Ciclamino

Ciclamino

E’ considerata una della piante invernali per eccellenza, per via delle stupende fioriture che avvengono proprio nel periodo natalizio. Stiamo parlando del ciclamino, una delle più note ed apprezzate piante da appartamento. Questa specie viene frequentemente regalata a Natale, periodo in cui si compie gran parte della fioritura delle specie di ciclamino. Collocate su vasi delle dimensioni adatte, i fiori del ciclamino colorano l’ambiente invernale con petali di varia tonalità. Ottimi risultati estetici si ottengono anche imparando a coltivare correttamente questa pianta, che contrariamente a quanto si potrebbe credere, presenta specifiche esigenze colturali che vedremo meglio nei paragrafi successivi.
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Caratteristiche

ciclamino1 Il ciclamino comprende circa una ventina di specie originarie dell’area mediterranea e dell’Asia minore, esattamente della Siria. Questa pianta è un tubero, cioè la parte radicale è formata da una protuberanza al tempo stesso concava e convessa da cui si dipartono foglie, fiori e radici. La parte convessa è proprio il tubero ( da immaginare come una sorta di cupola capovolta) da cui sporgono le foglie, i piccioli delle stesse ed i fiori, mentre la parte concava, cioè l’interno del tubero, detto bulbo, è quella che finisce a contatto con il terriccio e da cui si sviluppano le radici. Le foglie della pianta possono avere diverse forme che variano in base alla specie. Esistono ciclamini con foglie a forma di cuore. Caratteristica comune di tutti i ciclamini è che le foglie sono sempre divise da un lungo picciolo. I fiori, invece, a cinque petali, possono avere colori che vanno dal bianco, al rosa, al viola, allo screziato. Il frutto della pianta è una capsula che contiene semi piccolissimi, al massimo del diametro di due millimetri. La fioritura del ciclamino inizia in autunno e prosegue ininterrottamente fino a primavera. I fiori di questa pianta, profumati e non, si distinguono per avere la classica forma di calice che sostiene il frutto. Il ciclamino può svilupparsi spontaneamente in diverse zone geografiche. Alcune specie crescono in aree mezz’ombra, in mezzo ai boschi ed assieme ad alberi di diverso tipo: il ciclamino delle zone alpine cresce nelle vicinanze di boschi e prati, mentre a sud si sviluppa facilmente nei pressi dei boschi di castagno e leccio.

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Varietà

ciclamino_bianco In natura esistono circa venti varietà di ciclamino. Non tutte vengono coltivate e commercializzate a scopo ornamentale. Tra quelle più conosciute ed utilizzate come specie da appartamento, ricordiamo: il cyclamen persicum , il cyclamen graecum, il cyclamen libanoticum, il cyclamen balearicum, il cyclamen repandum, il cyclamen europeum ed il cyclamen neapolitanum. Tutte le diverse varietà di ciclamino vengono classificate in base al colore dei fiori e al periodo di fioritura. Le tecniche per coltivare la pianta sono identiche in tutte le varietà, anche se la diversa epoca di fioritura può far slittare di poco il momento del rinvaso. Da ricordare che il ciclamino appartiene alla famiglia delle Primulaceae ed al genere Cyclamen, da cui deriva il nome delle specie che abbiamo appena segnalato. I cyclamen persicum è la varietà originaria della Siria; ha un tubero nero, foglie a forma di cuore e fiori che vanno dal bianco, al rosa e all’albicocca. Dal rosa al salmone sono, invece, i fiori dei cyclamen graecum. Il cyclamen libanoticum ha dei fiori rosa violetto screziati di bianco, le stesse screziature bianche sono presenti sulle foglie. Questa varietà, a differenza delle altre, inizia a fiorire a febbraio. Il cyclamen balearicum ha piccoli fiori bianchi con gola rossa che emette un gradevole profumo. Il cyclamen repandum è tipico dell’Italia meridionale. Si tratta di una specie dai fiori rosa che sbocciano in primavera. Sempre rosa sono i fiori del cyclamen europeum e del cyclamen neapolitanum che crescono rispettivamente nei boschi fino ad altitudini di mille metri e in quelli delle aree meridionali. Entrambe le due varietà fioriscono a settembre. Molto utilizzate, a scopo ornamentale, sono le varierà cyclamen persicum e il cyclamen graecum.


