Nei giardini molto piccoli, le piscine saranno di piccole dimensioni. Le piscine interrate differiscono per il materiale utilizzato nella loro costruzione. Esse infatti possono essere in cemento, acciaio, vetroresina o casseri. La loro costruzione prevede l'effettuazione di uno scavo della misura un pò più ampia di quella prevista per la piscina. La seconda fase prevede il posizionamento della struttura all'interno dello scavo, e la gettata, tutt'intorno ad essa, di un cordolo in cemento armato. La fase successiva è l'installazione dell'impianto di filtraggio composto da pompa, filtro, quadro elettrico e collegamenti alle tubazioni. Successivamente si procede alla pavimentazione del bordo piscina creando una pendenza verso l'esterno di essa. Il vantaggio delle piscine interrate è quello di aumentare il valore dell'immobile che le ospita.
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Quando la piscina deve essere posizionata fuori terra si hanno due differenti possibilità. Esse possono essere fisse, cioè inserite in una struttura prefabbricata in legno, acciaio o poliestere, o smontabili. Le piscine piccole smontabili possono essere a struttura rigida o gonfiabile. La grande differenza tra queste piccole piscine sta soprattutto nel loro costo. Piscine fisse, sia interrate che fuori terra avranno sicuramente dei costi di installazione e manutenzione di gran lunga superiori alle smontabili. Tuttavia queste ultime sono molto più fragili e quindi non hanno la durata di quelle fisse. Le piscine piccole fuori terra, sia fisse che smontabili, sono consigliabili laddove ci siano bambini, perché essendo alte circa 120 cm fuori terra non si corre il rischio che essi possano accidentalmente cadervi.
Le piscine piccole da giardino, non richiedono di grossi sforzi per la loro manutenzione, tuttavia per un minimo di igiene è consigliabile seguire piccoli accorgimenti. Innanzitutto, per mantenere una buona qualità dell'acqua bisogna effettuare la Cloridatura, cioè per stabilizzare il ph dell'acqua, al livello ottimale compreso tra 7 e 8, è necessario inserire nell'acqua un granulato di cloro, e uno stabilizzatore di cloro. Il livello ottimale di cloro deve essere tra 0.6/1 mg/l. Grazie a questa accortezza l'acqua si mantiene sempre sterilizzata. Per chi soffre di allergia al cloro è possibile utilizzare un trattamento al perossido di idrogeno. Un'altra cosa molto importante è controllare periodicamente lo stato dei filtri , ed eventualmente si notasse un cattivo funzionamento, bisogna immediatamente provvedere a sostituirne le cartucce.
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