Le piante da siepe

Come irrigare e bagnare le siepi

Le piante che compongono una siepe sono scelte per soddisfare esigenze diverse. Si può creare una siepe per difendersi da sguardi indiscreti, e in questo caso si possono utilizzare piante da siepe che arrivano ad oltre 10 metri di altezza. Se lo scopo è quello di delimitare un viale o un'area particolare, basteranno siepi basse e magari fiorite e profumate. Se, infine, ci si vuole difendere dal vento, da estranei o dall'inquinamento di una strada, meglio optare per siepi fitte, costituite da piante spinose, oppure da piante che riescono ad assorbire, almeno in parte, l'inquinamento da polveri sottili. Naturalmente, a seconda del genere di piante che costituisce la siepe, variano i tempi ed i modi di irrigare. La regola generale, che permette di avere un'idea su come regolarsi, è quella di annaffiare, sempre al mattino o dopo il tramonto, quando il terreno è asciutto in superficie. La frequenza delle annaffiature sarà maggiore in estate e quasi nulla in inverno. Per semplificare il lavoro, si possono utilizzare gli appositi sistemi di irrigazione formati da tubi in gomma forati o porosi, che possono anche essere interrati e nascosti alla vista.
Siepe bassa

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Come coltivare e curare le siepi

Siepe Berberis Le piante da siepe sono tante e diverse per le loro caratteristiche. Le regole che valgono per tutte sono quelle di curarle in modo che possano svolgere il loro compito di protezione o divisione di spazi in modo funzionale. Per le siepi a crescita veloce, come ad esempio il lauroceraso, sono importanti le potature che mantengono la forma ed il portamento che si desidera dare alla siepe. Il cipresso di Leyland crea un vero muro verde, ma non si deve far alzare oltre i 4 metri, perché il suo apparato radicale non gli permetterebbe di resistere a venti molto forti. Quando la siepe deve coprire muri o recinzioni, ci si rivolge alle piante da siepe rampicanti. Tra gli esempi più classici ci sono i gelsomini, nelle diverse varietà, che oltre alla funzione protettiva sono anche piacevolmente profumati. Due potature annuali, una all'inizio dell'estate che dia forma alla siepe, ed una all'inizio dell'autunno che mira anche a togliere eventuali parti secche, sono tra le cure che bisogna riservare alle piante per avere siepi che siano ordinate e funzionali.

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Come e quando concimare le siepi

Siepe fertilizzare Le siepi, poiché oltre alla bellezza devono offrire anche dei vantaggi, vanno tenute bene. Una siepe spoglia e rada non servirà a proteggere da sguardi indiscreti, né dal vento, né tanto meno a difendere il giardino da estranei. Per questo deve essere sana e rigogliosa, e perché sia così è necessario nutrirla in modo corretto. Il fertilizzante aiuta la crescita e la compattezza delle piante da siepi. Può essere sia organico che chimico. Il concime chimico va somministrato alla base delle siepi alla ripresa vegetativa delle piante, quindi nel mese di aprile. Il concime organico, che rilascia i suoi principi nutritivi più lentamente, può essere dato già a marzo. Per le siepi a crescita veloce è indicato un concime chimico NPK, che contiene fosforo e potassio e, in percentuale minore, azoto.Le siepi caratteristiche per le foglie verdi si concimano con fertilizzanti azotati, come l'urea. Va però somministrato con attenzione perché un eccessivo uso potrebbe bruciare la siepe. La soluzione più sicura consiglia di somministrare l'azoto sotto forma di nitrato.


Le piante da siepe: Esposizione e possibili malattie

Siepi artistiche L'esposizione del luogo in cui deve vegetare la siepe influisce sulle piante che si sceglieranno per crearla. Ci sono piante da siepe per luoghi in pieno sole e per quelli a mezz'ombra o esposti a nord. Ad esempio, pittosporo o gelsomino sono utilizzati per le siepi in posizioni soleggiate, mentre la forsizia resiste a venti freddi e gelo; edera e bosso si accontentano di luoghi in mezz'ombra.La avversità che possono colpire le siepi sono soprattutto le malattie fungine e gli attacchi di insetti. E' importante accorgersi in fretta di eventuali problemi in modo da eliminarli senza che la siepe sia compromessa. Gli insetti rovinano foglie e germogli, rosicchiandoli o depositandosi su di loro. Si combattono con appositi insetticidi o, soprattutto se colti in fase iniziale, con rimedi naturali come vaporizzazioni di sostanze sgradite ai parassiti, come aglio o sapone di Marsiglia.Le malattie fungine sono più gravi e si riconoscono perché compaiono muffe bianche o grigiastre sulle foglie nel caso dell'oidio, o macchie marroni e disseccamento, se si tratta di cancro rameale. Per evitarle bisogna annaffiare con moderazione, dare poco concime azotato ed eliminare le parti secche.


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