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I primi due anni dalla messa a dimora la pianta di mirtillo lavorerà di radici e di conseguenza la fruttificazione sarà modesta. In questo periodo le potature si devono limitare allo sfoltimento dei rami laterali bassi. Negli anni successivi andranno invece tagliati i rami deboli, quelli rovinati e quelli a crescita scomposta. L'irrigazione è molto importante, in quanto le radici devono essere mantenute al fresco, soprattutto durante la fioritura e il periodo della raccolta dei frutti, facendo attenzione a non creare ristagni d'acqua. La concimazione in genere non è necessaria, ma se si dovesse riscontrare un impoverimento del terreno si può intervenire con un fertilizzante ricco di ferro. Il periodo ideale per la concimazione è quello compreso tra la caduta delle foglie e la ripresa vegetativa. phys.org
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Il primo anno dopo la messa a dimora, per ottenere negli anni successivi una produzione ottimale di bacche, è necessario rimuovere tutti i fiori dalla pianta, per favorire lo sviluppo dell'apparato radicale. Il mirtillo fiorisce in maggio e fruttifica in luglio-agosto. Nel periodo estate – autunno, quando i frutti hanno raggiunto la completa maturazione, avviene la raccolta. Prima di raccogliere le bacche è importante aspettare che si colorino di blu e diventino molto dolci, dal momento che una volta staccate dalla pianta si interrompe il processo di maturazione. E' inoltre opportuno proteggerle dagli uccelli con una rete apposita. La raccolta può essere effettuata manualmente, con l'aiuto di appositi rastrellini, o meccanicamente, nel caso di grandi produzioni. galleryhip.com
Coltivare mirtilli: malattie e parassiti. Normalmente l'arbusto non viene attaccato dai parassiti ed è resistente alle malattie. Il mirtillo è molto esigente per quanto riguarda il terreno di coltura e se questo non è adatto avrà una crescita stentata. Infine, se il terreno è calcareo, o presenta un ph elevato, possono insorgere marciumi di colletto e radici e la clorosi ferrica (ruggine), che causano ingiallimento e morte della pianta. Recentemente è stato osservato un nuovo patogeno, lo Pseudomonas syringae, un batterio che provoca delle piccole lesioni sui rami di un anno, osservabili in inverno. Alle lesioni spesso si accompagnano emissioni gommose. Per controllare questa malattia è importante asportare e distruggere i rami malati prima dell'arrivo delle piogge autunnali, che creano la condizione ideale per la diffusione del batterio.
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