Pianta gelsomino

vedi anche: Gelsomino

Origini e caratteristiche principali della pianta di gelsomino

Il gelsomino è un arbusto appartenente alla famiglia delle Oleaceae. In natura sono presenti oltre duecento specie di gelsomino, il più diffuso dei quali è il Jasminum Officinale. La pianta è originaria dell'India orientale ed è giunta in Europa nel XVI secolo, anche se risulta probabile una coltivazione del gelsomino ai tempi degli antichi romani. L'arbusto è generalmente utilizzato per ragioni ornamentali ed è coltivato sia in vaso che in piena terra. Il gelsomino produce, nella maggior parte dei casi, dei fiori bianchi e di piccole dimensioni, ma sono presenti specie che presentano dei fiori rosa o gialli. Una delle caratteristiche principali del fiore di gelsomino è il gradevole profumo che sprigiona, la cui essenza è utilizzata per produrre profumi, deodoranti e vari prodotti di bellezza.
Arbusti di gelsomino

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Esposizione e innaffiatura della pianta di gelsomino

Fiori bianchi di gelsomino La coltivazione della pianta di gelsomino risulta come una delle più semplici in assoluto, grazie all'ottima resistenza dell'arbusto alle intemperie e alle temperature rigide. Il gelsomino predilige l'esposizione diretta ai raggi del sole, i quali contribuiscono notevolmente al pieno sviluppo della pianta, indipendentemente dalla specie. Per quanto riguarda l'innaffiatura, il gelsomino coltivato in terra piena non richiede abbondanti quantità di acqua, ma è comunque consigliato provvedere a un'innaffiatura settimanale, soprattutto durante i primi anni di vita della pianta. Il gelsomino coltivato in vaso richiede, invece, delle innaffiature periodiche anche da adulto, specialmente in presenza di climi estremamente caldi e umidi, i quali potrebbero comprometterne la fioritura in assenza di un'irrigazione costante.

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    Concimazione e potatura del gelsomino

    Gelsomino rampicante La fioritura del gelsomino avviene in primavera, anche se sono presenti delle specie che fioriscono durante il periodo invernale. Per ottenere una ricca fioritura, oltre all'irrigazione, è opportuna una concimazione costante. L'operazione va eseguita utilizzando del concime liquido, da versare all'interno del terriccio con cadenza settimanale durante il mese che precede la fioritura. La potatura del gelsomino va eseguita soltanto nel caso in cui siano presenti rami secchi o per dare una forma più ordinata alla pianta, la quale potrebbe crescere più del previsto. Proprio per questo motivo è necessario, prima di coltivare un gelsomino in vaso o in luoghi di piccole dimensioni, assicurarsi circa il tipo di crescita della pianta, scegliendo la specie più adatta agi spazi a propria disposizione.


    Pianta gelsomino: Metodi di riproduzione della pianta di gelsomino

    Gelsomino coltivato in vaso Il gelsomino si può riprodurre per propaggine e per talea, operazioni da effettuare preferibilmente nei mesi primaverili. Per riprodurre il gelsomino attraverso la propaggine, si consiglia di scegliere un ramo robusto e in salute e inserirlo in un vaso senza staccarlo dalla pianta, prestando attenzione a interrare almeno un paio di nodi fogliari e facendo emergere il ramo dal vaso di almeno 20 centimetri. Trascorsi sei mesi dall'inizio dell'operazione, la radicazione dovrebbe essere completata. Attraverso questo sistema si ottengono i risultati migliori, anche se il procedimento richiede tempi più lunghi. La talea risulta un metodo di riproduzione più semplice rispetto alla propaggine. Tutto ciò che occorre fare è munirsi di un ramo, interrarlo in un vaso contenente del terriccio umido e attendere la radicazione, la quale dovrebbe avvenire in due mesi.


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