I fiori delle rose ad alberello sono più piccoli rispetto a quelli delle varietà comuni di rose da giardino, ma, d'altro canto, presentano una fioritura molto più abbondante. Tra le varietà più spettacolari in vendita nei vivai vi sono la "Estrellita d’Oro" (dai caldi fiori color albicocca), la"Cinderella", (dall'abbondante fioritura bianca), la "Yellow Beauty", (con squillanti fiori gialli), e la "Orange Beauty", (varietà a fioritura arancione). Oltre a queste, molto diffusa è la varietà "The Fairy", con fiori doppi color rosa pallido, per una fioritura abbondante fino in piena estate. Tramite le rose ad alberello è possibile realizzare composizioni miste in vaso o in giardino, per un effetto estetico veramente gradevole. Ad esempio, si possono accostare le rose a piante perenni (per lo più edere), che ricopriranno il terreno e faranno risaltare il fusto ad alberello. In alternativa, si potranno abbinare le rose ad altri fiori dello stesso colore (e di tutte le sue sfumature) per un effetto di armonia, oppure a piante verdi (per creare un effetto di contrasto).
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Quando si mettono a dimora le rose ad alberello si deve scavare una buca con larghezza e profondità maggiori rispetto a quella per le rose a cespuglio. Tuttavia, lo scavo richiede la stessa accortezza nella preparazione dello strato di drenaggio e nella stratificazione di terriccio e letame. La tecnica di assestamento del terreno intorno alla pianta è del tutto uguale. L'unica variante nelle operazioni di piantagione è rappresentata dal fatto che nel caso delle rose ad alberello è necessario affiancare ad ogni pianta un tutore, a cui legare le piante per mantenerle in posizione fino a quando le radici non si saranno ben affrancate al terreno. È bene scegliere tutori più alti del fusto della rosa e legarli alla pianta con un anello di plastica e della rafia a forma di otto rovesciato. Non si deve legare troppo stretto perché si possono creare delle strozzature nel fusto durante la crescita. Per quanto riguarda il punto di innesto, la rosa ad alberello non richiede alcuna attenzione particolare in fase di piantagione perché questo si trova ad una certa altezza sul fusto, appena sotto al livello da cui partono i rami.
Esistono diverse tecniche (potatura corta, potatura media, potatura lunga) per potare le rose, ognuna delle quali contraddistinta da caratteristiche specifiche. Inoltre, un tipo di potatura può essere adatta ad una specie di rosa e, invece, essere sbagliata per un'altra. La potatura media è quella che meglio si presta per coltivare rose ad alberello con portamento eretto, perché in questo modo mantengono una chioma dalla forma tondeggiante. Questo tipo di intervento prevede di tagliare i rami tra la terza e la quarta gemma esterna, a partire dal fiore. Per gli alberi piangenti, meno diffusi rispetto a quelli a portamento eretto, è meglio eliminare tutti i rami vecchi, lasciandone solo pochissimi, mentre tutti i rametti secondari vanno potati alla stessa lunghezza. In questo modo, la cascata dei rami fioriti, crescendo in modo uniforme, raggiunge tutto intorno la stessa lunghezza, richiamando l'effetto di una frangia.
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