Talea gelsomino

vedi anche: Gelsomino

L'irrigazione

Il Gelsomino è un arbusto originario dell'Asia meridionale, pertanto, si tratta di una pianta in grado di sopportare il caldo e l'umidità. Nonostante ciò, si adatta molto bene anche al clima mediterraneo ed è capace di sopportare anche le temperature invernali. Esistono diverse varietà di gelsomino, ma le tecniche di coltivazione e riproduzione sono fondamentalmente le stesse, anche se naturalmente è necessario adottare specifici accorgimenti a seconda della diversa varietà. Il gelsomino può essere coltivato sia in vaso che in piena terra. La pianta può essere utilizzata a semplice scopo ornamentale o per la produzione di fragranze e tisane. La tecnica di riproduzione più utilizzata e raccomandata per questa pianta è la talea, che consente di ottenere un vero e proprio clone della pianta madre, dato che il soggetto ottenuto ha le stesse caratteristiche genetiche della pianta originaria.
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In cosa consiste la talea

Talea gelsomino La talea gelsomino è tecnicamente un ramo di circa 10 centimetri, che viene prelevato dalla pianta madre matura, ovvero una pianta di almeno un anno. Questa tecnica di riproduzione può essere utilizzata dopo la fioritura, orientativamente verso fine estate o inizio autunno, a seconda della diversa varietà di gelsomino. Una volta prelevato il rametto, si procede ad eliminare le foglie alla base, per evitare che possano marcire e creare problemi, e si interra in un vaso, o di plastica o di coccio, con i buchi drenanti schermati, per evitare un'eccessiva fuoriuscita di acqua. Per quanto riguarda il terreno di coltura della talea gelsomino, si raccomanda di utilizzare una miscela di terriccio e sabbia, che favorisce il drenaggio idrico, evitando i ristagni di acqua, e al tempo stesso può essere mantenuto umido, favorendo la crescita delle radici.

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La concimazione

Gelsomino coltivazione La talea gelsomino non necessita di particolari concimazioni e cure. Tuttavia con determinati accorgimenti si possono ottenere risultati migliori e con tempi più rapidi. Per prima cosa, si raccomanda di utilizzare la polvere rizogena, ovvero l'ormone che stimola la crescita delle radici. In secondo luogo si raccomanda di mantenere il terreno dei vasi costantemente umido evitando, però, di bagnarlo troppo. Una volta che le radici sono abbastanza sviluppate, si possono allungare i tempi di somministrazione dell'acqua. Infatti, il gelsomino è una pianta in grado di resistere anche a lunghi periodi di siccità. Per tale motivo l'irrigazione non è mai strettamente necessaria, ma è raccomandata per un maggiore e migliore sviluppo della pianta. Nonostante questo è opportuno evitare un'eccessiva fornitura di acqua che può provocare danni, anche irreparabili, alle radici. Una volta che la talea gelsomino è matura si possono utilizzare dei concimi liquidi da somministrare attraverso le irrigazioni.


Talea gelsomino: Problemi e cure

Infestazione pianta rampicante Il gelsomino è un arbusto abbastanza resistente che non presenta particolari problematiche. Anche la talea gelsomino non è soggetta a problemi specifici, tuttavia si raccomanda di prestare attenzione ed evitare determinati errori che potrebbero comportare l'insorgenza di gravi patologie. Innanzitutto, si consiglia di utilizzare sempre cesoie ben pulite e disinfettate con alcool, per evitare la propagazione di muffe e la proliferazione di virus. La talea gelsomino può subire danni anche da temperature troppo basse. Per tale motivo, si raccomanda di ricoverare i vasi delle talee all'interno, nel caso in cui le temperature dovessero essere troppo rigide, almeno nella prima fase di impianto della talea. Inoltre, si raccomanda di evitare che il terreno rimanga troppo bagnato, dato che potrebbero insorgere muffe e funghi. Nel caso in cui si dovessero manifestare tali problematiche, si raccomanda l'uso di un prodotto fungicida sistemico. Infine, nel caso di attacchi di afidi e cocciniglie sarà sufficiente ricorrere ad un insetticida specifico.


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