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Le orchidee da serra fredda solitamente vivono a quote elevate e prediligono una temperatura compresa tra i 10 e i 15 gradi. Le orchidee da serra temperata sono quelle maggiormente coltivate in appartamento perché prediligono temperature comprese tra i 15 gradi in inverno e i 20 gradi in estate. Le orchidee da serra calda invece necessitano di una temperatura di 18 gradi in inverno, mentre durante il periodo vegetativo sarebbe necessaria una temperatura di circa 23 gradi. Le orchidee sono piante che solitamente richiedono un elevato tasso di umidità per un adeguato sviluppo. Quindi sarebbe opportuno provvedere a vaporizzazioni costanti per poter mantenere umide le foglie e il fusto. Le orchidee hanno bisogno di molta illuminazione, ma dovrebbero essere distanti dalle fonti di luce diretta.
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Per sapere come coltivare le orchidee si dovrebbero apprendere le corrette tecniche colturali al fine di ottenere delle infiorescenze ottimali. Le orchidee andrebbero posizionate in zone luminose, ma assolutamente lontane da fonti dirette di calore, dagli spifferi e dalla luce solare diretta. Nei mesi estivi le piante posizionate all'esterno, andrebbero messe in zone riparate soprattutto nelle ore più calde della giornata, per evitare che si scottino. Da evitare assolutamente i luoghi bui, che potrebbero portare il blocco della maturazione delle infiorescenze e a uno scarso sviluppo delle radici e delle foglie. Le specie a foglia caduca andrebbero poste in un luogo ombreggiato durante il periodo di riposo vegetativo. Le annaffiature dovrebbero essere frequenti, ma evitando i ristagni d'acqua.
Siccome moltissime orchidee sono specie epifite, non affondano le radici nel terreno, quindi prediligono dei terreni che siano soffici e poco coerenti. Per un terreno ottimale si dovrebbero mescolare dei pezzetti di corteccia con un po' di torba oppure dello sfagno e qualche pezzetto di fibra di cocco. Le orchidee richiedono la fertilizzazione, ma non dovrebbe essere troppo frequente. La frequenza ottimale dovrebbe essere di una concimazione ogni 15 giorni, ma in quantità limitata e solamente con fertilizzanti specifici, affinché non si possano successivamente trovare eccessive percentuali di sali minerali. Le orchidee sono particolarmente delicate, quindi sarebbe opportuno evitare eccessive innaffiature per non causare la caduta delle foglie, che non dovrebbero essere nemmeno scarse per evitare l'arresto dello sviluppo della pianta.
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