Coltivazione

ciclamini Il ciclamino viene considerato una pianta molto esigente in fatto di coltivazione. In realtà, se si conoscono le sue “abitudini” di sviluppo e di fioritura, non è difficile imparare a coltivarlo come si deve. La difficoltà di coltivazione di questo tubero fiorito riguarda proprio lo sviluppo del fiori. In alcuni casi la pianta fiorisce ininterrottamente per cinque anni. Quando questo processo termina, è molto complicato farla rifiorire. Il ciclamino, infatti, risente facilmente di condizioni ambientali sfavorevoli, anche di piccoli ed impercettibili sbalzi di temperatura. Questi ultimi vanno assolutamente evitati durante la messa a dimora della pianta, dello sviluppo delle nuove piantine, delle foglie e dei fiori.


Temperatura ed esposizione

La temperatura ideale per la coltivazione del ciclamino non deve mai superare i quindici gradi. Quando la pianta viene coltivata in appartamento è consigliabile tenerla lontana dalle fonti di calore, quali termosifoni, stufe o climatizzatori. La stanza ideale per collocare i vasi deve essere fresca, asciutta, ben areata ed illuminata. Il ciclamino, come tutte le piante, ha bisogno di luce, ma non gradisce l’esposizione solare diretta. Questa va evitata anche in inverno, posizionando i vasi nelle vicinanze di finestre schermate con delle tende. La luce solare diretta può provocare ustioni alla pianta anche nelle giornate invernali più rigide. Nelle zone mediterranee con inverno mite, il ciclamino si può spostare all’aperto, ricordandosi di riportalo in casa nelle ore notturne, in modo da proteggerlo dal gelo e dall’umidità.


Substrato

Il ciclamino gradisce un substrato mediamente calcareo, con ottima presenza di elementi nutritivi e un giusto grado di umidità. Il terriccio ideale per la coltivazione della pianta può essere composto da torba, sabbia e terriccio di foglie in parti uguali. Il rinvaso si effettua in primavera, dopo la fioritura e quando le radici iniziano a venir fuori dalla superficie o dal fondo del vaso. Per favorire lo sgrondo dell’aqcua, il fondo del contenitore deve essere ricoperto con pezzi di terracotta.


Concimazione

Il ciclamino va concimato ogni due o tre settimane, nel periodo di fioritura e di sviluppo delle foglie. I concimi ideali per questa pianta sono liquidi, da somministrare nel sottovaso durante le irrigazioni. Nella stagione di fioritura si consigliano concimi con un alto titolo di potassio, che intensifica la resistenza e la colorazione del fiori, mentre durante lo sviluppo fogliare è utile somministrare concimi azotati, che stimolano lo sviluppo complessivo della pianta.


Annaffiature

Il ciclamino va innaffiato regolarmente durante la stagione vegetativa, che per questa pianta coincide con l’epoca della fioritura, ovvero da settembre a primavera. In autunno il ciclamino va innaffiato in modo da mantenere costantemente umido il terriccio. L’acqua si versa nel sottovaso lasciando che la pianta la assorba per almeno trenta minuti. Trascorso questo tempo, è necessario sgrondare l’eventuale acqua in eccesso. Le annaffiature vanno drasticamente ridotte tra la primavera e l’estate, periodo in cui la pianta termina la fioritura ed entra in fase di riposo vegetativo rinnovando le foglie ed i fiori. Nella stagione più calda il ciclamino va collocato in un luogo fresco ed all’ombra, ricordandosi di innaffiarlo, qualche volta, nella zona vicina al bulbo.


