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Il giardino annesso a casa è esploso sull’onda dell’entusiasmo americano, ovvero di quel periodo tra gli anni Cinquanta e Sessanta quando grazie al cinema ed alla prima televisione, la nostra cultura cominciava ad affacciarsi all’altra grande cultura di questo globo, ovvero quella nordamericana. E così sono nate le vacanze, le gite fuori porta, le uscite serali in settimana, il barbecue (di cui parliamo ampiamente sul nostro sito) ed anche il giardino. Infatti le immagini delle case americane sono ancora oggi osservatissime, quasi ad invidiare quei loro giardini senza recinzioni e cancelli, aperti alla luce ed all’aria senza alcun rischio, e soprattutto tutti intorno alla casa fino anche alla faccia posteriore. Ebbene, dopo questa moda esplosa nel periodo suddetto, il giardino ha vissuto di rendita, fino a quando la società si è trasformata per diventare quella che oggi viviamo: una giungla di telefonini ipertecnologici, di personal computer sempre appresso e sempre connessi, una rete di social network che ci tiene informati su tutti e che tiene tutti informati su di noi; tutto ciò rende i ritmi di vita e “le cose da fare” sempre di più e sempre più alti, portandoci a livelli di stress critici in parecchi casi. Ebbene, la funzione del giardino oggi è proprio questa, l’antistress: tornare a casa e sapere che c’è un posto della nostra casa (quindi senza doverci spostare ulteriormente ed incontrare altro traffico o altri ritardi dei mezzi) dove possiamo rilassarci in silenzio, immersi in qualche profumata pianta e seduti su una comoda poltrona, non ha prezzo; questi sono momenti davvero preziosi per la salute mentale, oggi più a rischio di quella fisica, proprio a causa degli alti ritmi di vita a cui accennavamo poco fa.
Il detto antico ma sempre verissimo che abbiamo deciso di usare come titolo di questo nostro paragrafo sembra tagliato a pennello per il giardino; in effetti esso è un luogo dalle proprietà e dai pregi assolutamente incredibili, soprattutto quando lo utilizziamo come antistress al ritorno dal lavoro, sia che vogliamo rilassarci su una sdraio con una bibita in mano, e sia che vogliamo dedicarci a quei piccoli lavori che poi ci fanno distrarre dai pensieri quotidiani mentre ci impegnano in un’attività all’aperto e manuale, ovvero niente di meglio al mondo. Però non c’è solo questo, perché per far sì che il giardino riesca in queste due cose, c’è bisogno di mantenerlo al massimo della sua “forma” (per usare un termine da sport), e questo richiede un po’ di fatica. In realtà questa fatica è soprattutto costanza e pazienza, perché le operazioni di manutenzione di un giardino sono semplici e quasi quotidiane: tosare le piante troppo cresciute, rasare l’erba, livellare la terra, sistemare le pietre di contorno eccetera eccetera sono tutte operazioni che lasciate da parte per un mese e poi fatte diventano davvero lunghe e faticose, ma fatte con una certa frequenza richiedono poco più di qualche minuto, riuscendo a non affaticare nessuno. Ebbene, questo è il vero segreto per godere sempre a pieno dei benefici di un giardino, armati solo di volontà e pazienza. Per far ciò c’è bisogno soprattutto di qualche attrezzo, banale in alcuni casi e più specialistico in altri, ma molto dipende anche dall’estensione del giardino e dalle piante che abbiamo deciso di posizionare in esso.
Il motosega è uno degli attrezzi da giardino più utili, frutto dell’evoluzione e della tecnologia degli attrezzi, che ha trasformato una sega in una motosega, con un’enorme risparmio di tempo e fatica per compiere le stesse operazioni. Il motosega è utilizzato quando si deve tagliare qualche pianta in uno dei suoi rami o nel fusto per eliminarla, ma può anche essere usato per tagliare foglie particolari o anche per dei lavoretti sempre nel taglio del legno. Esso è, come accennato, l’evoluzione tecnologica della sega, attrezzo manuale utilizzato da sempre dall’uomo in giardino. Il fatto di avere aggiunto un motore per far muovere o ruotare la sega ha reso il taglio molto più rapido e meno faticoso per l’uomo, anche se ovviamente ci si rimette in attività fisica ed in costo energetico, sia che si tratti di corrente elettrica per il motore elettrico che di carburanti per quello a scoppio. In generale comunque il motosega è adatto per le piante più grandi, dato che comunque ha un certo costo d’acquisto più alto di una classica sega, quindi si preferisce acquistarlo solo se lo spessore delle piante davvero lo richiede. Non solo, c’è da considerare anche che in realtà il motosega è molto più utilizzato per piccoli lavoretti artigianali col legno che per tagliare piante, dato che una pianta non deve essere potata che una volta all’anno al massimo, ed in un giardino non grande questa operazione sarà sempre più rara. Per questo motivo spesso il motosega è utilizzato ad esempio per sminuzzare e rende più comodi da trasportare ed utilizzare i pezzi di legno da camino.
