All’inizio dell’inverno è importante dedicarsi alla pulizia del terreno dalle foglie morte. Questa manutenzione è importante soprattutto sul prato: lo strato può infatti soffocare l’erba, causando forti diradamenti. Il permanere di umidità al suolo, inoltre, può favorire l’insorgere delle crittogame.
Terminata la fase di pulizia passiamo alla protezione delle piante dal freddo e all’arricchimento del suolo. Per migliorarne la struttura e la vitalità è bene distribuire una grande quantità di ammendante organico (stallatico sfarinato, pellettato, cornunghia o compost). Dobbiamo creare uno strato di almeno 2 cm, coprendo possibilmente tutta l’area occupata dalla chioma: la pioggia e il gelo disgregheranno il prodotto e la pioggia comincerà a farlo penetrare in profondità.
Possiamo poi passare allo strato protettivo: si consiglia di creare una spessa pacciamatura con foglie sane, paglia, fieno o, in alternativa, sfasci di erba ben asciutta. Molto importante è coprire con attenzione il colletto delle piante più sensibili, specialmente se la nostra zona è soggetta a gelate prolungate e forti venti. Tutti abbiamo in giardino piante sensibili. Di solito sono quelle meno rustiche per natura oppure giovani, messe a dimora da poco. Se sono in piena terra possiamo prima di tutto coprirne la base creando una montagnola con terriccio e una pacciamatura vegetale. La parte aerea può invece essere coperta con appositi tessuti, utilizzati a strati singoli o multipli.
I gelo può provocare gravi danni ai nostri impianti idrici, a mobili da giardino e alle strutture lignee.
Prima che le temperature arrivino sotto zero è bene ritirare i tubi di gomma per l’irrigazione, riponendoli in un locale protetto. Arrestiamo eventuali pompe ed autoclavi, svuotando l’impianto a valle; proteggiamo i rubinetti esterni con stoffa spessa di recupero (ottime le vecchie calze o sciarpe): eviteremo danni alle guarnizioni.È il momento di ritirare o proteggere i mobili e i suppellettili da giardino: possiamo spostarli in un magazzino o coprirli con degli appositi teli impermeabili in plastica. Che siano in metallo o in legno è consigliabile sempre sollevarli leggermente da terra (ponendoli magari su di una pedana): eviteremo che l’umidità costante crei marciumi o favorisca la ruggine.Per tutto il mese di dicembre (e poi di nuovo a febbraio-marzo) è ancora possibile procedere con gli impianti di alberi ed arbusti: insieme a novembre è senza dubbio il periodo migliore dell’anno. Gli esemplari inseriti adesso hanno molti mesi a disposizione per esplorare l’area con le radici e, all’arrivo della primavera, partiranno con più vigore. Lavoriamo però solamente se il terreno è asciutto e non gelato in profondità. Scaviamo una buca larga e profonda almeno il doppio del volume del pane di terra, poniamo sul fondo dell’ammendante e poi inseriamo la pianta. Il colletto non deve mai essere in profondità. Copriamo, compattiamo e irrighiamo abbondantemente. Proteggiamo poi la base con un montagnola di foglie o di terriccio molto soffice, da togliere in primavera.
All’inizio di dicembre è ancora possibile mettere a dimora i bulbi a fioritura primaverile, quindi tulipani, giacinti e narcisi. Da fine novembre a febbraio si può seminare in casa: partire in anticipo consente di avere esemplari adulti a metà primavera. Per ottenere buoni risultati si deve garantire un ambiente caldo (sui 20°C) e soprattutto luminoso. La germinazione non è difficile, ma il successo dipende dalla robustezza delle piantine: non devono mai essere filate e di colore chiaro. Di solito si usa seminare nei pressi di un davanzale o utilizzando una serretta riscaldata e ben illuminata, anche con luci artificiali.
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