Lepidotteri

Lo spettacolo della natura

La natura è capace di offrire uno straordinario spettacolo in ogni situazione, più di quanto noi esseri umani proviamo a fare e soprattutto riusciamo a fare; già riuscire a comprendere che tutto ciò che ci circonda, noi stessi compresi, è frutto dei prodigi e della potenza che la natura possiede è già una grandissima cosa. Andando più a fondo della questione vediamo che la natura è spettacolare anche nelle piccole cose: la meraviglia del baco da seta, la nascita delle tartarughine, la formazione di ghiaccio e neve, sono tutti fenomeni incantevoli che però nascondono anche processi scientifici stupefacenti, trasformazioni incredibili ed anche coincidenze straordinarie come il ritorno della tartaruga a deporre le uova nel posto esatto dove è nata, anche se deve attraversare miglia e miglia di mare per arrivarci. Ovviamente ciò è parlando solo del mondo animale, perché è chiaro che anche nei paesaggi la natura è fenomenale: le cascate, le vallate alpine, il mare dei caraibi o le meravigliose isole italiane. Dietro tutto questo c’è un processo evolutivo governato da leggi proprie, partito da un ammasso di detriti cosmici per formare la terra e da un organismo primordiale per animali, piante eccetera eccetera, ed è forse questo ciò che più impressiona e stupisce.
farfalle e colori

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I lepidotteri

bell'esemplare Per tante persone questo nome scientifico non dirà nulla appena lo si legge o ascolta, ma in realtà tutti noi sappiamo di cosa si tratta perchè le abbiamo di certo viste almeno una volta; la denominazione deriva dal greco e significa “squame sulle ali”, ed infatti ammirando al microscopio è esattamente così mentre a grandezza naturale ci sembrano solo ali vellutate, ma di cosa stiamo parlando? Farfalle e falene! Questi insetti non sono gruppi distinti della stessa specie, ma sono esattamente la stessa specie e questi due nomi diversi derivano dalla cultura popolare che però non è stata accettata scientificamente. Le farfalle, o Lepidotteri, comprendono qualcosa come più di centocinquantamila specie diverse (e nell’ambito degli Insetti sono il secondo gruppo in numero dietro solo ai Coleotteri), che vanno da forme strane e minuscole alle classiche farfalle nostrane, passando per esemplari tropicali di trenta centimetri di apertura alare. Esse sono anche oggetto di un collezionismo estremo e molto elitario, ma soprattutto sono amatissime per la grazia con cui volano e per gli straordinari colori e fantasie con cui le loro ali sono disegnate, sia quando sono in movimento e sia quando sono ferme magari su un fiore, attimo perfetto per splendide foto.

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Il risvolto negativo

Così come la natura non è tutta splendide cascate, tramonti da lasciare senza parole ed animali docili, ma esistono anche tempeste tropicali, terremoti, uragani e tante altre forme violente anche se naturali, lo stesso vale anche per il mondo animale: non tutti gli animali e non tutti gli insetti sono solo belli da veder volare e fotografare come le farfalle, ma tanti hanno anche lati più negativi del loro comportamento. Ed uno degli esempi migliori sono proprio le farfalle: graziose, eleganti e coloratissime allo stadio adulto quanto voraci e brutte allo stadio larvale. Infatti prima di diventare così belle le farfalle attraversano varie fasi (che vedremo meglio nel prossimo paragrafo), una delle quali – quella di larva – è particolarmente negativa per le piante su cui sono depositate le uova: le larve di quasi tutte le specie di farfalla sono estremamente voraci ed affamate, ed a ciò abbinano anche un apparato masticatorio da veri “mastini”, cioè robusto ed instancabile. Per questo motivo la deposizione di uova di farfalla su una pianta è come un’infestazione, perchè le larve che ne usciranno presumibilmente mangeranno gran parte delle foglie della pianta su cui “abitano”.


Lepidotteri: Sviluppo e contrasto

Le fasi di sviluppo della farfalla sono quattro: c’è lo stato di deposizione che è in forma di uova, dopo il quale viene lo stato larvale, già citato in precedenza per essere davvero negativo per le piante ed anche per alcune coltivazioni in cui i semi e piccole piante possono rappresentare dell’ottimo cibo; questa fase è quella del bruco, famoso per le favolette dei bambini in cui si trasforma in farfalla. E ciò avviene davvero, perché nella terza fase il bruco diventa una pupa raggomitolandosi dentro seta autoprodotta ed attendo immobile di diventare una vera e bellissima farfalla quando il suo involucro si aprirà. Ma come si fanno a contrastare le larve di farfalla che attaccano le nostre piante? 1) bisognerebbe non contrastare altri insetti che di esse si cibano, come i Ditteri, che però spesso hanno altri aspetti negativi per le piante stesse, 2) esistono dei prodotti specifici che agiscono in vari modi, chi allontanando la farfalla e quindi non facendo depositare le uova (preventivo) e chi impedendo lo sviluppo della larva e quindi conducendola alla morte prima che possa fare danni. In generale però si preferisce evitare utilizzazioni chimiche, tranne quando non c’è una vera e propria invasione e soprattutto un grande rischio economico del produttore.



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