Melograno coltivazione

Melograno coltivazione: scelta del terreno

Il melograno può essere coltivato in ogni zona climatica, anche se le aree del centro sud potranno beneficiare di fioriture e raccolti più abbondanti. Originaria delle zone temperate, la pianta del melograno si adatta a tutte le situazioni climatiche, pur soffrendo quando il termometro si avvicina a -10°C. Il periodo migliore per metterlo a dimora varia a seconda della zona. Nella parte settentrionale del Paese sarà necessario attendere la primavera, quando il rischio di gelate notturne è ormai scongiurato, mentre nel centro e nell'area meridionale è possibile metterlo a dimora nel periodo compreso tra autunno e fine inverno. Il terreno dovrà essere sciolto e ben drenato. Preparare una buca che sia di dimensioni leggermente maggiori rispetto al pane che circonda le radici della pianta e collocarlo nel terreno.
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Irrigare il melograno

Melograno frutto La pianta del melograno non tollera lunghi periodi di siccità. Per avere fioriture e raccolti abbondanti è necessario prevedere, nella stagione più calda, annaffiature ogni 8/10 giorni. Questo accorgimento influirà molto sulla qualità del raccolto, oltre che sulla quantità dei frutti prodotti. Anche i ristagni idrici possono però influenzare negativamente i risultati. Eccessivi depositi di acqua possono provocare il marciume dell'impianto radicale, portando la pianta al deperimento in breve tempo. Per questo motivo è sempre bene prediligere terreni ben drenati, intervenendo se necessario con della sabbia grossa da mescolare al terriccio prima della messa a dimora della pianta. Le irrigazioni andranno diminuite notevolmente durante il periodo autunnale, per essere poi sospese completamente al sopraggiungere dell'inverno.

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Potatura e concimazioni della pianta

Piante melograno Il melograno è una pianta con un naturale portamento cespuglioso, che può essere facilmente corretto attraverso una potatura adeguata. I tagli dei rami in eccesso dovranno permettere alla pianta di assumere un portamento ad alberello. Le operazioni di taglio andranno fatte nel periodo invernale, quando la pianta si trova in riposo vegetativo. Nei primi tre anni di vita la potatura dovrà limitarsi a piccoli tagli per permettere la formazione delle impalcature. Successivamente andranno eliminati ogni anno i polloni, ovvero quei rami che crescono alla base della pianta, ed i succhioni, ossia quei rametti che si sviluppano al di sotto dell'impalcatura impostata all'inizio. Non intervenire eccessivamente sulla lunghezza dei rami, poiché fiori e frutti tendono a svilupparsi all'apice delle ciocche. All'inizio della ripresa vegetativa intervenire con del concime a base di azoto, per dare nuova forza e vitalità alla pianta.


Malattie ed eventuali cure

Melagrana frutto La coltivazione del melograno non presenta grosse difficoltà. Si tratta di una pianta che generalmente non teme molto le malattie. Uno dei principali pericoli è rappresentato dal marciume delle radici, che si può prevenire grazie ad un terreno ben drenato. Afidi e cocciniglia rappresentano due dei principali nemici parassitari del melograno. Anche in questo caso la loro insorgenza avviene, per la maggior parte delle volte, a causa di inadeguate operazioni di irrigazione. In questi casi, oltre ad adottare un sistema di annaffiatura corretto, occorrerà intervenire con appositi rimedi chimici. Sempre specifici rimedi chimici possono aiutare a risolvere i problemi legati all'attacco di malattie fungine. L'intervento risulterà particolarmente efficace se effettuato tempestivamente. Per questo motivo è consigliabile procedere con regolarità al monitoraggio della pianta.



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