Carpino nero

Come irrigare

Il carpino nero va annaffiato regolarmente durante la stagione estiva, soprattutto qualora si verifichi un lungo periodo di aridità; non bisogna lasciare il terreno asciutto per troppo tempo, e può essere opportuno bagnare lievemente le foglie in caso di calore eccessivo. In inverno, invece, e particolarmente se le precipitazioni sono frequenti, è essenziale limitare le irrigazioni, in quanto una sovrabbondante somministrazione d'acqua potrebbe determinare fastidiosi ristagni idrici e, di conseguenza, marciumi e malattie fungine. L'irrigazione a goccia è il metodo consigliato, poiché consente di risparmiare una notevole quantità di risorse e di bagnare, secondo la propria preferenza ed in base alle esigenze della pianta, direttamente le radici o soltanto la superficie del terreno, con getti esili e continui.
Carpino nero

Quercus suber (Quercia) - Sughera [H. 100-150 cm.]

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Come coltivare

Infiorescenze carpino Questo albero, che può raggiungere anche i 15 metri di altezza, necessita di un terreno leggero e ben drenato, in modo da scongiurare i ristagni idrici; il terriccio va amalgamato con della torba, ma senza esagerare per non rendere l'insieme eccessivamente pesante. La moltiplicazione si verifica tramite semina o talea: in entrambi i casi l'operazione deve essere effettuata in un contenitore specifico, per poi trapiantare la piantina in giardino dopo almeno due anni. Quando avviene l'impianto all'aperto è opportuno collocare nella buca anche un tutore, che possa supportare la crescita dell'esemplare negli stadi iniziali. Si suggerisce di eseguire la potatura dell'albero al termine della stagione invernale, e soltanto per eliminare i rami secchi ed incentivare adeguatamente lo sviluppo degli altri.

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Vivai Le Georgiche Fraxinus Angustifolia (Frassino Meridionale) [H. 230 Cm.]

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La concimazione

Foglie carpino nero La concimazione deve essere praticata nel periodo primaverile o in quello autunnale, con prodotti organici o che in ogni caso bilancino con equilibrio i tre indispensabili macroelementi, ovvero il potassio, il fosforo e l'azoto; quest'ultimo dovrebbe tuttavia essere presente in misura minore, soprattutto in autunno, per non indebolire l'albero in vista dell'inverno con una crescita sproporzionata delle parti vegetative. L'accrescimento dei tessuti, infatti, è la principale funzione dell'azoto, mentre il potassio aiuta l'assorbimento dell'acqua e degli zuccheri ed il fosforo supporta i processi del metabolismo ed il rafforzamento delle radici. Una carenza di questi tre elementi potrebbe essere molto dannosa per la pianta, la cui crescita rallenterebbe in modo significativo e le cui foglie andrebbero incontro a clorosi.


Carpino nero: Esposizione, malattie, parassiti

Afidi neri foglia pianta Per il carpino nero si raccomanda un'esposizione soleggiata, o a mezz'ombra se il caldo è eccessivo; l'albero è piuttosto resistente alle basse temperature, ma è preferibile collocarlo al riparo dalle intemperie. Questa pianta, inoltre, è frequentemente attaccata dal fungo Taphrina carpini, il quale tende a colpire il tronco ed i rami e ne provoca l'ipertrofia: come cura sono necessari specifici prodotti anticrittogamici. Un'altra malattia fungina piuttosto diffusa è l'oidio, che si manifesta con una muffa bianca sulle foglie e ne causa il deperimento, e che è a sua volta contrastabile con appositi fungicidi, preferibilmente a base di zolfo. Tra i parassiti, invece, vanno menzionati gli afidi, i quali succhiano la linfa della pianta e possono essere combattuti con un semplice macerato d'ortica.


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