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I fiori di cappero, sono indigeni delle coste mediterranee. Non necessitano di particolari cure poiché la pianta dalla quale spuntano, la capparis spinosa, è incredibilmente rustica e spunta nei terreni e nelle zone più assolate e impervie. E' possibile vederla spuntare dalle fessure dei muri, addossate a rocce assolate e sulle spiagge. I terreni più propizi per i fiori di cappero sono infatti le terre siciliane, in particolar modo le isole minori. Lì crescono sin dall'antichità portandovi il loro sapore intenso e aromatico. La loro bontà è tale da far sì che siano tutelati come presidio Slowfood a Salina, mentre a Pantelleria sono un prodotto IGP. E' una pianta ricca, se ne utilizzano i boccioli e i frutti che vengono spesso consumati sott'aceto e, a queste prelibatezze, va aggiunta la particolare bellezza dei fiori.
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Per coltivare i capperi nel nostro orto, dovremo, ovviamente, tener conto di alcuni fattori. La rusticità della pianta non può coincidere, infatti, con una coltivazione scorretta se si vuole usufruire al meglio sia dei boccioli che dei frutti, oltre ad adornare i nostri spazi usufruendo della bellezza dei fiori di cappero. I capperi non sopportano i ristagni idrici pur avendo bisogno, per cresce in fretta e nel modo migliore, di essere irrigati frequentemente e abbondantemente. E' importante fornire al cappero un grande apporto nutritivo, il terreno in cui lo pianteremo dovrà essere ricco di sostanze delle quali la pianta potrà approvvigionarsi grazie al suo penetrante e fittissimo apparato radicale. E' una pianta molto soggetta agli attacchi di lumache di ogni genere, dalle quali la si dovrà proteggere.
Una volta che si è compreso ciò di cui la pianta necessita per crescere nel modo migliore, nulla ci impedisce di scegliere in che modo la si utilizzerà. E' possibile, infatti, decidere che tutti i boccioli siano destinati ad un uso alimentare o lasciare che alcuni di essi sboccino così che si possa godere della bellezza dei fiori di cappero. Una possibilità è rappresentata dalla moltiplicazione della pianta per talea. E' possibile decidere di lasciare, nel nostro orto, una pianta il cui utilizzo sia alimentare e prelevarne una talea, che sia lunga almeno dieci centimetri, in estate. La talea andrà fatta radicare in un miscuglio di torba e sabbia utilizzando delle polveri radicanti. La neo pianta sarà poi trasferita in un vaso dal diametro di almeno dieci centimetri e potremo lasciarla sbocciare.
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