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Il terreno consigliato per il nocciolo è areato e ben drenato, povero di argilla e di calcare. Prima dell'impianto è importante una lavorazione del suolo, così da renderlo più morbido ed estirpare le erbe infestanti: si suggerisce anche un'operazione preliminare di fertilizzazione per garantire alla pianta uno sviluppo ottimale. La messa a dimora deve essere effettuata in autunno o in inverno, in una buca profonda circa mezzo metro, e seguita da una pacciamatura del terreno con materiali organici. La potatura, da eseguire dal secondo anno in poi, è fondamentale per eliminare i rami vecchi e farne crescere di nuovi; è essenziale adoperare, subito dopo, un mastice specifico per la cicatrizzazione dei tagli. Vanno rimossi anche i rami che, sviluppandosi verso l'interno, ostacolano l'apporto di luce.
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La concimazione preliminare del terreno, portata a termine prima dell'impianto, prevede l'utilizzo di sostanze organiche, come lo stallatico o il letame maturo; successivamente, per favorire al meglio lo sviluppo della pianta, tali prodotti possono essere integrati con fertilizzanti contenenti i tre macroelementi, ovvero il potassio, il fosforo e l'azoto. Quest'ultimo è volto a garantire una crescita vigorosa delle parti vegetative, mentre il potassio ed il fosforo assicurano rispettivamente un miglioramento della qualità dei frutti ed un rafforzamento dell'apparato radicale. La fertilizzazione deve avvenire due volte all'anno, in primavera ed in autunno; nel periodo autunnale si possono adoperare anche solo concimi naturali, mentre in quello primaverile si raccomanda di integrare le sostanze organiche con quelle sintetiche.
L'esposizione deve avvenire in un luogo soleggiato o al massimo a mezz'ombra; l'importante è che non vi siano venti troppo forti e che le temperature non siano eccessivamente basse, in quanto queste condizioni recherebbero danni al raccolto. Tra i parassiti che possono colpire questa pianta bisogna ricordare l'eriofide, che attacca le gemme provocandone il disseccamento e che richiede, per l'eliminazione, prodotti a base di zolfo; nociva è anche la cimice, verde o marrone, la quale può causare l'atrofizzazione delle nocciole al di sotto del guscio ed è combattuta tramite appositi insetticidi. Tra le malattie fungine più fastidiose, invece, si annovera l'oidio, che si manifesta con muffa biancastra e determina necrosi delle foglie e deperimento dei frutti e, in generale, dell'albero; come cura sono necessari prodotti specifici fungicidi.
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