Pianta di Magnolia Stellata in vaso ø18 cm h.70/80 cm Prezzo: in offerta su Amazon a: 10,9€ |
la riproduzione della mimosa avviene principalmente per semina, dal momento che le talee difficilmente radicano, o, per i più esperti, tramite innesto. Una volta prelevati i semi è possibile farli germinare in un piccolo vaso con terriccio universale e torba fine. Nel giro di poche settimane, a germinazione avvenuta, è già possibile scorgere la piantina all’esterno. Dopo un’altezza di circa 15 centimetri si può trasferire la pianta in un vaso più grande, dato che la mimosa ha comunque bisogno di ampi spazi per radicare. La specie è acidofila, quindi bisogna procurarsi un terriccio adatto e ben drenato mediante l’applicazione di pozzolana fine. Nelle zone a clima freddo la mimosa va riparata in serre o in verande chiuse, dato che teme le temperature sotto lo zero, mentre in estate, o in luoghi a clima temperato, resiste tranquillamente in giardino o in terrazzo: va posizionata alla luce diretta del sole e le innaffiature devono essere frequenti e costanti soprattutto in estate (la mimosa teme la siccità). Ogni 2-3 anni si avrà cura di travasarle in vasi sempre più grandi, stando bene attenti a non danneggiare o recidere le radici.
50 particelle rare semi di lavanda rosa e bianco belle semi di fiori esterni piante bonsai porta per piantare giardino di casa Prezzo: in offerta su Amazon a: 8,05€ |
Soprattutto nei primi anni di vita della pianta la potatura è essenziale per controllare la crescita della mimosa in vaso ed evitare che la parte basale risulti spoglia; essa infatti tende a crescere molto, sviluppando rami di notevole lunghezza. Dopo la fioritura, quindi in aprile, si procede alla potatura utilizzando delle piccole forbici. I tagli devono essere netti e distanti dalla base dei rami circa 5-6 centimetri. Si consiglia inoltre di eliminare anche i rametti apicali secchi che, oltre a risultare poco estetici, compromettono la crescita di quelli nuovi. Spesso è necessario trattare le zone tagliate con dei prodotti appositi, per scongiurare l’eventuale attacco di microrganismi patogeni o insetti attratti dalla linfa. La potatura dovrà essere annuale durante gli stadi iniziali di crescita, dopodiché si potranno ridurre ad ogni due-tre anni.
Sebbene risulti molto resistente anche agli agenti patogeni, la mimosa va monitorata per scongiurare l’attacco di malattie e parassiti. Non è raro, infatti, che le piante di mimosa (soprattutto quelle coltivate in vaso nei primi anni di vita) vengano attaccate da malattie a carico delle radici. La più comune è il marciume radicale provocato dai batteri del genere Phytopthora. I sintomi di questa infezione si manifestano all’esterno con ingiallimento delle foglie e dei rami, mentre le radici risultano marcescenti e maleodoranti. La prevenzione sta nel tenere il terreno ben drenato e mai fradicio, evitando pericolosi ristagni d’acqua. Per quanto riguarda i parassiti, invece, sono molto comuni afidi e cocciniglie che sovente infestano rami e foglie con colonie sostanziose. Prevenire questi attacchi è difficile, ma si può utilizzare un insetticida a base di piretro sia per la prevenzione che la cura, o sostanze chimiche adatte reperibili presso rivenditori specializzati.
COMMENTI SULL' ARTICOLO