Bosso malattie

Il bosso: caratteristiche

Il Buxus Sempervirens è un piccolo arbusto sempreverde a crescita lenta, la chioma è molto frondosa con foglie piccole e profumate quando sfregate. E' una pianta autoctona in diverse regioni e ne esistono più di 80 specie diffuse in varie zone del pianeta: Europa sud-occidentale, Asia sud-orientale, Africa, America centrale e zone tropicali. Solo le varietà europee ed asiatiche tollerano temperature più basse. E' un arbusto che richiede poche cure e si può trovare sia come pianta singola che come arbusto da siepe. In questo contesto è diffusa come "regina delle forme topiarie": la fitta chioma sempreverde che la ricopre ben si presta a potature artistiche durevoli nel tempo. L'arte topiaria, tecnica di giardinaggio che consiste nella modellazione, tramite potatura, della chioma di determinate piante, ha fatto del bosso il suo soggetto preferito sin dai tempi degli antichi Romani.
Arte topiaria praticata sul bosso

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Riconoscere e combattere la piralide

Larva di piralide Negli ultimi anni si è diffuso in Europa un insetto molto dannoso per il bosso: la piralide. Di origine asiatica, è un insetto fitofago, ossia si ciba di piante. Si tratta di un lepidottero che allo stadio larvale si nutre di foglie, germogli ed anche di corteccia. Come accorgersi della presenza della piralide? La pianta attaccata si presenta ricoperta da ragnatele bianche mentre le foglie mostrano macchie marrone-arancioni. Inoltre, se ne osserviamo la parte inferiore, possiamo notare piccole uova gialle con al centro un punto nero. Nella stagione fredda sono visibili anche le crisalidi avviluppate nelle ragnatele. Quali rimedi adottare? Lasciando per ultimo l'intervento con prodotti chimici, possiamo usare le trappole a feromoni che attirano gli insetti adulti in piccole sacche-trappola da sostituire ogni mese circa. Un altro rimedio biologico sono i prodotti a base di Bacilus thuringiensis: si tratta di un batterio che ingerito dalle larve ne provoca la morte. Se la salute della pianta è compromessa da un massiccio attacco di piralidi, l'unica soluzione è ricorrere al trattamento chimico, che agisce sia contro gli adulti che contro le larve.

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    Cylindrocladium buxicola: il fungo che causa disseccamento

    Bosso infestato da Cylindrocladium buxicola Con l'arrivo della piralide si diffonde anche la buxicola, un fungo arrivato di recente nel nostro paese dall'Europa del Nord. Attacca sia le foglie che il busto del bosso e dall'azione molto rapida: nell'arco di due settimane arriva a defogliare completamente una pianta! Come riconoscere un bosso malato? All'inizio dell'infestazione le foglie presentano macchie chiare circondate da un alone rossastro. Man mano che la malattia si diffonde le macchie si uniscono fino a coprire interamente le foglie che, dopo poco, disseccano e cadono. Allo stesso tempo i rametti superiori della pianta cominciano a mostrare striature scure, all'interno delle quali si annida il fungo. Come combattere l'infestazione da buxicola? Per prima cosa è necessario tagliare i rametti infetti, allontanare e bruciare le foglie cadute che contengono le spore del fungo per circa 5 anni. Poi, fare attenzione a non favorire il ristagno dell'umidità sotto la chioma, preferendo l'irrigazione al suolo. Quest'ultimo non deve essere trattato con concimazioni azotate per non rendere le foglie ancora più appetibili per piralide e buxicola.


    Bosso malattie: Malattie causate da altri parassiti

    Foglie di bosso attaccate dalla cecidomia Accanto alle infestazioni relativamente recenti dovute alla piralide a alla buxicola, ci sono quelle provocate dalla cecidomia e dalla psilla. L'attacco della cecidomia, un piccolo insetto le cui larve si cibano delle foglie del bosso, è facilmente riconoscibile: le foglie colpite mostrano un rigonfiamento al cui interno le larve, inattive durante l'inverno, in primavera cominciano a cibarsi causando essiccamento e defogliazione della pianta. La migliore lotta contro la cecidomia è la potatura delle foglie in cui è presente l'insetto. Va fatta in aprile per precedere lo sfarfallamento e la deposizione di nuove uova. Un rimedio biologico molto efficace è l'estratto di piretro, che ostacola la deposizione delle uova, con la stessa funzione si possono usare anche il macerato di ortica o l'estratto di aglio. Gli interventi con gli agenti chimici sono indicati solo se la pianta è sottoposta ad una massiccia infestazione. Infine citiamo la psilla: il suo attacco è riconoscibile da una deformazione presente sulle foglie dei germogli che assumono una forma concava. Se vengono attaccate piante giovani il danno è più grave perchè ne rallentano lo sviluppo.


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