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I posti migliori per le piante in generale sono quelli luminosi, senza correnti d'aria e dove non ci siano notevoli e repentini sbalzi di temperatura. Buone quindi le posizioni vicino a vetrate e finestre, purché i raggi del sole, attraverso i vetri, non colpiscano direttamente le foglie. Meno indicati ingressi e sistemazioni accanto a porte che comunicano con l'esterno e vengono aperte spesso. Per ovviare all'atmosfera troppo asciutta degli ambienti riscaldati, si possono utilizzare umidificatori, peraltro utili anche all'orgasmo umano, oppure della semplice acqua in un sottovaso, purché il livello non tocchi la base della pianta, generando una situazione simile ai ristagni e provocando, quindi, marciumi radicali. Per le piante da interno a foglie verdi è molto indicata una periodica vaporizzazione con acqua possibilmente non calcarea. Serve a dar loro una sferzata di energia, ma anche ad eliminare residui di polvere. In alcune zone della casa trovano una sistemazione ideale alcuni tipi di piante grasse, che non sempre hanno la necessità di soleggiamento che si crede. Alcune succulente sono tipiche del sottobosco e trovano negli interni il clima ideale.
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Le piante da interno che più comunemente vediamo nelle abitazioni sono quelle che, per una specie di selezione che tiene conto delle caratteristiche degli appartamenti e del tempo che si può dedicare loro, hanno convinto di più gli amanti del verde. Possiamo dividerle in tre gruppi principali: piante da interno verdi e con poche pretese, piante da interno che fioriscono e piante da interno per spazi ridotti. Nel primo gruppo, oltre a quelle già citate, possiamo includere il Philodendro, in tante varietà con foglie piccole o grandi, il Cissus, l'Aralia elegantissima, di nome e di fatto, l'Aspidistra e L'Asparagina, con davvero pochissime pretese e poi tante felci, per gli ambienti con meno luce. Piuttosto che fiori che durano pochi giorni, si possono coltivare splendide piante in casa che fioriscono in modo piacevole e duraturo. Basta rivolgersi allo Spatiphillum, alla Stella di Natale, all'Afelandra, oppure alla Clivia o alla più esigente, ma stupenda, gardenia. Per chi dispone solo di una mensola o di un davanzale, la violetta africana regala fiori e dimensioni ridotte. Stesso discorso per la Kalachoe, ma anche per una moltitudine di piante grasse con poche pretese.
Anche le piante d'appartamento possono ammalarsi e necessitano di qualche attenzione. Per ridurre al minimo l'isorgenza di muffe e parassiti è bene attenersi ad alcune regole generali. Sono le semplici accortezze che ogni giardiniere, anche inesperto, deve conoscere: ricerca dell'esposizione migliore, attenzione alla annaffiature, mai ristagni d'acqua e una sana concimazione. Naturalmente, eventuali foglie secche, rami rovinati o fiori appassiti vanno eliminati, in modo da non debilitare la pianta. In genere, le piante in vaso hanno bisogno di avere del fertilizzante idoneo nella stagione vegetativa, spesso coincidente con la primavera. Sulle confezioni in commercio è facile trovare le indicazioni per non sbagliare: per piante grasse, per acidofile o universale. Periodicamente le piante vanno travasate; anche questo è un lavoro quasi sempre tipico della primavera, prima che la pianta sia in pieno sviluppo. I vasi che sostituiranno quello vecchio devono essere di poco più grandi, solitamente un paio di centimetri. Questo è sufficiente alla pianta per crescere bene, con uno sviluppo armonico tra massa radicale e fogliare.
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