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Per poter ottenere una buona potatura dobbiamo essere a conoscenza di alcune attenzioni da porre. Si ricorda che una corretta potatura equivale ad ottenere una fioritura abbondante e meravigliosa. Le parti da tagliare sono quelle in eccesso che fanno perdere alla pianta la forma scelta e data precedentemente e le parti danneggiate e secche. Il consiglio è quello di stare attenti nell’effettuare i tagli perché non bisogna esagerare, se tagliamo troppi rami rischiamo di causare dei danni alla pianta. La potature delle orchidee non è un operazione difficile ma comunque sarebbe meglio affidarci o farci aiutare da chi ne sa qualcosa in più o semplicemente ha più esperienza di noi. Gli attrezzi utilizzati per le potature solitamente sono delle forbici ma non sono forbici scelte a caso. Qualsiasi tipo di attrezzo utilizzato deve essere necessariamente pulito e disinfettato prima e dopo l’uso possibilmente alla fiamma. I tagli che andremo ad effettuare con gli attrezzi devono essere netti in modo tale da non favorire infezioni, malattie e attacchi parassitari. Per evitare che la pianta venga colpita da insetti potremmo utilizzare un mastice che è in grado di proteggere la pianta e di velocizzare la cicatrizzazione.
In realtà non ci sono delle vere e proprie regole da seguire per poter potare un orchidea. C’è chi sostiene che vanno potate e chi no, altri sostengono invece che vanno tagliati completamente gli steli e altri invece dicono che devono essere rimossi solo in parte. E’ difficile prefissare un metodo di potatura e tanto meno è difficile poter dire chi ha ragione. Le potature vanno effettuate con degli obiettivi prestabiliti ancora prima di agire: si eliminano gli steli già sfioriti per evitare uno spreco di energia (ha bisogno di più sostanze nutritive), si pota per stimolare la pianta a produrre nuovi steli in modo tale di ottenere delle splendidi fioriture e si rimuovono gli steli troppo lunghi perché fanno perdere alla pianta forma e bellezza. Inoltre gli steli troppo lunghi avrebbero bisogno di sostegni e tutori perché diventano un po’ troppo pesanti. Un’altra cosa che c’è da dire è che le piante di orchidea sono piante delicate ed imprevedibile, ogni pianta cresce in un determinato modo e soprattutto ogni pianta reagisce diversamente. In virtù di ciò sarebbe impossibili stabilire delle tecniche di potatura uguali per tutte, non tutte hanno le stesse tempistiche.
Gli steli che vanno potati, come già scritto precedentemente, sono quelli danneggiati o quelli che diventano troppo lunghi. Gli steli che hanno perso i fiori non vanno subito tagliati perché da essi possono nascere nuovi steli oppure altri fiori. Una volta diventati secchi, gli steli, vanno tagliati sopra al primo nodo vicino ad essi. Fare attenzione a non tagliare anche il nodo altrimenti si rischia di far riseccare tutto. Per quanto riguarda le foglie, esse, non vanno assolutamente potate anche perché sono le uniche parti ad immagazzinare acqua. A meno che non presentano infezioni o malattie, le foglie, cadono naturalmente dopo circa due/tre anni. Le foglie vanno rimosse solo nel caso in cui vengono colpite da malattie o parassiti. Per quanto concerne le radici, come ben sappiamo, sono piante epifita e quindi le radici permettono alla pianta di nutrirsi e di trattenere l’umidità di cui hanno bisogno per il loro sviluppo. La differenza tra questa pianta e le altre è che le radici non si sviluppano solo sotto terra ma capita che fuori escono dal vaso per svilupparsi verso l’alto. Questa caratteristica non crea alcun problema e, come per le foglie, lo stesso discorso vale anche per le radici. Esse non vanno assolutamente potate a meno che non siano colpite da marciume radicale e malattie di vario genere.
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