Attrezzi e vasi per bonsai
I bonsai non si coltivano solo con talento e passione, ma anche con attrezzi specifici. Anche se l’arte del bonsaismo è antichissima, va praticata con strumenti che consentano di creare la versione in miniatura degli alberi a grandezza naturale. Se si considera che questi alberi possono anche avere dimensioni imponenti, si capisce bene come possa e debba essere necessario ricorrere all’uso di attrezzi adatti non solo alla coltivazione della pianta bonsai, ma anche alla creazione della forma desiderata. Gli interventi da praticare sui bonsai non si limitano infatti alla semplice cura colturale, ma anche alla formazione di stili che permettono di dare al bonsai una forma artistica. Per raggiungere questo risultato, il bonsai va potato, cimato, pinzato, trattenuto con un filo metallico e sistemato nella parte dei germogli e delle foglie. Per tutte queste attività servono specifici attrezzi e utensili. Il bonsai va anche coltivato in vaso,
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prosegui ... , altrimenti non riuscirebbe mai a svilupparsi in versione “mignon”. Come si può notare, gli attrezzi per i bonsai sono tantissimi e tra questi rientrano anche i vasi. I vasi sono i contenitori destinati ad accogliere la pianta bonsai. Questi vasi non sono e non possono essere simili a quelli delle altre piante perché devono adattarsi alla particolare forma e velocità di crescita del bonsai. Oltre che del vaso, i bonsai hanno anche bisogno del sottovaso. Questo è un contenitore piano che va posto proprio sotto il vaso per favorire il drenaggio dell’acqua. Vaso e sottovaso per bonsai vanno spesso abbinati nello stile e nella forma, in modo da avere anche una certa resa estetica da integrare perfettamente a quella del bonsai. I
vasi per bonsai sono anche meno profondi di quelli delle altre piante. Questa differenza dipende dal fatto che nelle piante bonsai si ha necessità di far sporgere parti del tronco e delle radici all’esterno. Rendere visibili queste parti accresce non solo lo stile e la resa estetica del bonsai, ma lo rende ancora più artistico. I
vasi per bonsai possono avere forma sferica, quadrata, rettangolare, ovale o trapezoidale. Sempre poco profondi e quasi piani, questi vasi, abbinati sempre a un sottovaso, possono essere in cotto, gres smaltato e resina. Esistono anche i vasi bonsai artigianali, lavorati spesso con il metallo e la pietra. Questi vasi prendono spunto dai modelli usati dagli antichi maestri bonsaisti e siccome il bonsaismo nasce in Cina e in Giappone, il nome dei vasi è proprio un nome cinese o giapponese. I vasi bonsai in pietra si chiamano, ad esempio, Kurama, mentre quelli in metallo si chiamano Raku. Questi vasi si usano per particolari stili bonsai o quando si pratica un bonsaismo professionale. In tutti gli altri casi si possono usare le ciotole smaltate. La scelta del materiale del vaso dipende sempre dal tipo di bonsai coltivato. Le piante che non amano i ristagni idrici possono essere coltivate su ciotole in cotto, materiale altamente poroso e drenante, mentre quelle che prediligono il terriccio umido si possono coltivare su vasi in gres smaltato, materiale più impermeabile e meno assorbente. Anche la forma del vaso dipende dal tipo di bonsai coltivato. Per i bonsai di forma allungata, quindi “maschili”, conviene prediligere i vasi di forma quadrata o trapezoidale, mentre per quelli dalle forme arrotondate, quindi” femminili”, si possono usare i vasi rotondi. I vasi ovali o rettangolari si possono invece usare per coltivare e creare i “bonsai a boschetto”. Questo termine, o meglio “stile”, indica vere e proprie collezioni di diverse piante bonsai coltivate in un unico contenitore. Anche il colore del vaso bonsai dipende sempre dal tipo di pianta coltivata. I pini e le conifere, ad esempio, vanno posti su vasi smaltati; gli alberi a foglia caduca si possono coltivare sia su vasi smaltati che su vasi con colorazione naturale; gli alberi con fiori e frutti vanno invece su vasi con colori brillanti. Il colore dei vasi per bonsai dovrebbe essere abbinato allo stile della pianta o a quello dell’ambiente su cui saranno collocati. Sui colori dei vasi per bonsai comunque si può scegliere sempre in base ai propri gusti personali. Tuttavia, visto che i bonsai vengono spesso collocati in giardino o sul balcone, conviene scegliere colori naturali come il nero, il verde, il cotto e il grigio. I bonsai da appartamento possono stare benissimo su vasi lucidi e smaltati.
