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Il concime per prato non è tutto uguale, perché le piante necessitano di diverse tipologie di sali minerali a seconda della stagione; verso la fine dell'inverno le piante sviluppano nuovi germogli e nuove foglie, e hanno bisogno di grandi quantità di azoto: Con l'arrivo della primavera, le piccole piante che compongono il tappeto erboso necessitano di maggiori quantità di potassio, che favorisce lo sviluppo di foglie di colore vivace e la produzione di fiorellini e sementi. A fine estate o inizio autunno le piante si preparano per l'inverno, affondando meglio le loro radici nel terreno: un fertilizzante ricco in fosforo e in microelementi permetterà di ottenere un prato resistente ai rigori invernali. Tipicamente il prato viene ammendato utilizzando prodotti a lenta cessione, in granuli o in pellet. In primavera e in autunno, quando di solito si pratica anche la risemina, è possibile mescolare il fertilizzante al terriccio che si distribuisce sul tappeto erboso, e quindi si può premiscelare ad esso anche dello stallatico ben maturo e sfarinato.
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La concimazione con prodotti vari va effettuata in modo da distribuire il composto in ogni singola zona del prato, evitando accumuli eccessivi, o carenze in alcuni luoghi. Se il tappeto erboso è di piccole dimensioni, potete disperdere il fertilizzante semplicemente a spaglio, come avviene con i semi: si prendono manciate di prodotto, e si liberano sul terreno con ampi movimenti rotatori del braccio. Per non rischiare di effettuare movimenti che favoriscono alcune zone rispetto ad altre, è bene utilizzare apposite carriole spandiconcime, che vanno spinte lungo tutta la superficie del prato, e mentre si muovono liberano la corretta quantità di concime granulare in ogni piccola zolla. Se intendete utilizzare del fertilizzante organico, tipo stallatico, dovrete invece cospargerlo sulla superficie dell'erba, e passare tutto il prato con un rastrello a denti fini, in modo da permettere al concime di cadere tra le piantine e le zolle, raggiungendo il terreno. Per evitare che l'ammendante si fermi a metà, senza riuscire a raggiungere il terreno, è bene almeno una volta all'anno praticare l'arieggiatura, rimuovendo il feltro che si forma tra le piantine del prato.
I tappeto erbosi possono venire preparati anche con sementi non convenzionali; un esempio tipico sono i prati di trifoglio nano, a bassa manutenzione. Il trifoglio è una leguminosa, e in quanto tale è in grado di fissare l'azoto direttamente dall'aria, grazie alla vita in simbiosi con particolari batteri, che vivono tra le radici di queste piante. Se fornite del concime azotato ad un prato di trifoglio, non fate altro che incoraggiare lo sviluppo delle malerbe, in quanto il vostro prato non necessita di questo elemento nutritivo. Quindi, per i prati di trifoglio, evitate fertilizzanti ricchi in azoto, e preferite ammendanti con buone percentuali di fosforo e potassio. Se nel vostro tappeto erboso tendono a formarsi chiazze di muschio, potete intervenire utilizzando concime per prato ricco in ferro, che impedisce lo sviluppo di questa fastidiosa pianta, che causa chiazze e lacune lungo tutto il prato. Dopo aver ucciso il muschio, sarà necessario riseminare il prato nei buchi presenti.
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