Valeriana officinalis

Origine e distribuzione della valeriana officinalis

La valeriana officinalis, conosciuta semplicemente come valeriana, è una pianta angiosperma inclusa nella famiglia delle 'valerianacee' e nel genere 'valeriana'. Nonostante esistano in natura oltre 150 varietà diverse, quella officinalis è la più diffusa e apprezzata. La valeriana è distribuita soprattutto nelle zone boschive europee, in America del Nord e nelle zone più calde del Sud America. La denominazione valeriana sembra derivare dalla parola latina 'valere' che significava 'essere sano', forse in riferimento ai benefici prodotti dalla pianta. La valeriana è infatti conosciuta sin dall'antichità per le sue qualità curative tanto che ne parlavano nei propri scritti Galeno e Ippocrate. Comunemente la valeriana è anche definita 'erba gatta' in quanto sembra avere uno strano effetto magnetico sui gatti che le si avvicinano. Proprio per questo non la si trova tanto spesso nei giardini frequentati dai felini domestici.
Esempio di valeriana officinal dai fiori bianchi

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Struttura e morfologia della valeriana officinalis

Valeriana officinalis dai fiori viola e rosa La valeriana officinalis è una pianta erbacea perenne e si presenta solitamente a forma di cespuglio selvatico. In media raggiunge un'altezza compresa tra i 50 e gli 80 cm ma in condizioni favorevoli arriva anche al metro e mezzo. Con un diametro massimo di circa due metri si compone poi di un fusto solido ricoperto da lunghe scanalature. I rami sono sottili e su di essi troviamo delle belle foglie di forma ovale e di un verde brillante. Sulle foglie si apriranno dei fiori profumati che si raccolgono in piccole infiorescenze definite corimbi. Sono bianchi, viola o rosa e fioriscono ad inizio primavera per poi proseguire per tutta l'estate. Si hanno anche dei piccoli frutti coperti da una piuma e arrivano a maturazione tra luglio e settembre. Infine le radici della valeriana sono carnose, lunghe ed hanno un odore poco gradevole.

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Imparare a coltivare la valeriana officinalis

Particolare del fiore di valeriana In quanto pianta aromatica la valeriana officinalis si adatta soprattutto alle regioni umide e ricche di boschi e vegetazione. La si può trovare a varie altitudini fino a un massimo di 2000 metri. Questa pianta si presenta spesso come polimorfa, ovvero tende ad assumere caratteristiche diverse a seconda delle condizioni climatiche. Per coltivare la valeriana è bene sapere che solitamente cresce spontanea ma può essere facilmente piantata anche in giardino. Si adatta molto bene sia alla luce del sole che agli angoli più ombreggiati e predilige un clima mite e temperato. In genere non richiede terreni specifici ma basterà scegliere un terriccio umido, argilloso e ben drenato. La valeriana va quindi innaffiata con regolarità nel periodo estivo e la sua riproduzione si avrà per semina o per divisione della pianta in autunno.


Valeriana officinalis: Principali proprietà curative della valeriana officinalis

Radici di valeriana officinalis La valeriana è principalmente coltivata per le sue qualità fitoterapiche e curative. Il principio attivo della pianta si concentra soprattutto nelle sue radici che contengono alcaloidi e flavonoidi. Grazie al suo effetto rilassante e calmante, la valeriana è impiegata come naturale sedativo per favorire il sonno e lenire l'irritabilità e lo stress. Inoltre si rivela efficace per combattere disturbi come la cefalea, spasmi addominali, vertigini e tachicardia. In commercio troviamo la valeriana in forma di compresse o gocce da diluire in acqua. In alternativa si può provare anche la tintura madre che conserva tutti i principi attivi della pianta. Se assunta nelle dosi consigliate la valeriana non produce effetti collaterali tanto che può essere somministra ad anziani e bambini. Solo un uso prolungato nel tempo può provocare qualche leggero fastidio.



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