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Anche se si tratta di un terrazzo, la scelta di coltivarvi delle piante deve essere preceduta da un’attenta progettazione e valutazione dello spazio disponibile. La misurazione della superficie consentirà di stabilire a priori il numero di piante da coltivare e il numero di vasi che dovranno contenerle. Nella progettazione bisogna tener conto anche del peso, della struttura del terrazzo e dei materiali costruttivi che lo sostengono. Un terrazzo solido e sicuro può infatti reggere vasi grandi e molto pesanti, mentre un piccolo terrazzo con materiali non sicuri potrà reggere solo poche piante coltivate su piccoli vasi o su contenitori leggeri. La valutazione della capacità di resistenza del terrazzo viene detta “portata massima”. Il valore della portata massima del terrazzo o della terrazza scoperta può anche essere stabilito tramite l’ausilio di un tecnico abilitato. Dopo aver ottenuto i valori e i parametri desiderati, si possono cominciare a individuare le zone che dovranno ospitare le piante in vaso. Queste zone devono essere ben areate ma non troppo ventilate, luminose ma non al sole diretto. Quelle dotate di parete possono addirittura servire a poggiare delle piccole serre per creare un orto o un piccolo giardino riparato dalle intemperie. Nell’individuazione degli spazi bisogna anche tener conto della distanza tra una pianta e l’altra. E’ bene infatti non accostare tra loro i vasi e permettere alle piante di respirare e di non intrecciarsi tra loro. La distanza minima tra una pianta e l’altra deve tenere conto anche del tipo di specie scelta. Le piante arbustive, quelle a siepe e le rampicanti, vanno poste almeno a una distanza di quaranta centimetri l’una dall’altra. Per quelle erbacee o a fiore o per i cespugli che non si espandono troppo, le distanze tra un vaso e l’altro si possono anche accorciare. Le piante ideali per il terrazzo devono essere resistenti alle avversità e semplici da curare e coltivare. In genere, su un terrazzo bisogna preferire piante sempreverdi o perenni. Queste ultime, infatti, non perdono le foglie in autunno e non richiedono eccessive cure colturali. Tra le erbacee sempreverdi adatte al terrazzo possiamo scegliere la rodiola, la lavanda, la pervinca, l’elleboro, la lewisia, il sedum, il liripe muscari, l’iperico, il timo, la passiflora, la plumbago, la clematide, l’erica e il caprifoglio. Le ultime due specie, in inverno, perdono le foglie e tendono a seccarsi, per cui, nei terrazzi esposti a Nord, vanno spostate in luoghi coperti. Per creare delle zone d’ombra e per un ulteriore effetto decorativo, si possono usare anche delle piante rampicanti. Queste specie crescono in orizzontale o verso l’alto, risalendo muri e ricadendo sul balcone. Per mantenersi in posizione “rampicante”, le omonime specie necessitano anche di sostegni, che, oltre a garantirne la crescita ottimale, permettono di creare proprio delle aree schermate e protette dagli sguardi altrui e dai raggi del sole. Tra le rampicanti più usate sul terrazzo ricordiamo l’edera, la campanella, l’ortensia, il glicine, il rododendro e la bounganville. Su un terrazzo si possono coltivare anche le piante arbustive, tra cui l’oleandro, l’ibisco, la mimosa e l’olivo leccino. Nei terrazzi esposti a Sud si possono coltivare piante grasse e piante fiorite che necessitano di grandi qualità di luce solare per crescere. Tra le specie da terrazzo che prediligono il sole citiamo il mirto e la lantana, piante sempreverdi e mediterranee con fioritura in ambienti soleggiati, l’erica, il solanum, l’echeveria, una specie di cactus fiorito, e per il balcone, le rose e i gerani. Molto resistenti al sole sono anche i fiori di tapein e le surfinie. Terrazzo e balcone sono ideali anche per la coltivazione delle erbe aromatiche, specie che non disegnano quasi mai il sole. Tra queste, l’origano, la ruchetta e l’erba cipollina.