Potatura

Il ciclamino non richiede interventi di potatura perché si rinnova da solo in maniera del tutto naturale. I problemi possono sorgere proprio durante questa fase di “rinnovo” che coincide con la stagione del riposo vegetativo della pianta. Tra la primavera e l’estate, infatti, il ciclamino perde le foglie ed i petali. E’ buona norma, per evitare problemi di sviluppo della pianta o infezioni, rimuovere manualmente i resti delle foglie e dei fiori secchi, staccandoli dal bulbo. Durante le operazioni, bisogna fare attenzione a non lasciare delle ferite. In caso contrario bisogna immediatamente disinfettarle e chiuderle con mastice o con cera d’api.


Moltiplicazione

ciclamino Il ciclamino si può propagare per seme o per divisione dei bulbi. Entrambe le metodologie sono utilizzate di frequente, ma con risultati completamente diversi dal punto di vista dello sviluppo della nuova pianta. I semi della pianta madre, vista l’elevata variabilità tra una specie e l’altra, non garantiscono nelle piante figlie le stesse caratteristiche della specie originaria, mentre risultati migliori si ottengono con la divisione del bulbo. La moltiplicazione dei semi si effettua dall’estate all’autunno, disponendo i semi in fila in una cassetta con terriccio. A quest’ultimo va aggiunto in via preventiva un antifunghino ad ampio spettro, da somministrare con l’acqua di irrigazione. Il contenitore va tenuto all’ombra, coperto con un telo di plastica e ad una temperatura di circa venti gradi. Le nuove piantine dovrebbero germinare entro un mese. La moltiplicazione per divisione dei bulbi si effettua tagliando il tubero in due parti, ognuna delle quali contiene due gemme. Le due parti vanno piantate rispettivamente su due vasi diversi e trattate con gli stessi metodi delle piante adulte.


Malattie

Il ciclamino può essere colpito da diverse fitopatologie, alcune delle quali provocate da funghi che, a loro volta, si sviluppano a seguito di errori colturali. Un’umidità eccessiva può causare la muffa grigia. La marcescenza delle parti radicali della pianta viene in genere causata dal fungo botrytis cinerea. Altra malattia che può colpire la pianta, la fusariosi, causata dal fungo fusarium. Questo agente patogeno causa l’ingiallimento delle foglie, a partire dal picciolo. Quando l’infezione è conclamata, non esistono rimedi. La malattia si può evitare controllando le piante prima di acquistarle, visto che spesso possono essere già infette. Il marciume, invece, si previene evitando irrigazioni eccessive, mentre l’infezione conclamata si cura con antifunghini specifici e rimuovendo le parti colpite. Se le foglie si ingialliscono, si afflosciano ed iniziano a cadere, è probabile che pianta sia stata tenuta in un luogo troppo caldo ed asciutto. In tal caso è meglio spostarla in un posto più fresco e con temperature più basse. Se si notano delle macchie gialle sulle foglie, accompagnate da ragnatele sul margine inferiore, è probabile che si tratti di un attacco del ragnetto rosso. Questo acaro si combatte usando degli anticrittogamici adatti a debellarlo.


Significato

ciclamino

Il ciclamino è uno dei fiori più apprezzati da noi tutti grazie alla sua particolarissima e intensa fragranza in grado di profumare l’interno ambiente in cui si trova.

Nel linguaggio dei fiori il ciclamino ha assunto col passare del tempo, sfumature differenti di significato. Partiamo dal principio! A causa del veleno contenente nelle radici del ciclamino, seppur in dosi limitate, nel passato si pensava che il fiore avesse delle proprietà speciali, fosse un amuleto in grado di tener lontano la sfortuna e i malefici. Sempre a causa delle radici “velenose”, al fiore viene associato il significato di scoraggiamento e diffidenza. Passando invece alla conformazione dei suoi petali, il ciclamino veniva in qualche modo associato al simbolo della fertilità e regalato quindi alle donne in procinto di diventar mamma come segno di augurio e portafortuna.



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  • ciclamino Prendersi cura di un ciclamino è essenziale se si desidera mantenere la propria pianta e farla vivere. I loro fiori e le
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