualsiasi momento se ne presenti la necessità.
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Come potare un ulivo? Il modo più adatto è a vaso policonico: tronco o impalcatura, cioè il punto da cui dipartono le branchie primarie che hanno solo funzione di sostegno delle branchie secondarie, che si sviluppano dalla struttura primaria. Una buona branchia secondaria ha un diametro che non supera la metà di quello primario. In basso c'è la parte destinata alla produzione e più in alto ci sono i rami nuovi destinati ai frutti dell'anno successivo. In questa potatura c'è un perfetto rapporto chioma-radici. Si crea una sorta di vaso vuoto internamente e con strutture dirette verso l'esterno equidistanti e separate fra di loro. La potatura a vaso policonico inizia dai succhioni (che la pianta produce per tentare di portarsi verso l'alto); si eliminano solo quelli più grandi e più verticali. Poi si pota la cima isolando un unico percorso e consentendo alla pianta di espandersi verso l'alto eliminando però i duplicati di cima. Se alla fine non vedete una struttura scheletrica la potatura è corretta: in alto lo scheletro non c'è perché la pianta è di struttura sottile, in basso il legno di grosse dimensioni c'è ma è coperto da tutta la fronda che è destinata a fare produzione.
Per potare un ulivo occorrono innanzitutto un paio di forbici da potatura, un seghetto, una scala e uno svettatoio (ossia una cesoia posta in cima ad un manico telescopico con una prolunga di circa 4 metri), per raggiungere i rami più alti e per eliminare i succhioni. Sul mercato ci sono anche strumenti per potatura professionale: sono a motore o elettrici, ma l’uso è consigliato solo nel caso si abbia un gran numero di alberi da potare, perché sono attrezzi piuttosto costosi. I tagli devono essere netti: l'ulivo, come tutte le piante, è vivo e i tagli sono come delle piccole ferite che devono cicatrizzarsi al più presto per evitare che si infettino con la penetrazione di funghi e batteri; più il taglio è netto e più rapidamente si ricreerà un nuovo tessuto legnoso sulla parte incisa. In caso l'incisione sia profonda è utile trattarla con del mastice cicatrizzante. I ramoscelli secchi e quelli superflui vanno potati con le cesoie. Una buona potatura di un ulivo si esegue in un tempo che non dovrebbe superare più di dieci minuti e terminata l'operazione di sfoltimento e taglio gli attrezzi devono venire igienizzati con dell'alcool e poi riaffilati con cura.
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