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Una corretta fioritura della pianta di ulivo è determinata da molteplici fattori, sia climatici, sia artificiali e controllati dall'uomo. Il bilanciamento vegeto-produttivo è tra tutti, il fattore principe per un buon risultato: una concimazione equilibrata ed una potatura non troppo aggressiva effettuata nei mesi precedenti alla fioritura è il primo step per ottenere un buon risultato finale. Concimazione e potatura sono utilizzate, paradossalmente, per ottenere un'attività vegetativa minima, prerogativa indispensabile che porterà poi ad ottenere un'abbondante attività produttiva. Qualora invece la pianta non fosse a scopo produttivo bensì estetico, l'attenzione si sposta sulla cura sanitaria e antiparassitaria. Ciò porterà ad un'abbondante fioritura ma il raccolto di olive potrebbe risultare minimo.
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Il periodo più delicato per l'ulivo è il momento dell'allegagione. In questa fase, il fiore è sbocciato e si sta preparando per l'uscita del frutto.Una scarsa irrigazione in questo periodo potrebbe compromettere drasticamente il prossimo raccolto; ecco perchè è fondamentale prestare molta attenzione ed esaminare periodicamente lo stato di idratazione della pianta.Per quanto riguarda le coltivazioni italiane, è raro che nel centro nord si verifichino situazioni di scarsa irrigazione. È invece nelle regioni meridionali che la situazione va costantemente monitorata soprattutto nella fase fenologica. Quanta acqua dare all'ulivo? Un esperto coltivatore sa bene che fin dalla mignolatura è necessario effettuare il calcolo dell'evotraspirazione, esame estremamente utile per quantificare l'ammontare di acqua che l'ulivo spende durante il suo sviluppo. Da questo test, sarà possibile determinare l'irrigazione necessaria.
La pianta dell'ulivo è molto resistente, soprattutto in condizioni climatiche miti e leggermente ventilate. Ciò nonostante, nemmeno questo maestoso albero è immune da parassiti e funghi, tra tutti la mosca olearia, l'occhio di pavone e la fumaggine.Questi, non solo compromettono l'estetica della pianta nel vostro giardino, ma soprattutto potrebbero danneggiare pesantemente la capacità fotosintetica dell'albero con drastiche ripercussioni su fioritura e raccolto.L'utilizzo di concimi specifici da effettuare in due cicli (nei mesi di febbraio-marzo la prima concimazione e giugno-luglio la seconda) sono un ottimo modo per rinforzare la pianta prediligento un raccolto biologico. Qualora però l'attacco parassitale fosse massiccio, è necessario l'intervento di un esperto ed eventualmente la somministrazione di sostante specifiche.
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