Siepi

Si vedono spesso in città, nei giardini privati e nelle zone rurali. Stiamo parlando delle siepi, interminabili filari di piante e arbusti creati sia a scopo decorativo che a scopo protettivo. Le siepi, infatti, sono delle barriere vegetali usate per proteggere, decorare e delimitare degli specifici spazi esterni. La loro resa decorativa può essere a volte molto alta, così come anche il loro valore protettivo. L’utilità delle siepi è innegabile, perché serve non solo a proteggere gli spazi dal vento e dagli intrusi, ma anche ad assorbire lo smog e le sostanze tossiche. La funzione delle siepi dipende sempre dal tipo di piante usate. Le siepi frangivento, ad esempio, sono composte da arbusti molto alti, mentre le siepi decorative, da piante fiorite o sempreverdi. In tutti i casi, la creazione e la scelta della siepe rappresenta una delle attività di giardinaggio più entusiasmanti, ... continua

Articoli su : Siepi


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prosegui ... , sia per il risultati estetici della siepe stessa che per la sua utilità. Esistono diverse tipologie di siepi. In base alla loro altezza, ad esempio, si distinguono siepi basse, medie e alte. Le siepi si possono classificare anche in base al tipo di piante di cui sono composte. In tal senso si hanno siepi sempreverdi, a foglia caduca, miste e a fiore. Un’altra classificazione delle siepi viene fatta in base alla loro utilità. In questo caso avremo siepi protettive, frangivento, decorative e antismog. Con alcuni tipi di siepe si possono addirittura creare delle particolari forme vegetali. In questo caso si parla di siepi artistiche. Una prima, ma importante classificazione delle siepi viene fatta in base alla loro altezza. In questo caso si hanno, come già detto, siepi basse, medie e alte. Le prime sono composte da specie “nane” che non superano il metro e mezzo di altezza. Le siepi medie, invece, sono realizzate con piante di altezza compresa tra il metro e ottanta e i sei metri. Dai sei metri in poi, invece, le siepi diventano alte e vengono realizzate con arbusti di notevoli dimensioni. Le siepe bassa si può realizzare con piante sempreverdi e con specie fiorite. La siepe media, invece, si può creare anche con piante arbustive che svolgono pure una funzione frangivento. Queste siepi costituiscono anche una valida barriera contro i rumori. Le siepi alte, infine, si realizzano con specie arboree di grandi dimensioni che assolvono anche a un’utile funzione antinquinamento. Le siepi di solito hanno la forma di una parete vegetale che delimita una determinata area esterna. Il muretto verde ha la forma di un rettangolo che, a sua volta, chiude le estremità di una via o dell’ingresso di un giardino o di una casa rurale. La siepe, a volte, specie se di altezza media, può anche sostituire un recinto o un muretto e impedire l’ingresso degli intrusi. In questo senso la siepe assume una funzione protettiva. Per le siepi protettive e antintrusione si usano di solito piante di altezza media, spinose e molto fitte. A volte, in base alla loro disposizione, le siepi possono avere anche la forma di un labirinto. Queste siepi si trovano spesso nei parchi e nei giardini storici o pubblici. Le siepi a forma di labirinto possono essere formate da quadrati, cerchi o rettangoli concentrici. Per queste siepi si usano piante sempreverdi dal fogliame fitto, lucido e brillante. Una siepe a labirinto si può ad esempio creare con il bosso. Questa specie sempreverde viene anche usata per creare delle decorazioni sferiche in vaso o composizioni verdi che rappresentano delle forme umane o di animali. Il bosso, infatti, oltre che come pianta da siepe, è tradizionalmente usato nell’arte topiaria. Si chiamano così proprio le creazioni artistiche di bosso a forma di esseri umani o di animali. Le siepi vengono anche classificate in base al tipo di piante usate per crearle. In tal senso avremo siepi sempreverdi, fiorite, miste e a foglia caduca. Le siepi sempreverdi sono composte da siepi che non perdono le foglie in inverno. Queste siepi sono ideali negli spazi molto frequentati, come quelli pubblici. Le siepi fiorite sono invece formate da piante che fioriscono durante la stagione primaverile o estiva. Solitamente, queste piante sono a foglia caduca, cioè perdono il fogliame in autunno e in inverno. Per questa caratteristica, le siepi fiorite tendono ad apparire vuote e spoglie nei mesi freddi. Se vengono usate per scopi decorativi, conviene abbinarle a specie sempreverdi, altrimenti è meglio usarle in edifici o spazi prevalentemente frequentati solo nella bella stagione. Se le piante fiorite vengono abbinate a piante sempreverdi, si realizza la cosiddetta “ siepe mista”. La siepe a foglia caduca, è infine composta da piante che perdono le foglie durante la stagione fredda. Per questa siepe vale quanto già detto per quelle fiorite, visto che appare troppo spoglia in inverno e quindi con una scarsa resa estetica, conviene usarla per spazi frequentati solo nel periodo primaverile ed estivo, altrimenti conviene abbinarla a piante sempreverdi. Anche queste piante fioriscono, ma, a volte, la resa estetica dei loro fiori non è in grado di superare quella delle siepi fiorite. Esistono però siepi sempreverdi con bei fiori e siepi sempreverdi con fiori piccoli e dalla resa ornamentale quasi nulla o assente.

