Identificate un ramo portainnesto che sembri robusto e possibilmente diritto: privatelo di eventuali altri rametti laterali e foglie prima di procedere. Tagliate la punta del ramo portainnesto, dopodiché praticate un'incisione profonda almeno 4/5 cm e il più centrale possibile. Scegliete come marza un ramo che abbia raggiunto almeno l'anno di età e assicuratevi che sotto la prima gemma il ramo sia libero per tutta la lunghezza corrispondente alla profondità dello spacco praticato nel portainnesto. Tenete conto che, se il diametro del portainnesto è molto superiore a quello della marza, dovrete inserirne anche due o tre nello stesso portainnesto. Tagliate l'estermità della marza sotto il primo nodo a forma di cuneo per facilitare l'inserimento e cercate di liberare quanto più legno vivo possibile. Inserite completamente la marza nel portainnesto badando a far coincidere le cortecce delle due piante. Legatele strettamente utilizzando della rafia bagnata o del nastro isolante e ricordatevi di procedere dal basso verso l'alto: così impedirete all'acqua di infiltrarsi nella ferita.
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Iniziamo ricordando che prevenire è meglio che curare: assicuratevi pertanto di utilizzare una lama sterilizzata con alcool per effettuare i tagli sulle varie piante e abbiate cura di pulire bene la lama dopo ogni taglio. Questo impedirà il trasmettersi di funghi ed infezioni. Un altro temibile nemico dell'innesto a spacco è l'acqua che, penetrando nella zona ferita della pianta, potrebbe causare muffe e marcescenze: per evitarlo è importante fasciare bene il taglio, in modo tale da non permettere infiltrazioni di acqua in caso di pioggia. Per evitare lo svilupparsi di malattie usate dell'apposito mastice per innesti spalmandolo sopra il legno vivo eventualmente rimasto esposto dell'innesto, fate attenzione a non far penetrare il mastice all'interno del taglio del portainnesto perché potrebbe precludere l'attecchimento della marza.
Per far attecchire la vostra marza scegliete dei rami che presentino gemme gonfie e sane, dopo averli tagliati lasciateli a "riposare" qualche giorno in frigo a 4°C (non sottoponeteli a temperature più basse perché potreste danneggiarne i tessuti), oppure con la parte recisa infilata nella sabbia. In caso l'inserimento delle marze risulti troppo ostico potete aiutarvi con una lama o con un cacciavite per divaricare il portainnesto: anche in questo caso assicuratevi prima di aver disinfettato la lama. Fate attenzione ad eseguire un taglio netto sia sull'innesto che sul portainnesto, se lo desiderate potete utilizzare delle apposite forbici da innesto, disponibili a prezzi ragionevoli, per essere sicuri di fare un buon lavoro: più il taglio sarà netto e maggiori probabilità avrà la marza di attecchire. Sempre per favorire la buona riuscita dell'innesto è possibile applicare del mastice stimolante sul portainnesto prima dell'inserimento della marza. Controllate regolarmente le legature del vostro innesto e sostituitele se vi sembrano allentate. Quando notate che la vostra marza sta producendo nuovi germogli allora vorrà dire che l'innesto è riuscito: se notate dei germogli anche nella parte portainnesto della pianta rimuoveteli perché non farebbero altro che sottrarre energia utile.
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