Oltre al Palergonium , esistono altri due generi di gerani, chiamati Geranium ed Erodium. Queste famiglie di piante comprendono oltre quattrocento specie, a cui si aggiungono numerosi ibridi ottenuti con diversi incroci tra i vari generi di geranio. Questa ampia varietà di piante permette di scegliere gerani con fiori dalla colorazione molto diversa tra loro. Esistono, ... continua
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Il geranio può essere annoverato tra le piante più semplici da curare e coltivare. La pianta ama le posizioni soleggiate, ma si adatta bene anche all’esposizione a mezz’ombra. Per evitare shock termici, il geranio dovrebbe essere coltivato a una temperatura di circa venticinque gradi. La temperatura invernale, invece, dovrebbe essere mantenuta sempre intorno ai quindici gradi. Come pianta da balcone e da terrazzo, il geranio va coltivato in vaso. Per favorire l’assorbimento dell’acqua e la respirazione della pianta, ricordate di rimescolare periodicamente il terriccio e di rimuovere la crosta che si forma sulla superficie del contenitore. Anche se si adatta alle posizioni areate, il geranio non gradisce l’eccessiva ventilazione.Il geranio è una pianta che non ama i terreni troppo acidi. Per evitare sintomi da eccesso di acidità, si consiglia di correggere il Ph del terriccio aggiungendovi un po’ di carbonato di calcio. Il substrato ideale per la pianta va preparato con torba ed argilla. Queste sostanze si mettono in un vaso che non deve essere troppo grande. I grandi contenitori, infatti, causano un eccessivo sviluppo delle radici della pianta. Il rinvaso del geranio si effettua ogni anno in primavera. Prima del trapianto è utile liberare il vecchio terriccio dalle radici. E’ consigliabile anche tagliare quelle troppo grandi, perché l’eccessiva crescita di queste strutture vegetali danneggia la resa estetica della pianta. Il geranio va concimato da aprile fino all’ inizio dell’ autunno. I concimi da usare sono liquidi e vanno aggiunti all’acqua di irrigazione. I concimi ideali per il geranio devono contenere un titolo di potassio superiore al fosforo e all’azoto, in modo da stimolare la fioritura. Durante le altre stagioni e dopo la fioritura , il geranio va, invece, concimato usando fertilizzanti composti da azoto, fosforo e potassio in parti uguali. I concimi devono anche essere arricchiti da microelementi quali ferro, rame, zinco, boro, manganese e molibdeno, tutti utili per la sana crescita della pianta. Per non commettere errori, si consiglia di diminuire leggermente le dosi di concime rispetto a quanto segnalato nella confezione di acquisto. Anche in fatto di irrigazione il geranio non presenta eccessive esigenze. Le regole della corretta irrigazione della pianta sono infatti simili a quelle di molte altre specie coltivate in vaso. Le irrigazioni devono essere regolari, ma evitando i ristagni idrici. L’eccesso di acqua, infatti, nella maggior parte dei casi, provoca marciumi radicali. Il geranio va irrigato più a primavera e in estate, mentre nelle altre stagioni, l’acqua va data in maniera più sporadica. A primavera, la pianta va bagnata almeno tre volte a settimana, mentre in estate, anche tutti i giorni. Le irrigazioni devono colpire solo la base del terriccio e non la pianta. Il substrato deve essere bagnato completamente. La successiva irrigazione va effettuata solo quando il terriccio appare completamente asciutto. Per migliorare la resa ornamentale del geranio, è consigliabile tagliare le foglie secche o ingiallite. Queste vanno rimosse a un centimetro dall’attaccatura dello stelo, in modo proteggere la pianta da eventuali attacchi di parassiti che potrebbero penetrare all’interno dei tagli di potatura. Di norma, le foglie secche si eliminano appena si formano, in modo da impedire che queste diventino veicolo per i parassiti vegetali. Nel geranio giovane si consiglia anche di cimare i germogli apicali, in modo da stimolare lo sviluppo dei rami laterali. La pianta si pota anche quando iniziano ad appassire i fiori. Questi vanno tagliati all’altezza delle prime due foglie, in modo da impedire alla pianta di sprecare energia per la formazione dei semi. Il geranio, infatti, viene coltivato per la bellezza dei suoi fiori, che vanno mantenuti sempre sani, freschi e colorati. L’unico metodo di moltiplicazione del geranio è la talea. Con questo metodo si mettono a dimora dei rametti ( talee) che vanno prelevati a fine estate dai germogli più robusti della pianta. Le talee devono essere lunghe almeno dieci centimetri e vanno tagliate appena sotto il nodo di attaccatura del fusto. Per questa operazione si usa un coltello ben affilato e disinfettato. I rametti vanno poi ripuliti dai fiori e dalle foglie basali e vanno trattati con degli ormoni radicanti e con fungicidi ad ampio spettro per prevenire eventuali infezioni. Dopo i trattamenti, le talee vanno inserite in un vaso composto da torba e sabbia. La miscela deve ricoprire i rametti fino all’altezza delle foglie. Il contenitore, posto all’ombra, va tenuto con il terriccio costantemente umido e a una temperatura di circa diciotto gradi. Il vaso va coperto con un telo di plastica da non far entrare in contatto con il terriccio. Questo telo va sollevato ogni giorno per rimuovere la condensa che si forma al di sotto della sua superficie. Con le giuste condizioni di umidità e temperatura, le talee di geranio attecchiscono entro un mese. Dopo la radicazione, le nuove piantine vanno trasferite su un altro vaso e coltivate come le piante adulte.Il geranio è una pianta che può subire gli attacchi di parassiti e malattie. Di solito, le malattie vegetali e le infezioni parassitarie si manifestano a causa di errori colturali. Se, ad esempio, foglie e fusto ingialliscono, è probabile che si tratti di cattiva illuminazione. In tal caso è meglio spostare la pianta in uno spazio più soleggiato o più luminoso. Se il fusto, invece, si annerisce, è quasi certo che si tratta di marciume, fastidiosa malattia fungina causata da scarso drenaggio, umidità eccessiva ed irrigazioni abbondanti. Quando il marciume attacca il fusto della pianta, non è più possibile intervenire. In questo caso si può solo rimuovere la pianta e il terriccio per evitare infezioni alle piante vicine. Il geranio è anche una specie molto suscettibile agli attacchi degli insetti. Tra questi: cocciniglie, ragnetto rosso e afidi. Le cocciniglie che attaccano il geranio sono quelle brune e farinose. Le prime provocano macchie brune sulla pagina inferiore delle foglie, mentre le seconde causano delle macchie bianche sempre nella stessa zona fogliare. Le cocciniglie si possono rimuovere manualmente tramite cotone imbevuto con alcool o con lavaggi fogliari a base di acqua e sapone. Il ragnetto rosso causa invece ingiallimento e puntini marroni sulle foglie. Questo parassita è un acaro che attacca le piante in condizioni di scarsa umidità. Per combatterlo, si possono effettuare delle nebulizzazioni sulla chioma, che inibiscono la proliferazione dell’insetto. Gli afidi, invece, pungono le foglie del geranio succhiando la linfa vegetale. In caso di infezioni estese, cocciniglie, afidi e ragnetto rosso vanno debellati con antiparassitari specifici.