Le piante da terrazzo vanno coltivate in vasi adatti alle dimensioni della pianta scelta. In genere, si consiglia di scegliere contenitori facili da sollevare e spostare da una zona all’altra del terrazzo in caso di necessità. La leggerezza dei vasi consente di spostare le piante al coperto durante la stagione invernale. I vasi più pesanti possono andare bene in caso di piante con un robusto apparato radicale o in caso di allestimento di una serra sul terrazzo. Profondità e altezza del vaso devono essere perfettamente proporzionate a quelle della pianta da coltivare. Per la forma si possono scegliere i classici vasi conici, se si coltivano piante singole, o le fioriere rettangolari se si coltivano diversi esemplari di piante. Le fioriere hanno un ottimo effetto decorativo ed ornamentale, specie se usate per coltivare piante da siepe o fiorite. Per quanto riguarda le piante da siepe, sul terrazzo si possono coltivare specie sempreverdi come l’alloro e il ligustro. Facili da curare, queste piante sono dotate di un lucido fogliame che crea anche un gradevole effetto schermante e di protezione della privacy. Il materiale dei vasi va scelto in base alle caratteristiche della pianta. Le specie che non amano i ristagni idrici andrebbero coltivate su vasi in cotto, materiale poroso e altamente drenante, mentre quelle che amano i terricci umidi possono essere coltivate anche su vasi in plastica, materiale impermeabile e per nulla assorbente. Per un maggiore effetto decorativo, le piante da terrazzo si possono coltivare su vasi in ferro battuto. Questo materiale, molto pregiato per via delle sue forme, viene usato moltissimo per la coltivazione delle piante rampicanti. I vasi per le piante da terrazzo devono essere dotati di un foro e di un sottovaso per il drenaggio dell’acqua.
In fatto di irrigazione e concime le piante da terrazzo seguono le esigenze degli stessi esemplari coltivati a pieno campo. Le irrigazioni devono essere sporadiche o addirittura sospese in autunno e in inverno, specie se queste stagioni si presentano piuttosto umide e piovose, mentre le annaffiature devono essere abbondanti in estate. Le piante esposte al sole presentano un terriccio che si asciuga più velocemente rispetto a quello delle piante all’ombra. Le irrigazioni devono quindi inumidire il terriccio, ma senza inzupparlo. Le piante grasse, ad esempio, possono resistere anche a lunghi periodi di siccità, irrigarle spesso significa invece causarne il marciume radicale e l’ingiallimento fogliare. Il concime per le piante da terrazzo va somministrato con la stessa cadenza di quello per le piante a pieno campo, cambia però la tipologia di fertilizzante. Per le varietà a fiore, ad esempio, conviene usare uno specifico concime per piante fiorite. Per le dosi si consiglia di seguire quelle riportate sulla confezione di acquisto e di diminuirle leggermente rispetto a quanto indicato dal produttore. Alcune piante da terrazzo, come quelle grasse e succulente, non hanno bisogno di essere concimate.Il substrato per le piante da terrazzo deve essere adatto alla specie coltivata. Alcune piante fiorite, ad esempio, crescono su terreni acidi, il vaso deve quindi esser preparato con una miscela a ph acido, mentre alcune piante amano i terreni basici, il terriccio deve quindi avere un ph alcalino. Le piante sempreverdi, invece, amano terricci fertili, drenati e ricchi di sostanza organica. Il substrato ideale per queste piante è a base di sabbia e torba.L’esposizione delle piante da terrazzo varia in base alle loro caratteristiche. Quelle che amano il sole vanno dunque esposte in posizione soleggiata, quelle che prosperano all’ombra vanno collocate in posizione analoga o al massimo a mezz’ombra. Per quanto riguarda il rinvaso, le piante da terrazzo andrebbero rinvasate il meno possibile. L’ideale sarebbe scegliere un vaso grande fin dalla prima messa a dimora, in modo da evitare i successivi rinvasi e l’ulteriore ricerca di un nuovo contenitore. Proprio perché resistenti e facili da curare, le piante da terrazzo si ammalano difficilmente. Quando ciò accade è quasi sempre a causa di errori colturali, di eccesso o carenza di annaffiature e concime o di errata esposizione o della scelta di un terriccio inadatto. Gli eccessi idrici, ad esempio, possono favorire lo sviluppo di malattie fungine e di marciumi radicali. In caso di patologia fungina troppo estesa, la pianta da terrazzo va prontamente eliminata. Da eliminare anche il vaso e il terriccio per evitare di trasmettere l infezione alla nuova pianta.