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Le varietà di rose sono molto numerose e ognuna presenta delle caratteristiche proprie. È importante quindi tenere in considerazione la specialità di rosa su cui si effettua la potatura. Le rose rampicanti devono essere ripulite all'inizio dell'autunno da tutte le parti secche il più vicino possibile alla radici. In fase di potatura andranno rimossi i nuovi germogli troppo deboli così come le parti invecchiate e indebolite. I rami più vecchi vanno mantenuti per permettere alla pianta di mantenere una buona stabilità. Per rose più piccole invece non è indispensabile una vera e propria potatura. È bene eliminare i germogli che crescono esternamente e sfoltire l'arbusto dai rami secchi o rovinati. Per permettere alla pianta di rinvigorirsi si può procedere con una potatura più estesa ogni circa 4 anni. Se si ha invece la fortuna di possedere delle rose selvatiche, spesso appartenenti a varietà molto antiche, la potatura non dovrebbe mai essere troppo estesa. In questo caso i rami vanno eliminati solo quando sono vecchi di almeno 5 anni.
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Il periodo e le modalità migliori per effettuare l'operazione possono variare anche in base all'esposizione, la latitudine e l'altitudine dei nostri giardini e delle nostre piante. Nelle zone dal clima più mite dell'Italia centrale è preferibile una potatura preventiva autunnale verso l'inizio di novembre e quindi prima del freddo più intenso, che dovrebbe garantire una anticipata e abbondante fioritura primaverile. Nelle zone calde del sud e le aree marittime (o le Isole) si può posticipare la potatura anche fino a dicembre e dopo ogni fioritura. Nelle zone più fredde e ad altitudini maggiori (Val d'Aosta, Piemonte, Lombardia) è invece opportuno ritardare la potatura alla fine dell'inverno e del periodo delle gelate (che risulterebbo fatali per i primi eventuali germogli), indicativamente verso la fine di marzo.
Oltre a parametri variabili come l'età delle rose, la varietà e il periodo, ci sono degli aspetti della potatura di questi arbusti che sono indispensabili per la sopravvivenza della pianta nel tempo: una strumentazione idonea e il giusto tipo di taglio. L'incisione del ramo deve essere fatta a circa 5 millimetri al di sopra dei gemogli con un taglio obliquo che permetta all'acqua piovana di defluire correttamente senza ristagni. È fondamentale che il taglio sia netto e non si creino sfilacciature per evitare l'insorgere di muffe e funghi o l'ingresso di batteri. Gli strumenti essenziali per una corretta potatura della rosa sono delle buone cesoie, guanti spessi, un troncarami per le piante più grandi e uno svettatoio per le rose rampicanti. Le cesoie devono essere sempre affilate, ben pulite e disinfettate con cura; le più adatte sono quelle con lama e controlama mentre si eviteranno quelle a battente, meno indicate in quanto tendono a schiacciare i rami creando un ambiente più idoneo all’ingresso dei patogeni.
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