È bene anche sapere quando è il momento giusto per potare: prima di prendere forbici e tronchesi per potare una qualsiasi pianta dobbiamo accertarci che è il momento corretto. In genere il periodo in cui si deve potare una pianta coincide con la fase in cui è in riposo vegetativo: questo periodo parte in autunno, dopo che sia avvenuta la caduta di tutte le foglie, e termina in primavera quando si verifica lo sbocciare di nuovi germogli. Esiste anche un tipo di potatura che si fa in primavera e in estate: questa consente di eliminare quella vegetazione superflua sulle piante che risultano molto rigogliose. In pratica è un tipo di alleggerimento della pianta, molto utile soprattutto a piante da frutto come il pesco e la vite. Stabilito qual è la stagione giusta per potare, occorre ora scegliere quali sono i giorni giusti. A stabilire quali sono è in effetti la luna, la quale ha un’importante influenza sulla potatura delle piante come anche per innesti e semine. Occorre sapere che la potatura è bene sia eseguita sempre nelle situazioni di luna calante: in questo modo si hanno risultati migliori per la fruttificazione.
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Per sapere come potare le piante da frutto correttamente bisogna rispettare alcune regole di base. Una regola è che la potatura intensa va eseguita su quegli alberi che sono vecchi e la potatura minima deve essere fatta invece su quegli alberi che sono giovani e si trovano in periodo di fruttificazione. Più la pianta risulta vecchia, meno è forte e vigorosa e va potata più intensamente per darle nuova linfa. Invece con i rami singoli vale esattamente la regola contraria: per poter bilanciare la crescita della pianta e la sua fruttificazione devono essere quindi accorciati in maniera forte i rami piuttosto vigorosi, mentre vanno potati poco i rami più deboli. Considerando queste due regole bisogna sapere che i rami che sono più vigorosi sono quelli che di solito sono verticali, cioè quelli in cui la linfa scorre molto più veloce. Invece i rami più deboli sono quelli più orizzontali e piuttosto curvi. In genere le piante e i rami che sono molto vigorosi producono tanto legno ma pochi frutti, mentre le piante e i rami più deboli producono poco legno e fanno abbondanti frutti: infatti nei frutteti coltivati per produzione i rami degli alberi sono incurvati.
È bene conoscere anche sapere in che punto dei rami potare una pianta da frutto. La regola di base è guardare le gemme e lasciarne almeno una. Bisogna tenere presenti alcune cose: la gemma terminale o apicale è sempre la più vigorosa e riesce a sviluppare molto più rapidamente delle gemme che sono laterali e sottostanti. Questo principio si chiama la ‘dominanza apicale’. La cimatura fa sì che la formazione dei germogli sia anticipata in quelle gemme che sono sottostanti. Quando si deve accorciare un ramo, lo sviluppo di quelle gemme singole laterali e sottostanti deve essere proporzionato al numero di gemme lasciate: se si tratta di poche gemme si ha tanto vigore, invece tante gemme danno poco vigore. Il taglio per la potatura deve essere fatto 6 o 7 mm al di sopra della gemma e deve avere una certa angolazione, ossia di 45° verso il basso in senso opposto rispetto alla gemma, al fine di evitare che le gocce di pioggia cadano sulla gemma. Comunque bisogna conoscere sempre molto bene le caratteristiche che ha la pianta su cui si deve intervenire: alcune piante infatti fruttificano sui rami recenti, mentre altre sui rami vecchi di un anno o diverse età.
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