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L’autunno avanzato rappresenta il miglior momento per una manutenzione profonda degli spazi e per l’inserimento di nuovi elementi.
Ci possiamo dedicare alla divisione e reimpianto delle erbacee perenni: grazie alle frequenti piogge il terreno risulterà morbido e l’estrazione più semplice e sicura. Possiamo anche procedere con la messa a dimora di arbusti ed alberi: agire in questo momento consente di sfruttare tutta la stagione fredda per una radicazione profonda e ottenere una maggiore crescita vegetativa già dalla primavera. Per un risultato ottimale ricordiamoci di inserire una buona dose di ammendante nella buca, porre il colletto allo stesso livello del terreno e irrigare abbondantemente. Se viviamo in una zona fredda copriamo i rami con del terriccio, da rimuovere in primavera: eviteremo il disseccamento.La fioritura delle bulbose è una delle meraviglie della primavera. Il ritorno della bella stagione è annunciato da bucaneve e crocus, ma non tardano a sbocciare anche muscari, narcisi, giacinti e infine i variopinti tulipani. Per goderci questo spettacolo dobbiamo però impegnarci a fondo in autunno. Il periodo migliore per questa lavorazione va da inizio ottobre a metà dicembre, attendendo temperature abbastanza basse, ma evitando di operare su di un terreno ghiacciato.
Bucaneve, crocus e muscari danno il meglio di loro quando vanno a creare un’ambientazione naturale: creiamo dei piccoli gruppi sparsi nel prato. Insieme ai narcisi di piccola taglia sono ottimi anche per creare belle composizioni in vaso. Giacinti, grandi narcisi e tulipani sono invece ideali per vivacizzare le aiuole, dando vita ad appariscenti macchie di colore.Con l’arrivo delle basse temperature molte perenni erbacee cominciano a seccare, preparandosi a perdere tutta la parte aerea. Attendiamo pazientemente che il processo sia finito e che foglie e steli non siano più vitali: possiamo poi passare alla pulizia tagliando alla base ed eliminando gli scarti.
Dobbiamo eseguire lo stesso lavoro nelle bordure miste raccogliendo con attenzione tutte le foglie, specialmente delle rose: è proprio qui, infatti, che riescono a svernare le spore delle crittogame e, alle volte, le uova dei fitofagi. Per ridurre l’incidenza nell’anno a venire suggeriamo di spruzzare rami e terreno con un rameico. Se abbiamo avuto forti infestazioni (specialmente di cocciniglia e ragnetto rosso) valutiamo di fare un trattamento sul bruno con olio minerale attivato con un prodotto specifico per uova e ninfe.L’inverno mette a dura prova le nostre piante. Il freddo può danneggiarle severamente, specie se arriva ad interessare le radici. Un altro elemento da non sottovalutare è il vento, principale causa di disseccamento e disidratazione. È importante attivarsi per tempo distribuendo prima di tutto una grande quantità di ammendante organico (concime sfarinato o compost) che, oltre a proteggere, arricchisce il terreno. Un ulteriore e indispensabile aiuto viene poi dalla pacciamatura: utilizziamo foglie sane, paglia, fieno e cippato di legna per coprire il più possibile i rami.
A metà novembre dobbiamo poi ritirare in casa o in serra (calda o fredda a seconda delle specie) le piante poco rustiche, specialmente se in vaso. Quelle in piena terra vanno invece protette con uno o più strati di tessuto non tessuto.È un momento critico per il manto erboso. Le foglie degli alberi vanno rimosse con prontezza: possono creare uno strato umido e compatto favorendo crittogame e ampie zone diradate (specialmente se le piogge sono frequenti e l’esposizione ombreggiata). Raccogliamole con un rastrello. I residui più fini possono poi essere eliminati tosando il prato: l’ultimo passaggio si effettua da inizio a metà novembre. Preferiamo le ore serali per lavorare su di un manto il più asciutto possibile. Ricordiamoci di non tagliare troppo basso: in questa stagione l’ideale è regolare il tagliaerba a circa 5 cm dal suolo.
Importante è anche la distribuzione di un concime granulare specifico per l’autunno: sono caratterizzati da un contenuto di azoto limitato e da un forte apporto di potassio, per favorire e rafforzare l’apparato radicale.Prima dell’arrivo del freddo bisogna occuparsi della manutenzione dei nostri arnesi. In particolare controlliamo lo stato di vanghe, zappe e cesoie: occupiamoci di pulirle, affilarle e successivamente oliarle.
Importante è anche esaminare attentamente i manici degli attrezzi: se risultassero troppo usurati è bene cambiarli subito, in maniera che siano pronti all’arrivo della primavera.Ritiriamo o copriamo i mobili da giardino e gli elementi d’arredo: eviteremo che umidità e gelo causino ruggine o marcescenze. Mettiamo al riparo anche tutta la strumentazione per l’irrigazione: annaffiatoi, tubi di gomma, raccordi. Ricordiamoci poi di spegnere le pompe dell’acqua e di coprire con delle protezione i rubinetti esterni.
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