Le piante da scegliere e usare per le siepi sono tantissime, basta conoscere quelle più adatte alla tipologia di siepe da creare. Una siepe sempreverde, ad esempio, si può creare con

alloro, lauroceraso, pyracanta, berberis, bosso, eleagno, eucalipto, ligustro, pieris, photinia e rosmarino. La resa estetica delle siepi sempreverdi dipende dalle foglie. Alcune specie presentano delicati fiori bianchi, come alloro e lauroceraso, ma la resa estetica di queste infiorescenze non è elevata. Tuttavia, queste due specie sempreverdi sono molto usate nelle siepi per via della loro estrema facilità di coltivazione. Altre piante sempreverdi, invece, sono usate per la particolare colorazione delle foglie. La photinia, ad esempio, pianta ampiamente utilizzata per le siepi, viene coltivata perché in primavera le sue foglie si colorano di rosso. Il rosmarino e il bosso, invece, altre note piante sempreverdi, si possono usare per creare siepi basse.

Come già detto, le siepi sempreverdi sono composte da specie perenni che non perdono le foglie in inverno. Queste piante si possono usare sia negli spazi pubblici che in quelli privati. Visto che sono di diversa altezza, le piante sempreverdi consentono di creare siepi basse, medie e alte. Queste siepi sono ideali nei luoghi frequentati e in quelli che richiedono una decorazione uniforme basata solo ed esclusivamente sulla forma e sulla bellezza delle foglie. Le siepi sempreverdi si possono associare anche a siepi fiorite per ottenere un maggiore effetto ornamentale.Le siepi di altezza media si creano con piante alte da un metro e ottanta a sei metri. Queste siepi si realizzano con arbusti di media altezza come filadelfo, corniolo, lillà, forsizia, , pallone di maggio, viburno e weigelia. Grazie ad opportuni interventi di potatura, queste siepi si possono facilmente mantenere al di sotto dei due metri di altezza.Le siepi alte, per la verità poco diffuse in Italia per via di precisi limiti normativi, sono composte da alberi imponenti, quali il cipresso, il carpino, il faggio, il larice, il frassino, il leccio, l’ontano, il tasso e la tuia. Queste siepi, per via della loro altezza, svolgono un’utile funzione frangivento ed antinquinamento. Le siepi alte si possono ammirare nei parchi e nelle ville storiche, ma anche nei cimiteri. Poco diffuse, invece, nei giardini e nelle ville private, per via della loro imponenza e della distanza dal confine con il vicinato imposta dalla legge.

Le siepi verticali sono delle barriere che si estendono nel senso omonimo, ovvero dall’alto in basso. Le siepi più diffuse sono quelle orizzontali ovvero quelle che si estendono da destra verso sinistra e viceversa. Le siepi verticali si usano per decorare muri e muretti e rappresentano un utile sostituto degli interventi edilizi da effettuare su muri antichi e stinti. Queste siepi si creano con piante rampicanti. Tra le più usate ricordiamo l’edera, il caprifoglio, le rose rampicanti, la passiflora, l’ ortensia rampicante e il luppolo.Le siepi, o meglio le piantine che dovranno comporle, si mettono a dimora in vaso o su terreno. La messa a dimora in vaso serve a creare le cosiddette siepi da terrazzo o da balcone, ovvero siepi basse con una funzione decorativa e antinquinamento. Per sostituire un recinto o un muro di cinta in giardino, le siepi vanno messe a dimora a pieno campo. La piantagione delle specie da siepe avviene interrando le stesse su buche profonde da venti a cinquanta centimetri. La profondità delle buche dipende dal tipo di pianta da interrare. Durante la messa a dimora della siepe si deve anche rispettare la cosiddetta “distanza di confine”. Questo termine indica la distanza minima che la siepe deve avere rispetto al confine del vicino. La distanza di confine varia in base all’altezza della siepe. Per la siepe bassa, la distanza di confine deve essere di mezzo metro, per la siepe media, di un metro e mezzo e per le siepi alte, di tre metri. Per legge, però, le siepi realizzate nel territorio italiano non possono superare i due metri e mezzo. Il limite della distanza di confine non si deve rispettare in caso di presenza di un muro divisorio. Durante la messa a dimora della siepe si devono rispettare anche delle distanze minime tra una pianta e l’altra. Queste distanze dipendono sempre dal tipo di piante scelte e si aggirano tra i quaranta e gli ottanta centimetri. La maggiore distanza evita che le piante da siepe si incrocino tra loro e danneggino l’aspetto della barriera vegetale. Il periodo ideale per la messa a dimora della siepe è a primavera. Il terriccio da usare per la piantumazione dipende sempre dal tipo di pianta utilizzata. La siepe di pieris, ad esempio, richiede un terreno acido perché composta da una specie che cresce solo su terreni acidi.Le cure colturali per le siepi comprendono la potatura, l’irrigazione e la concimazione. La prima serve a orientare la forma della siepe e a contenerne la crescita eccessiva. Per alcune siepi basta un solo intervento all’anno, per altre possono servirne anche quattro. Per irrigare la siepe conviene invece impostare un pianto di irrigazione a goccia. La concimazione della barriera vegetale può invece avvenire sia con concimi chimici che con quelli organici. La scelta di un concime rispetto a un altro dipende sempre dalle piante da siepe usate.


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