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Tra le siepi da terrazzo la più diffusa, sino a qualche tempo fa, era l'alloro. Si è accertato, però, che questa pianta soffre terribilmente l'inquinamento, per questo motivo nel corso degli anni è stata un po' accantonata a favore di una pianta molto più resistente: la pyracanta. Anche la photinia, però, è attualmente molto apprezzata. Queste siepi da terrazzo non necessitano di cure particolari, solo di poche ma indispensabili attenzioni. Le innaffiature dovranno essere regolari e costanti, così come le concimazioni e i rabbocchi di terriccio. Sono tutte piante resistenti e durano molti anni, per questo motivo il terriccio superficiale tenderà a consumarsi, vuoi per il vento o per le irrigazioni stesse. Bisognerà fare attenzione al fatto che per nessun motivo le radici vengano a contatto con la luce. La potatura è la manutenzione regina per le siepi. Va effettuata a inizio primavera oppure a metà inverno, dipende dalla pianta. È necessaria sia per la salute della pianta stessa che per la regolazione di forma ed altezza.
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Le siepi da terrazzo vanno coltivate in vasi rettangolari, detti anche vasche. Le dimensioni ottimali sono: 80x40 centimetri e almeno 30 di profondità. Queste vasche le potete trovare presso i viavai e sono, in genere di plastica. Ne esistono anche in cotto o in cemento, ma non sono pratiche come quelle in materiale plastico. Non mettete sottovasi, non serve, inoltre diventerebbero la culla per le zanzare, che vi depositerebbero le larve. Il terriccio, a meno che non abbiate pensato a piante particolari, sarà quello generico: torba, sabbia e composto organico. Per quanto riguarda l'attrezzatura sicuramente vi serviranno delle belle cesoie, una paletta e un piccolo rastrello a manico corto. Le cesoie vi saranno utili per le potature. La paletta ed il rastrello per la sarchiatura del terriccio superficiale, in modo da arieggiarlo ogni tanto.
Il leccio, la maestosa quercia, colei che vive anche mille anni, può anche essere una bellissima siepe da terrazzo. Viene utilizzata sempre più spesso, anche perché messa in vaso e gestita come un cespuglio è davvero esteticamente bella. La manutenzione che richiede, a parte la potatura che dovrà essere annuale, è davvero poca. Questa pianta è molto forte e resiste a climi anche abbastanza freddi. Il terriccio da utilizzare è sempre quello generico. È una sempreverde anche se il fogliame si ricambia spesso, per capirci, perde le foglie; oltretutto sono resistenti e marciscono con difficoltà. Nel mese di maggio fiorisce e diventa di un decorativo color giallo. Per ottenere una siepe con le piante di leccio bisogna prevedere una plantumazione di tre piante ogni metro. Essendo una pianta che fa parte della macchia mediterranea, mal sopporta le esposizioni a nord. Non concimatela troppo, una volta all'anno è più che sufficiente.
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