Il genere del papiro è molto vasto e annovera centinaia di specie che crescono indigene in Italia e anche in Europa, ma soprattutto in Africa. Negli Stati Unitid'America, la pianta è sfuggita dalle coltivazioni, ma ha invaso la Florida, la Louisiana, la California e le Hawaii. Molto diffusa è anche nel Madagascar. La pianta del papiro si moltiplica facilmente per divisione. Nelle regioni a clima invernale mite, i papiri vanno coltivati in terreni paludosi o per lo meno molto umidi, all'esterno. Si riproduce per talea dal rizoma e dal fusto. È una specie che cerca la luce, che ama crescere, in natura, lungo le rive dei corsi d'acqua a corrente lenta, con le radici sommerse. Nella stagione primaverile ed estiva si preleva un fusto, lo si taglia di circa un terzo, mantenendo l’apice, spuntando il ciuffo di foglie. Dopo alcune settimane, dall’apice nascerà una nuova pianta.
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La pianta del papiro è una specie acquatica, vive prevalentemente in zone paludose semisommerse dalle acque dei fiumi o dei laghi; predilige il terriccio molto organico ma anche profondo. Pertanto va sempre coltivata in vasi(anche mezzi mastelli) molto capaci e tali da poter essere immersi completamente in un altro contenitore con acqua. Bisogna comunque avere l'avvertenza di controllare che la pianta abbia sempre aqua a disposizione. La fioritura dei papiri avviene in maggio-giugno secondo il clima della regione in cui vive. Il fiore consiste in un ciuffo di spighette piumose, disposte ad ombrella, di colore verde chiaro o gialliccio. I nemici della pianta del papiro sono gli afidi, le cocciniglie, la ruggine, ai primi sintomi vanno trattati subito. L'inverno è la stagione nemica di questa specie.
Tra le tante curiosità che si legano alla pianta del papiro, una è legata alla predilizione da parte dei gatti per questa pianta. Pare che le tenere foglie del papiro siano una vera e propria delizia per i gatti. Tante sono le testimonianze di padroni di questi splendidi animali che raccontano di mici attratti dalle foglie del papiro. Ed, infatti, è proprio così. Il papiro non è un alimento tossico per i nostri amici a quattro zampe. Le sue foglie attraggono i gatti provocandone il vomito. Vomito che spesso serve ai mici, grandi e piccoli, per libeerarsi dai boli di pelo che potrebbero interessare l'intestino. Avere un papiro in casa vuol dire avere un rimedio naturale per assorbire l'umidità. Nella storia i papiri vengono ricordati per l'uso che ne facevano gli egiziani eppure, nella storia più vicina a noi ad Ercolano, città in provincia di Napoli, sepolta dell'eruzione del Vesuvio del 79 d.c , furono trovati ben 1840 papiri al centro di studi da parte di esperti di tutto il mondo.
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