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I ciclamini sono fiori molto antichi, non a caso venivano coltivati già dai romani e dai greci, che sapevano bene come prendersene cura, infatti queste piante erano le preferite per adornare i giardini delle ville. Il termine greco kuklos, dal quale deriva il nome attuale di questi fiori, significa rotondo e indica la particolare forma del tubero. Esistono varie specie di ciclamino: quelle che crescono spontaneamente in natura sono il neapolitanum, il repandum e l’europaeum, mentre quello più comune che si trova in commercio è il persicum. Oggi si coltivano principalmente in vaso e in appartamento, ma le specie rustiche resistono anche all’esterno, purché stiano in una posizione ombreggiata o a mezzombra. I tuberi vanno piantati a inizio o fine estate a circa quattro centimetri di profondità, in un terreno ricco di humus con un’aggiunta di sabbia per favorire il drenaggio.
Per far sì che i ciclamini ricevano la cura giusta per sopravvivere a lungo, bisogna provvedere ad annaffiarli regolarmente, ma solo quando il substrato è ben asciutto. Al termine della fioritura, che a differenza di tante altre piante coincide con l’inizio della primavera, la pianta deperisce ma non muore, semplicemente entra nella sua fase vegetativa. A questo punto non bisogna più irrigarla, al massimo i tuberi si possono dissotterrare per conservarli in un luogo riparato e asciutto fino al momento della nuova messa a dimora, a inizio estate. Dopo la fioritura e poco prima dell’inizio del periodo vegetativo, i ciclamini producono anche dei piccoli frutti che contengono diversi semi, da poter usare per creare nuove piantine se lo si vuole. I frutti non sono commestibili per gli esseri umani, mentre alcuni uccelli ne vanno ghiotti.
Prendersi cura dei ciclamini significa anche tenerli alla giusta temperatura. In inverno non bisogna mai tenerli al di sopra dei venti gradi o al di sotto dei quindici. Se li teniamo dentro casa devono stare assolutamente lontani da fonti di calore quali stufe, termosifoni o caminetti, poiché hanno bisogno di un ambiente più umido. Per aiutarli in questo conviene sempre vaporizzare le foglie con acqua di tanto in tanto, oppure apporre sotto la pianta un sottovaso con un po’ d’acqua e d’argilla, affinché l’acqua mantenga l’ambiente umido a sufficienza, senza però toccare le radici, che altrimenti potrebbero marcire. Purtroppo i ciclamini sono spesso vittime degli attacchi dei parassiti, quali acari o afidi, per questo motivo è consigliabile usare dei prodotti specifici, anche a scopo preventivo. Per evitare il marciume radicale bisogna solo stare attenti a non eccedere con le irrigazioni.
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