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La Rosa cocktail viene abitualmente sistemata in abbellimento di giardini e aiuole, nondimeno potrà essere alloggiata senza problemi o difficoltà in un vaso all'interno dell'abitazione. La sua crescita non sarà in ogni caso eccessiva e potrà giungere a dimensioni massime di 2 metri all'incirca. Andrà preferibilmente dotata di una terra calcarea, pregna di sostanze organiche ed efficacemente drenata. Il buon filtraggio dell'acqua potrà essere assicurato anche mediante l'aggiunta di materiali torbacei. Alla fine della stagione invernale, l'arbustivo potrà essere soggetto a semplici operazioni di potatura: esse sostanzialmente consisteranno nella opportuna regolazione delle forme della pianta e nella rimozione delle ramificazioni e, in genere, delle parti ormai invecchiate, avvizzite o logore.
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In merito all'assunzione dei nutrienti, l'arbusto ornativo presenterà ordinarie e non elevate esigenze di essere concimato. La fertilizzazione andrà concentrata nel periodo vegetativo, con frequenze variabili in base alla tipologia di concime prescelto, ed interrotta nella stagione autunnale ed invernale. Sarà consigliabile l'utilizzo di fertilizzante organico di natura solida, granulare dal rilascio graduale e programmato, ma è possibile anche l'impiego di quello liquido, dopo averlo disciolto nell'acqua di abituale annaffiamento. Il fertilizzante adottato sarà specifico per la Rosa cocktail o, comunque, per rose e dovrà contenere la preminenza delle componenti fosfatiche e potassiche rispetto alla residua macrocomponente azotata, oltre alla presenza dei necessari microelementi. Tra questi ultimi, spicca per importanza l'elemento del magnesio.
La variopinta pianta arbustiva dovrà essere posizionata in un ambiente discretamente luminoso ed assolato, con moderata esposizione diretta agli irraggiamenti solari, tuttavia potrà adattarsi anche ad habitat parzialmente ombrosi. Pur denotando buona resistenza sia ai caldi torridi che ai rigori invernali, gradirà condizioni climatiche miti e dovrà essere convenientemente riparata in caso di freddi intensi. La Rosa cocktail, in conclusione, sarà soggetta ad attacchi di parassiti, quali le cicaline e la cocciniglia, nonché interessata da talune patologie crittogamiche, come ad esempio la muffa grigia. Questa muffa, frequentemente addebitabile alla calura o all'eccessiva umidità ambientale, colpisce i germogli ed il fogliame e deve essere contrastata con l'utilizzo di specifico insetticida.
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