I vasi per bonsai sono e devono essere sempre dotati di un foro per lo scolo e il drenaggio dell’acqua. Questo foro evita i ristagni idrici e i conseguenti marciumi radicali sulla pianta. Tuttavia, il foro rischia di sporcare e bagnare la superficie su cui il bonsai viene collocato. Per evitare i suddetto problema, ai vasi bonsai vanno abbinati i sottovasi. Questi ultimi sono dei portacontenitori dalla forma e superficie piana, con una lieve bordatura ai lati. I materiali dei sottovasi sono il gres e la plastica. Esistono anche sottovasi in altri materiali e forme, da abbinare perfettamente ai vasi scelti per la proprie piante bonsai. La coltivazione dei bonsai non richiede solo l’uso del vaso e del sottovaso, ma anche quello di specifici attrezzi. Le piante bonsai, infatti, per raggiungere la forma desiderata, necessitano di continue potature e modifiche della loro forma e del loro portamento. La formazione del bonsai, dunque, perché di questo si tratta, non può fare a meno delle forbici, delle pinze, del filo metallico, del rastrellino, della defogliatrice, dello spazzolino, del seghetto pieghevole e così via dicendo. Questi attrezzi possono essere hobbistici, semiprofessionali o professionali. La scelta tra una tipologia e l’altra dipende dal proprio grado di abilità nella lavorazione dei bonsai e dal proprio livello. Chi inizia da poco a praticare il bonsaismo dovrebbe iniziare con attrezzi hobbistici o semiprofessionali. Il passaggio agli attrezzi professionali può invece avvenire quando si sono raggiunte delle abilità e delle competenze professionali.
Il filo è uno dei tanti attrezzi necessari alla pratica del bonsaismo. Reperibile nei garden center, negli e-commerce e nei negozi specializzati in prodotti per i bonsai, il filo consente di legare i vari rami del bonsai e di facilitarne la piegatura. Questo attrezzo è in grado anche di orientare la forma del bonsai nello stile scelto. In base alla pianta, il filo può essere applicato regolarmente, sporadicamente o non può essere applicato affatto. Alcune piante bonsai, infatti, non hanno bisogno del filo metallico per essere formate e sostenute. Anzi, l’applicazione del filo potrebbe seriamente danneggiarle. Il filo metallico per bonsai è di solito in alluminio ramato.Le forbici sono degli attrezzi che non devono mai mancare nella coltivazione dei bonsai. La forma di questi attrezzi cambia in base al tipo di pianta coltivata e al tipo di lavorazione da effettuare. In genere, le forbici per bonsai si usano per tagliare rametti, germogli e radici. Per alcuni tipi di tagli si possono anche usare tronchese e pinze. Le prime servono sia per i tagli obliqui che per tagliare il filo metallico, le pinze, invece, permettono di rimuovere le foglie. Per la loro funzione, queste pinze vengono anche chiamate defogliatrici. Per i bonsai servono anche le tronchese fessuratrici, ovvero attrezzi che praticano delle fessure sull’apparato radicale delle piante in miniatura. Nella coltivazione dei bonsai si devono usare anche il rastrello e lo spazzolino. Il primo è molto utile nel rinvaso dei bonsai e serve a districare le radici che si ammassano sulla zolla di terra. Lo spazzolino, invece, è ideale nella pulizia di foglie e rametti. Quest’ultimo può essere con setole in nylon e in acciaio. Il rastrello può essere invece a una, a due o a tre punte. La scelta tra un modello e l’altro dipende dalla pianta da rinvasare e dalla complessità delle sue radici.
Il seghetto è un altro attrezzo molto utile nella coltivazione dei bonsai. Questo utensile, di solito pieghevole, serve per rimuovere e tagliare i rami più duri e grossi. La retina, invece, in materiale plastico, serve a coprire il fondo del vaso e ad evitare la fuoriuscita di terriccio dal foro di drenaggio. La rafia è un materiale usato generalmente per la legatura degli innesti. Nelle piante bonsai si usa invece per avvolgere e ricoprire i rami da piegare con il filo e per proteggere la corteccia della pianta durante la stessa piegatura. La sgorbia è un altro attrezzo fondamentale per creare scanalature nella corteccia e per evidenziare le linee del tronco bonsai. Con questo attrezzo si possono creare delle linee che evidenziano anche tutte le fibre e le venature del legno.
Gli attrezzi bonsai come forbici, pinze e seghetti possono essere in acciaio lucido o satinato. La buona riuscita delle operazioni di taglio non dipende però dalla scelta dei materiali, ma dalla bravura e dalla manualità del bonsaista. Quando si decide di acquistare degli attrezzi bonsai bisogna solo stabilire se servono quelli hobbistici, semiprofessionali o professionali. Gli attrezzi hobbistici hanno solitamente dimensioni inferiori a quelli professionali, ma gran parte della differenza tra un tipo di attrezzo e l’altro sta nella qualità e nei costi. Gli attrezzi professionali e semi professionali costano generalmente di più rispetto a quelli hobbistici. Naturalmente, essendo di migliore qualità, gli attrezzi professionali durano di più: le lame sono più resistenti e precise e consentono di realizzare dei tagli a regola d’arte. La precisione dei tagli dipende però anche dal proprio grado di abilità, per questo, all’inizio, è meglio usare gli attrezzi hobbistici, di solito più leggeri e maneggevoli e quindi più facili da manovrare durante i tagli. Gli attrezzi per bonsai hanno dei costi che variano in base alle dimensioni, ai materiali e alla qualità del prodotto. I più economici sono quelli hobbistici, con prezzi che vanno dai quattro ai sedici euro. Gli attrezzi professionali hanno naturalmente dei costi più elevati e compresi tra trenta e sessanta euro. Il costo dei vasi per bonsai oscilla invece tra i dodici e i quasi trecento euro. Anche su questo prezzo incidono molto i materiali, la dimensione e la qualità del prodotto.
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