Coltivare lamponi

Messa a dimora delle piante di lampone

La pianta di lampone cresce senza problemi in ogni tipo di terreno, anche se predilige quelli che trattengono l'umidità e leggermente acidi. Prima di procedere con la messa a dimora delle piante è inoltre necessario tener presente che i lamponi crescono in cespugli piuttosto fitti, e che dalle loro radici nascono numerose gemme. Le pianticelle vanno quindi posizionate a relativa distanza una dall'altra, circa un metro e mezzo, e in buche poco profonde. Così facendo le nuove gemme, arrivando facilmente in superficie, crescono più facilmente vicino alla pianta originaria anziché a distanza. Il periodo ideale per la messa a dimora del lampone è quello tardo autunnale. In alternativa l'operazione può essere effettuata a primavera inoltrata. La buca dove verrà collocata la pianta deve essere larga tre volte la pala della vanga e profonda come la pala stessa. La base va coperta con uno strato di otto o dieci centimetri di letame ben decomposto, e dopo aver collocato la piantina va riempita con il terreno di scavo.
Messa a dimora del lampone

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Manutenzione delle piante

Potatura della pianta La coltivazione dei lamponi richiede alcune accortezze affinché possa garantire una buona produttività. Un aspetto fondamentale è quello della concimazione di mantenimento, da effettuare preferibilmente con concime organico. Questo va distribuito in autunno interrandolo ai piedi della pianta. Tra i concimi organici più adatti c'è il letame bovino, la pollina e la paglia trinciata. Per quanto riguarda le potature va precisato che i frutti nascono solo sui rami giovani, per cui in autunno i rami che hanno già fruttificato devono essere recisi alla base. Vanno inoltre eliminati i polloni deboli e le parti secche, danneggiate o colpite da malattie. Un altro intervento importante è quello della pacciamatura, una pratica che consiste nel ricoprire il terreno con della paglia o corteccia al fine di impedire gli accumuli di umidità, gli attacchi delle erbe infestanti e del gelo. Infine, è necessario ricordare che un elemento indispensabile alla coltivazione dei lamponi è l’acqua, che deve essere fornita in abbondanza e con regolarità. I migliori sistemi per irrigare i lamponi sono quelli ad aspersione e a goccia.

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    Avversità e malattie del lampone

    Foglie attaccate dai parassitiDurante la coltivazione dei lamponi è molto facile assistere alla comparsa di erbe infestanti, a cui si può porre rimedio unicamente con il diserbo, eliminando cioè le erbe estranee alla pianta che stiamo coltivando. Se per le piccole superfici è sufficiente l'estirpazione manuale, per quelle grandi bisogna ricorrere agli erbicidi. Questi vanno distribuiti solo sulle erbacce senza intaccare le foglie e i rami del lampone. Per quanto riguarda gli attacchi dei parassiti è necessario tener presente che il lampone teme soprattutto gli acari, il verme del lampone, la sesia e la cecidonia. Tra le malattie, il lampone è colpito soprattutto da ruggine, muffa grigia e septoriosi. La muffa grigia, in particolare, è unanimemente ritenuta il nemico peggiore del lampone. Colpisce i frutti quando questi sono bagnati e le temperature sono alte. Infine bisogna fare attenzione agli uccelli, soprattutto se la coltivazione avviene in aperta campagna. In questo caso è meglio predisporre in anticipo una rete protettiva.


    Coltivare lamponi: Raccolta e utilizzo delle bacche di lampone

    Lamponi maturi I lamponi vanno raccolti quando hanno raggiunto una vivace colorazione rossa e sono ancora duri. E' opportuno controllare la maturazione tutti i giorni o al massimo a giorni alterni, per evitare che cadano a terra e fermentino, favorendo così gli attacchi di muffa grigia. Per quanto riguarda il periodo di raccolta bisogna distinguere tra i lamponi rifiorenti, caratterizzati da una fruttificazione scalare, da giugno ad ottobre, e i lamponi non rifiorenti, che fruttificano per circa quattro settimane a partire dal mese di giugno. Una volta raccolto, il lampone può essere consumato fresco o utilizzato per preparazioni alimentari. Le sue proprietà sono innumerevoli. Se consumato come frutta da tavola fornisce all'organismo ottime quantità di vitamine A e C, acido citrico, pectina e fruttosio. Nell'industria alimentare il frutto viene utilizzato per la produzione di gelati, yogurt, marmellate e liquori.


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