Rosa di Natale

Cos'è la rosa di natale

Gli Ellebori (questo il vero nome della rosa di natale) fanno parte delle cosiddette piante perenni, cioè fanno parte di quella categoria di piante che vivono più di due anni, a differenza delle annuali e delle biennali. Questa pianta possiede delle radici rizomatose, ovvero con determinati rigonfiamenti che si estendono nel sottosuolo, e prendono il nome di rosa di natale per il motivo che fioriscono tra dicembre e gennaio. La maggior parte dello sviluppo avviene durante i periodi più freschi dell’anno, perciò è molto probabile che perdano la parte aerea estate, per poi risvilupparsi al termine del periodo estivo. Sono molto frequenti in Italia, infatti non sono pochi i luoghi dove sorgono spontaneamnte. Il loro enorme successo è dovuto in buona parte al fatto di fiorire in inverno e quindi di decorare i giardini nei periodi in cui la maggior parte dei fiori non sono ancora sorti.
Rosa di natale in natura

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La coltivazione delle rosa di natale

Sviluppo di un gruppo di ellebori La rosa di natale, trattandosi di una pianta dai cicli di fioritura inversi rispetto alla maggior parte delle piante presenti in Italia, presenta non poche difficoltà per quanto riguarda la coltivazione e manutenzione. E' necessario sapere che, essendo una pianta originaria delle zone montuose e collinari, sopporta malvolentieri il caldo, per questa ragione occorre coltivarla in zone dominate in prevalenza dall'ombra; in più necessitano di abbondante acqua. Per ciò che riguarda il terreno più adatto allo sviluppo, questo deve possedere un PH alcalino e deve essere dotato di numerosi nutrimenti, inoltre deve essere particolarmente ben drenato in modo da soddisfare a pieno i bisogni d'acqua della pianta. Quando le foglie smettono di seccarsi è possibile anche cessare le annaffiature, a meno che casi eccessivi di siccità.

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La rosa di natale e il problema dell'umidità

Pacciamatura effettuata in un orto L'acqua è fondamentale nella crescita delle piante, ma per la crescita degli Ellebori ha ancora più importanza, questo perché è una pianta da stagione invernale, che soffre in presenza di caldo eccessivo e afa.Di conseguenza è particolarmente rilevante annaffiare il terreno e le radici al termine dell'estate, in maniera tale da rendere l'ambiente di sviluppo fresco ed asciutto poiché la rosa di natale non riesce a svilupparsi quando l'umidità è troppo elevata; è necessario continuare ad innaffiare le radici fino a quando non avremo ridotto al minimo l'umidità.Una soluzione ingegnosa ed economica per aumentare le disponibilità di acqua e per ricreare quanto più realisticamente le condizioni del sottobosco è quella di pacciamare con cortecce e foglie il terriccio, perché in tal modo queste componenti legnose trattengono l’umidità nelle zone superiori evitando il completo disseccamento.


Rosa di Natale: Problema relativo alla velenosità della rosa di natale

Tipiche radici rizomatoseLa rosa di natale è una pianta con radici rizomatose che sin dall'antichità veniva utilizzata nella medicina popolare, proprio per via dei suoi rizosomi, per curare stitichezza ed eccessiva stanchezza.E' bene notare però che tutta la pianta, comprese ed in particolar modo le radici con i rizosomi; i suoi effetti non sono da sottovalutare, in quanto ne bastano piccole quantità per provocare arresto cardiaco e di conseguenza la morte. Proprio per questa ragione le rose di natale non sono più lavorate in ambito medico per eventuali rimedi.Per un breve periodo di tempo sono state utilizzate nel campo dell'erboristeria come tonificanti cardiaci, ma l'uomo difficilmente sopporta i suoi effetti collaterali, perciò anche in questo campo il loro uso è stato annullato.Alcuni omeopati, però la utilizzano in dosi microscopiche per alleviare stati di depressione o dolori di varia natura.


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