ALFE 1kg. zolfo 92% bagnabile oidio Mal Bianco ticchiolatura Vite antioidico Prezzo: in offerta su Amazon a: 10€ |
La potatura dell’azalea è solo una delle innumerevoli pratiche indispensabili per avere degli esemplari sempre rigogliosi e in salute. Oltre a questa occorre attuare delle tecniche colturali specifiche, sia per quanto riguarda la fertilizzazione e sia dal punto di vista delle annaffiature. Oltre a diminuire il dosaggio d’acqua occorre fare in modo che il terreno sia drenante così da far defluire l’acqua. Se il fogliame perde lucentezza e scolorisce l’azalea, può essere affetta da clorosi ferrica. In questo caso è necessario utilizzare un’acqua povera di calcare in modo tale da agevolare l’assorbimento di ferro da parte delle radici. Basta utilizzare dell’’acqua piovana o distillata per qualche periodo. Anche le erbacee sono dei nemici che possono arrecare dei danni molto seri. Ciò è dovuto al semplice fatto che questi esemplari assorbono tutte le sostanze nutritive dal terreno, togliendole all’azalea. Per questo motivo è necessario intervenire con la pacciamatura. Essa consiste nel cospargere sul terreno della paglia o delle foglie, in questa maniera le erbacee non riescono a svilupparsi, agevolando il nutrimento delle piante di azalea.
La potatura dell’azalea avviene secondo l’uso di materiali specifiche e in periodi ben precisi. In primo luogo occorre utilizzare delle cesoie ben affilate e disinfettate, acquistabili presso qualsiasi negozio specializzato o di giardinaggio. L’azalea, in linea di massima, può essere potata durante tutto l’arco dell’anno, rimuovendo tutti i rami secchi, spezzati, malati, troppo lunghi o irregolari. In questa maniera la chioma avrà uno sviluppo più regolare, sarà in salute e crescerà più rigogliosa senza essere aggredita da agenti patogeni. Occorre tenere sempre bene a mente la lentezza che impiegano questi esemplari di piante a crescere, alla giusta esecuzione del taglio di potatura e della sua pratica solo quando essi lo esigono. La recisione è un’azione fondamentale perché, se non è netta ma irregolare e sfilacciata, possono esserci delle conseguenze negative (infezioni, attacchi parassitari) che portano al disseccamento della zona e con successiva morte della pianta.
La potatura dell’azalea deve essere praticata da coloro che posseggono le giuste conoscenze non soltanto dal punto di vista della recisione in se, ma anche per quanto riguarda le esigenze di questa pianta. Come già affermato in precedenza, la potatura può essere praticata durante tutto l’arco dell’anno, tuttavia occorre agire con la recisione di mantenimento, produzione e ringiovanimento. Queste tipologie di potatura devono avvenire tenendo conto che lo sviluppo dell’azalea è molto lento. Gli interventi di ringiovanimento si praticano ogni tre anni circa, in un periodo compreso tra la fine della fioritura e la fine dell’inverno. Secondo lo stato della pianta i rami devono essere recisi del circa 30-70%, con un taglio netto dei rami malati o danneggiati, praticato su esemplari giovani. Quest’azione agevola l’infoltimento della parte aerea della pianta. Oltre alla pulizia, volta a eliminare non soltanto i rami secchi o danneggiati, è necessario togliere i boccioli e i fiori ormai secchi. Queste ultime azioni possono essere effettuate con delle comunissime forbici (ricorda di disinfettare la lama) o direttamente con le mani.
COMMENTI SULL' ARTICOLO