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Nel loro habitat naturale, le violette africane sono piante del sottobosco, per cui sarà importante ricreare le stesse condizioni climatiche affinché la loro coltivazione avvenga in maniera ottimale. A questo scopo la temperatura di coltivazione deve essere mantenuta intorno ai 18-25°C, permettendone la fioritura durante tutto l'anno, avendo cura di impedire che durante l'inverno scenda al di sotto dei 15°C: temperature inferiori bloccherebbero la normale crescita della pianta, anche in maniera permanente. Le violette africane necessitano di poca luce e non vanno mai esposte direttamente ai raggi luminosi del sole, caso in cui altrimenti le foglie ed i fiori subirebbero notevoli danni da bruciatura. Inoltre, è molto importante evitare l'esposizione a correnti d'aria fredda, che le violette africane mal tollerano.
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La facilità con cui è possibile coltivare le violette africane dipende soprattutto dal fatto che non necessitano di un particolare tipo di terreno. In ogni caso, è possibile realizzare un ottimo substrato per al coltivazione di questa pianta, mescolando tra loro torba e sabbia grossolana: in questo modo otterrete la minima acidità del terreno necessaria e un buon drenaggio, fondamentale nel porre un freno alla formazione dei ristagni idrici. Si consiglia di non utilizzare vasi eccessivamente grandi, rinvasando in primavera e solo quando lo spazio a disposizione delle radici è esaurito completamente. Il concime consigliato è quello per le acidofile, da diluire ogni tre settimane nell'acqua di annaffiatura: questo fertilizzante dovrà essere ricco di azoto, fosforo e potassio (macroelementi), oltre che di ferro, manganese e molibdeno (microelementi).
Prendersi cura delle violette africane è particolarmente semplice, ma bisogna comunque rispettare alcuni piccoli accorgimenti, soprattutto quando ci accingiamo ad innaffiarle. Durante la stagione primaverile ed estiva, è importante annaffiare spesso, mentre durante il periodo compreso tra l'autunno e l'inverno è necessario diminuire la frequenza. Per l'irrigazione si dovrà immergere il vaso in un contenitore riempito d'acqua non calcarea e a temperatura ambiente, in modo tale che la pianta acquisisca tutta l'acqua di cui ha bisogno. Solitamente non è richiesto alcun intervento di potatura: piuttosto si devono eliminare le foglie secche ed i fiori esausti, utilizzando attrezzi puliti e disinfettati (possibilmente alla fiamma) in modo tale che non si trasformino in vettori per parassiti e malattie.
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