Sofora del Giappone

Generalità

La Sofora del Giappone (Sophora japonica) è un albero di elevato valore ornamentale che appartiene alla famiglia delle Fabaceae (leguminose) che arriva a 200 anni di vita. E’ originaria di Cina e Corea. Mediamente sui 10-15 metri, può superare i 20 metri d’altezza, con un accrescimento inizialmente più rapido che rallenta successivamente. Il fusto eretto tende a diventare più contorto e rugoso con il tempo, la forma della chioma è rotondeggiante e espansa e raggiunge un’ampiezza di 4-8 metri, con rami grigio verdastri che hanno la propensione a crescere verso il basso e scuriscono con il passare degli anni. La corteccia è rugosa con fessure prominenti, di color grigio bruno. Le foglie decidue e pennate sono lunghe fino a 25 cm, con 7-17 foglioline ovate, inizialmente biancastre, poi verde scuro lucido nella pagina superiore e verde-blu e pelose in quella inferiore. Diventano giallo oro in autunno, prima di cadere. I fiori papilionacei, che contengono un principio attivo chiamato rutina (da cui si ricava la troxerutina usata nella terapia della fragilità capillare), sono ermafroditi, bianco-giallastri e profumati, riuniti in racemi a loro volta raggruppati a formare pannocchie che pendono dall’estremità dei rami. La fioritura che inizia quando la pianta è già arrivata alla maturità, quindi non prima dei 10 anni di vita, inizia in estate tra giugno e luglio e si prolunga fino all’inizio dell’autunno. I frutti sono lomenti carnosi, dapprima verde traslucido poi bruni a maturità (dicembre), con diverse strozzature tra un seme e l’altro che li rendono simili a collane. Nonostante sia una pianta proveniente da regioni desertiche, ha un apparato radicale fibroso ma profondo. E’ stato recentemente scoperto che l’estratto dei fiori e delle gemme della pianta ha un effetto curativo in caso di infarto cerebrale, grazie alla sua azione antiemorragica e antiemostatica. Il suo polline non è allergenico.
Sophora japonica

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Clima e terreno

Sophora japonica var. pendula In Italia il suo areale di distribuzione arriva a 500 m di altitudine. Dà il meglio di sé su terreni fertili e ben drenati, in pieno sole, ma può tollerare bene anche esposizioni di mezz’ombra e terreni meno generosi. Teme i ristagni prolungati e i terreni troppo compatti. Sopporta con facilità temperature molto rigide, fino a -20°C, e può tollerare un certo grado di salinità senza problemi.

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Impianto

La propagazione della pianta può avvenire da seme, ma questo comporta una lunga attesa prima di poter vedere la fioritura , in certi casi anche 30 anni a seconda del clima. I semi vanno trattati a elevate temperature o con acidi prima di poter essere utilizzati, anche se alcuni riescono a ottenere una percentuale di germinabilità ragionevole piantando i semi subito dopo averli raccolti. Per semi raccolti da tempo, invece, di solito è sufficiente versarvi sopra acqua bollente e lasciarli in ammollo una giornata. La semina avviene in Marzo, in serra riscaldata. Il trapianto o l’impianto può avvenire sia in autunno che in primavera, utilizzando tutori nel caso di piante a fusto particolarmente sottile. Alcune varietà e cultivar come la pendula non possono essere propagate da seme, ma vengono innestate sul tronco della sofora comune che funge da astone.


Tecniche di coltivazione

La sofora è un albero affascinante durante tutto l’arco dell’anno, adatto come esemplare isolato in parchi ampi o giardini di grandi dimensioni, ma viene utilizzato anche nel contesto urbano come alberatura stradale data la sua resistenza ottimale all’inquinamento. In giardini medio piccoli viene utilizzato sfruttando la lentezza della sua crescita, ma bisogna tenere presente che più l’albero cresce e più densa diventa l’ombra che proietta. A maturità l’ombra gettata da una sofora è molto scura. Inoltre la pianta lascia cadere fiori, foglie, baccelli da luglio a dicembre, e attirando gli uccelli che si cibano dei suoi frutti anche gli escrementi sono da considerare. Non abbisogna di potatura, salvo quella necessaria a eliminare rami morti o danneggiati. Eventualmente si può somministrare un concime granulare a lenta cessione su tutta l'area coperta dalla chioma una volta l’anno, in primavera.


Parassiti

Si segnalano i funghi Fusarum lateritium e il Nectria cinnabarina che causano rispettivamente cancro al legno della pianta e ruggine con perdita di foglie. Sono patogeni che di certo non uccidono l’albero, ma possono rovinarlo seriamente.


Sofora del Giappone: Varietà

“Columnaris” ha forma della chioma meno espansa, piramidale. “Fastigiata” ad accrescimento eretto.

“Pendula” varietà piangente, reperibile come innesto ricadente su un tronco ad habitus eretto della sofora comune. Essendo più bassa della sofora classica (di rado arriva a 10 metri) può essere utilizzata in contesti meno spaziosi. I rami sono arcuati, pendenti e contorti, molto coreografici in inverno, e le foglie ricadono verso terra creando una cortina verde davvero notevole per la sua bellezza.

“Pubescens” con foglie lanuginose e fiori lilla.

“Regent” varietà di successo, selezionata per la sua crescita più rapida e la fioritura precoce (a 5 anni invece che 10 o più).

“Variegata” a foglie variegate.

“Violacea” a fiori chiazzati di violetto.

“Flaviramea” le foglie sono giallo dorate quando spuntano e si mantengono di quel colore per diverso tempo, anche 4 mesi, tendono a inverdire solo alla base della chioma.



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