Nella gamma di motosega presenti sul mercato, possiamo distinguere due gruppi di motosega, in base al motore ed in base al lavoro cui sono dedicati. Per esempio, riprendendo quanto abbiamo accennato prima, il motosega classico si può distinguere in motosega alimentato da motore a scoppio ed in motosega alimentato da motore elettrico. Possiamo subito dire che il secondo è più moderno (è da poco che la tecnologia delle batterie sta raggiungendo costi e prestazioni accettabili, tipo per le auto elettriche), ma anche dedicato a lavori più piccoli perché ha difetti di autonomia e di potenza; però ha il grande pregio di una certa silenziosità, che ben si adatta ai lavori a casa senza disturbare il vicinato intero. Il motosega con motore a scoppio è invece il primo e più diffuso, col suo classico avviamento a corda e con il rumore da motorino a scoppio che accompagna le immagini dei boscaioli del nord Europa o del Canada; può raggiungere dimensioni e potenze da primato, anche per rami enormi. Il secondo passo per distinguere i motosega sta nella destinazione d’uso; a seconda della forma, del materiale e della tecnica costruttiva, si possono trovare motosega leggeri e sicuri per ramoscelli, ma si possono trovare anche enormi motosega che arrivano a tagliare legni di mogano ed ebano senza scalfirsi, non impaurendosi nemmeno di fronte a qualche pietra non troppo dura. Tutta questa variabilità nelle caratteristiche fa sì che tutti possano trovare il miglior compromesso tra potenza e destinazione per soddisfare le proprie esigenze, anche economiche.
Il motosega non è l’unico attrezzo da giardino, ovviamente; anzi, esso è uno degli ultimi attrezzi a cui si pensa quando si sta allestendo la propria “scuderia” di attrezzi da giardino, proprio per la destinazione a cui è rivolto. I primi attrezzi sono la vanga e la pala, due antichissime cose che i nostri nonni contadini hanno conosciuto e che non hanno subito l’evoluzione come le seghe proprio perché sono classiche ed il lavoro che svolgono guidate dalle braccia umane non è replicabile meccanicamente con una certa facilità. Poi ci sono altri attrezzi, tipo l’innaffiatoio, o l’irrigatore automatico, che consta di un timer per portare orario e tempistica e di un erogatore che permette di chiudere ed aprire la condotta dell’acqua automaticamente. Oltre a questi ci sono il rastrello, utilissimo soprattutto nelle operazioni di pulizia e di raccolta, perché permette di strappare ed accumulare tutte le erbe ed i rami indesiderati con una certa facilità. Comunque ognuno di questi attrezzi si distingue sia per la funzione che per il costo, una variabile da considerare sempre ma che può dipendere da moltissime cose, in quanto sia le dimensioni dell’attrezzo che il materiale con cui è costruito (da cui dipende quasi esclusivamente la sua capacità di lavoro) sono due aspetti molto influenti sul prezzo.
Gli attrezzi da giardino sono veri e propri attrezzi da lavoro, quindi come tutti gli oggetti appartenenti a questa categoria hanno un certo grado di pericolosità, soprattutto per questi soggetti che non sanno o non possono sapere come maneggiarli. Il riferimento, quanto mai diretto, è per i bambini, che sono spinti da un’enorme curiosità a toccare, prendere, premere bottoni e che quindi si espongono involontariamente e continuamente al pericolo. Per scongiurare tutto ciò e per mettere in sicurezza i nostri attrezzi, è bene prevedere una zona ripostiglio abbastanza grande da contenere tutto ciò che abbiamo di pericoloso. Questo ripostiglio deve avere due caratteristiche fondamentali: la prima è che deve essere in una posiziona non nascosta ma di certo non visibilissima e non vicina alle zone più praticate e frequentate della casa; la seconda è che deve avere una chiusura sicura, magari con un catenaccio la cui chiave deve essere ben nascosta ai bambini.
La motosega, è un accessorio molto importante per il giardinaggio, e per questo usato in tutti i giardini d’Italia. Quando si usa questo tipo di accessorio, si deve fare molta attenzione al loro utilizzo perchè sono difficli da utilizzare e se usate in modo sufficiente e molle, può trasformarsi un arma pericolosa. Può essere acquistata sia nei negozi specializzati nella vendita di attrezzi per il giardino. Ma chiedete sempre aiuto ad un esperto se siete alle prime armi, cosi che vi potrà suggerire delle motoseghe adatte all vostre esigenze e soprattuto alle vostre esperienze. Inoltre vi ricordiamo che quando si usano strumenti simili non devono essere presenti bambini per evitare che accidentalmente possano farsi male.
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